D.G.R. Toscana 9 marzo 2020, n. 319 - Accordo con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie del Servizio Sanitario Regionale Toscano

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Titolo completo "Accordo con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie del Servizio Sanitario Regionale Toscano per una linea di azione condivisa nell'emergenza del coronavirus"

Parole di interesse: assistenza, dispositivi di protezione, informazione; lavoratori dipendenti; misure di cautela; misure di contenimento e gestione; salute e sicurezza sul lavoro; sanità.

Considerazioni: con la delibera n. 319 del 9 marzo 2020 la Giunta approva due protocolli con i sindacati della dirigenza e delle professioni sanitarie, relativi alla linea di azione nell’ambito dell’emergenza

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 marzo 2020, che detta misure urgenti di contenimento del contagio, graduate diversamente in relazione alle diverse situazioni esistenti nelle regioni italiane;

Vista l'ordinanza del Presidente della regione Toscana n. 6 in data 2 marzo 2020, con cui vengono date disposizioni agli operatori del Servizio Sanitario regionale Toscano e alle istituzioni toscane per contenere la diffusione del CoViD-19;

Preso atto delle intese raggiunte nell’incontro tenutosi lo scorso 24 febbraio tra le Organizzazioni sindacali del Comparto e della Dirigenza del Servizio Sanitario Regionale Toscano (SSRT) e il Presidente della regione Toscana, che ha chiesto alle delegazioni sindacali di collaborare, nell’ambito dell’emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione della Covid-19, sia nei processi di adattamento organizzativo sia nella corretta comunicazione ai lavoratori, nella comune consapevolezza del ruolo importante che tutti gli operatori dei servizi al pubblico sono chiamati a svolgere in questa difficile momento per il Paese;

Dato atto che, a seguito di successivi incontri tra le parti, è stata raggiunta un’intesa su due testi distinti, che hanno in gran parte il medesimo contenuto, ma risultano differenziati in aspetti specifici connessi alla diversità dei ruoli nell’organizzazione;

Rilevato che l’intesa, si prefigge, tra l’altro: ·di estendere le informazioni su salute e sicurezza anche ai dipendenti e collaboratori delle aziende titolari di appalti di servizio all'interno delle strutture del SSRT, nonché alle aziende del terzo Settore e della sanità privata ·di non far subire decurtazioni stipendiali al personale obbligato all'astensione dal lavoro ·di giustificare ragionevolmente le assenze del personale impegnato per assistenza a figli minori ovvero ad anziani a carico ·di assicurare la maggiore necessità di personale medico, sanitario e tecnico sia con assunzioni a tempo determinato che con prestazioni aggiuntive, dando indicazione alle aziende sanitarie di riconoscere un “disagio biologico” agli operatori in prima linea

Ritenuto pertanto di recepire con il presente atto le pre-intese rispettivamente raggiunte con le organizzazioni sindacali regionali CGIL, CISL e UIL FP relativamente al comparto e con l’Intersindacale della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria della Toscana

A VOTI UNANIMI DELIBERA

1.di recepire le pre-intese di cui agli Allegati A e B, parte integrante del presente provvedimento, raggiunte con le organizzazioni sindacali regionali CGIL, CISL e UIL FP relativamente al comparto e con l’Intersindacale della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria della Toscana concernenti una linea di azione condivisa nell’emergenza del coronavirus;

2.di incaricare la Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale di trasmettere il presente provvedimento e i relativi allegati alle Aziende ed agli Enti del SSR per l’attuazione di quanto ivi previsto;

3.di demandare ad una specifica direttiva del Presidente della Giunta Regionale le modalità più specifiche del sostegno al personale in astensione forzata dal lavoro. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta

ALLEGATO A

REGIONE TOSCANA ACCORDO SU UNA LINEA DI AZIONE CONDIVISA NELL’EMERGENZA DEL COVID-2019 (informazione; misure di cautela; lavoratori dipendenti; salute e sicurezza sul lavoro; dispositivi di protezione, sanità; assistenza, misure organizzative)

 

Premessa

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie del Servizio Sanitario Regionale Toscano (SSRT) condividono tramite il presente accordo con la regione Toscana alcuni principi e modalità inerenti la comunicazione e l'impiego di personale nell’emergenza in atto del CoViD-19, nella comune consapevolezza del ruolo importante che tutti gli operatori dei servizi al pubblico sono chiamati a svolgere in questa fase di relativa emergenza sanitaria.

L’accordo è rivolto anche a favorire l'attuazione delle disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1° marzo 2020 e nell'ordinanza del Presidente della regione Toscana n. 5 in data 28 febbraio 2020, attraverso la condivisione di strumenti e procedure organizzative e comunicative in grado di trasmettere un messaggio univoco agli operatori del SSRT e, più in generale, agli operatori impiegati nei servizi a diretto contatto con il pubblico, relativamente alle decisioni adottate per assicurare la tutela della loro salute e sicurezza.

Il presente accordo potrà essere aggiornato in relazione a nuove disposizioni emanate dalle autorità sanitarie.

Personale del SSRT e Personale del sistema degli appalti

I servizi di prevenzione e protezione (SPP) attivi nelle Aziende e negli enti del SSRT sono chiamati a diffondere informazioni corrette e pertinenti tra i lavoratori riguardo la tutela della salute e sicurezza in questa specifica fase di relativa emergenza sanitaria, utilizzando il materiale informativo e gli aggiornamenti procedurali appositamente forniti dalla Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale, nel rispetto delle indicazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute. Attraverso il Coordinamento dei Medici Competenti, dei Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) presenti nelle aziende ed enti del SSRT, le disposizioni ministeriali e regionali potranno essere integrate sulla base dei rischi legati al contesto specifico, evidenziando le procedure di sicurezza individuale da seguire e le modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), con particolare riguardo alle procedure di sorveglianza sanitaria degli operatori esposti a contatto con infezione ad opera del nuovo coronavirus.

Le aziende e gli enti del SSRT si adopereranno per estendere l'azione informativa anche ai dipendenti e collaboratori delle aziende titolari di appalti di servizio all'interno delle strutture del SSRT. A tal fine, verranno attivamente coinvolti i RSPP e gli RLS delle aziende interessate per l'attivazione dei necessari percorsi informativi all'interno di ciascuna organizzazione.

Le OO.SS. firmatarie dei contratti nazionali saranno informate e coinvolte attraverso appositi incontri ai tavoli di confronto aziendale. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) potranno così far circolare tra i lavoratori le indicazioni stabilite nell'ambito del SPP, anche sulla base di quanto convenuto nelle riunioni di Coordinamento tra RSPP, Medico Competente e RLS.

Laddove occorra, dovrà essere assicurato agli RLS una maggior numero di ore per svolgere la propria attività. Il RSPP e il medico competente dovranno quindi monitorare l'andamento delle misure adottate e redigere un rapporto sul lavoro svolto, da consegnare alle Direzioni aziendali, alle OO.SS firmatarie di Contratto.

Le organizzazioni sindacali sono chiamate a svolgere un ruolo attivo tramite i propri circuiti di comunicazione, replicando l'informazione circa le procedure di sicurezza individuali e collettive da seguire e quali DPI utilizzare per prevenire la diffusione del contagio, in direzione di un messaggio univoco da parte di tutte le componenti del SSRT.

Enti Locali e Società della Salute

Atteso che le Società della Salute, ove costituite, e le Conferenze zonali dei Sindaci costituiscono uno degli snodi territoriali principali in cui poter condividere le informazioni e le strategie comunicative, la Regione si impegna a inserirle attivamente nella filiera di comunicazioni istituzionali, in modo da diffondere un messaggio univoco e coordinato nei comuni della regione Toscana e nei rispettivi territori, con il coinvolgimento attivo anche delle imprese del Terzo Settore e della sanità privata di ciascun territorio.

Negli incontri che saranno appositamente organizzati a livello territoriale, sarà chiesto alle aziende del terzo Settore e della sanità privata operanti nelle diverse Zone di recepire le linee operative sopra esposte.

Le OO.SS replicheranno questa indicazione nei confronti dei rispettivi livelli territoriali.

Personale a diretto contatto con l'utenza e di front office

La Regione ha già approntato informative specifiche, basate sulle indicazioni degli organi sanitari competenti e focalizzata sulle procedure di sicurezza individuali e collettive da seguire, incluso il corretto utilizzo dei DPI, nei confronti del personale a diretto contatto con l’utenza, sia in ambito sanitario che degli altri settori dell'Amministrazione regionale.

I messaggi predisposti, finalizzati ad un corretto comportamento nelle diverse situazioni, saranno estesi anche ai dipendenti di enti terzi partecipanti al sistema di erogazione dei servizi, in particolare cooperative ed associazioni del terzo Settore e sanità privata.

La Regione si farà carico di canalizzare l'informazione sull'intero sistema amministrativo regionale, utilizzando le mailing list interne, al fine di assicurare un comportamento coordinato e coerente in ogni ambito lavorativo con riguardo alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Il personale obbligato all'astensione dal lavoro in applicazione delle misure preventive stabilite a livello nazionale per evitare la diffusione del contagio non dovrà subire decurtazioni stipendiali.

L'inquadramento e la gestione di tali assenze, necessariamente uniformi a livello nazionale e regionale, saranno oggetto di apposita comunicazione concertata con i firmatari del presente accordo.

Incremento delle prestazioni nelle Aziende Sanitarie Toscane.

Pur nella considerazione che una parte degli accessi ordinari ai servizi di pronto soccorso ha iniziato a diminuire anche per effetto delle indicazioni ministeriali e regionali, per cui la pressione sui servizi sanitari di primo intervento dovrebbe progressivamente diminuire, la Regione si impegna ad assicurare l'eventuale maggiore necessità di personale medico, sanitario e tecnico nei servizi collegati alla presa in carico e legata al contenimento e gestione dell’emergenza da CoViD-2019 tramite sia con assunzioni a tempo determinato che con prestazioni aggiuntive; per queste ultime, da effettuarsi nelle more delle procedure di reclutamento e del massimale orario contrattualmente previsto e assicurando il recupero psico fisico previsto dalle vigenti norme e dai Contratti Collettivi Nazionali.

Il ricorso ad entrambi gli strumenti è legato anche alla difficoltà di prevedere la durata della fase di relativa emergenza, per cui è utile agire con entrambi gli strumenti di integrazione delle prestazioni, in funzione di una maggiore flessibilità operativa.

La Regione si impegna altresì a dare disposizioni per attivare ove possibile il passaggio a personale dipendente dei medici convenzionati nei servizi di Emergenza-Urgenza o analoghi, in direzione di una unicità del rapporto di lavoro nei diversi presidi.

Tenuto conto che l'emergenza in atto determina comunque un oggettivo, ulteriore fabbisogno di alcuni profili professionali rispetto alle facoltà assunzionali consentite dall'art. 11 del D.L. 30 aprile 2019 n. 35 convertito con modificazioni dalla L. 25 giugno 2019, n. 60, la Regione si impegna a richiedere un ulteriore aumento del tetto di spesa di personale pari al 5 per cento dell'incremento del Fondo sanitario regionale rispetto all'anno precedente – oltre al 10% concesso in via ordinaria - fermo restando il rispetto dell'equilibrio economico e finanziario del SSRT.

Tale aumento, unitamente ad eventuali, ulteriori incrementi stabiliti a livello nazionale in relazione all'emergenza sanitaria in corso, include le risorse per il trattamento accessorio del personale, da destinarsi, nel rispetto delle previsioni di legge e a seguito di contrattazione a livello aziendale, al personale maggiormente impegnato a fornire le prestazioni richieste per fronteggiare il CoViD-19 .

Su questi aspetti, inerenti le modalità di incremento delle prestazioni lavorative e delle forme incentivanti, verranno attivati i Tavoli di confronto aziendale con le OO.SS firmatarie del contratto collettivo e le RSU Aziendali.

La Regione si impegna per le Aziende a destinare non meno del 3% dell’incremento previsto ( sia 10% che 15%) al netto dell’utilizzato nel 2019 (compreso l’aggiornamento dei fondi) per la creazione di un fondo di “disagio biologico”, nel rispetto dei limiti dettati dalle disposizioni normative. La Regione si impegna altresì, in considerazione della difficoltà di reclutamento di alcune specializzazioni mediche, ad accelerare tramite i necessari atti deliberativi la possibilità di reclutamento nel SSRT di professionisti frequentanti il 3°, 4° e 5° anno di corso di specializzazione universitaria, sottoscrivendo i necessari accordi con le Università toscane per l'ammissione alle procedure concorsuali degli specializzandi iscritti al terzo anno in modo da poter procedere all’assunzione nei termini previsti dalla normativa vigente.

Firenze 5 marzo 2020

ALLEGATO B

REGIONE TOSCANA ACCORDO SU UNA LINEA DI AZIONE CONDIVISA NELL’EMERGENZA DEL COVID-2019  (informazione; misure di cautela; lavoratori dipendenti; salute e sicurezza sul lavoro; dispositivi di protezione, sanità; assistenza, misure organizzative)

Premessa

Il presente accordo è frutto dell’incontro tenutosi lo scorso 24 febbraio tra le Organizzazioni sindacali del Comparto e della Dirigenza del Servizio Sanitario Regionale Toscano (SSRT) e il presidente della regione Toscana, che ha chiesto alle delegazioni sindacali di collaborare, nell’ambito dell’emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione della Covid-19, sia nei processi di adattamento organizzativo sia nella corretta comunicazione ai lavoratori, nella comune consapevolezza del ruolo importante che tutti gli operatori dei servizi al pubblico sono chiamati a svolgere in questa difficile momento per il Paese. Tale collaborazione è già concretamente in atto, anche prima della firma del presente protocollo. L’accordo è rivolto anche a favorire l'attuazione delle disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 marzo 2020 e nell'ordinanza del Presidente della regione Toscana n. 6 in data 2 marzo 2020, attraverso la condivisione di strumenti e procedure organizzative adottate da un lato per assicurare la tutela della salute e sicurezza degli operatori, dall’altro per attenuare gli effetti su di loro dei provvedimenti di sospensione di alcuni servizi pubblici. Il presente accordo potrà essere aggiornato anche in modalità telematica, in relazione a nuove, successive disposizioni emanate dalle autorità sanitarie.

Personale del SSRT e Personale del sistema degli appalti

I servizi di prevenzione e protezione (SPP) attivi nelle Aziende e negli enti del SSRT sono chiamati a diffondere informazioni corrette e pertinenti tra i lavoratori riguardo la tutela della salute e sicurezza in questa specifica fase di relativa emergenza sanitaria, utilizzando il materiale informativo e gli aggiornamenti procedurali appositamente forniti dalla Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale, nel rispetto delle indicazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute. Attraverso il Coordinamento dei Medici Competenti, dei Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) presenti nelle aziende ed enti del SSRT, le disposizioni ministeriali e regionali potranno essere integrate sulla base dei rischi legati al contesto specifico, evidenziando le procedure di sicurezza individuale da seguire e le modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), con particolare riguardo alle procedure di sorveglianza sanitaria degli operatori esposti a contatto con infezione ad opera del nuovo coronavirus. Le aziende e gli enti del SSRT si adopereranno per estendere l'azione informativa anche ai dipendenti e collaboratori delle aziende titolari di appalti di servizio all'interno delle strutture del SSRT. A tal fine, verranno attivamente coinvolti i RSPP e gli RLS delle aziende interessate per l'attivazione dei necessari percorsi informativi all'interno di ciascuna organizzazione. Le Rappresentanze aziendali unitarie (RSU) e le OO.SS. firmatarie dei contratti nazionali saranno specificamente informate e coinvolte su questa azione, attraverso appositi incontri ai tavoli di confronto aziendale. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) dovranno far circolare tra i lavoratori le indicazioni stabilite nell'ambito del SPP, anche sulla base di quanto convenuto nelle riunioni di Coordinamento tra RSPP, Medico Competente e RLS. Laddove occorra, dovrà essere assicurato agli RLS una maggior numero di ore per svolgere la propria attività. Il RSPP e il medico competente dovranno quindi monitorare l'andamento delle misure adottate e redigere un rapporto sul lavoro svolto, da consegnare alle Direzioni aziendali, alle OO.SS firmatarie di Contratto e alle RSU.

 

Personale a diretto contatto con l'utenza e di front office

La Regione ha già approntato informative specifiche, basate sulle indicazioni degli organi sanitari competenti e focalizzata sulle procedure di sicurezza individuali e collettive da seguire, incluso il corretto utilizzo dei DPI, nei confronti del personale a diretto contatto con l’utenza, sia in ambito sanitario che degli altri settori dell'Amministrazione regionale. I messaggi predisposti, finalizzati ad un corretto comportamento nelle diverse situazioni, saranno estesi anche ai dipendenti di enti terzi partecipanti al sistema di erogazione dei servizi, in particolare cooperative ed associazioni del terzo Settore e sanità privata. La Regione sta canalizzando l'informazione sull'intero sistema amministrativo regionale, anche utilizzando le mailing list interne, al fine di assicurare un comportamento coordinato e coerente in ogni ambito lavorativo con riguardo alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Sostegno al personale in astensione forzata dal lavoro

Il personale obbligato all'astensione dal lavoro in applicazione delle misure preventive stabilite a livello nazionale per evitare la diffusione del contagio non dovrà subire decurtazioni stipendiali e, al contempo, la Regione darà indicazioni alle aziende ed enti del SSRT per rendere giustificate, compatibilmente con l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, le assenze del personale impegnato per assistenza a figli minori (anche in relazione alla chiusura delle scuole), ovvero ad anziani a carico (in caso di chiusura delle strutture di accoglienza diurne), nei casi in cui l’attività lavorativa non risulti compatibile con lo smart working. La Regione indirizzerà una comunicazione specifica in questo senso alle aziende ed enti del SSRT, che sarà inviata contestualmente anche alle organizzazioni sindacali. La Regione si impegna inoltre a dare indicazione, sia alle proprie Direzioni che al sistema delle Società della Salute e degli Enti Locali, di non sospendere o ridurre il valore gli appalti di servizi forzatamente sospesi per l’emergenza sanitaria, chiedendo conseguentemente agli enti affidatari dei servizi di non interrompere o ridurre i contratti di lavoro del personale dipendente. Tale direttiva prevederà la possibilità di convertire le prestazioni professionali di operatori del Terzo Settore o privati, inquadrati in servizi sotto sospensione temporanea, in servizi di cura domiciliare per i bambini o gli anziani di famiglie che ne abbiano necessità a seguito della chiusura di servizi educativi, scolastici e/o sociali.

Enti Locali e Società della Salute

Atteso che le Società della Salute, ove costituite, e le Conferenze zonali dei Sindaci costituiscono uno degli snodi territoriali principali in cui poter condividere le informazioni e le strategie comunicative, la Regione le ha già inserite nella filiera di comunicazioni istituzionali, in modo da diffondere un messaggio univoco e coordinato nei comuni della regione Toscana e nei rispettivi territori, con il coinvolgimento attivo anche delle imprese del Terzo Settore e della sanità privata di ciascun territorio. Negli incontri che saranno appositamente organizzati a livello territoriale, sarà chiesto alle aziende del terzo Settore e della sanità privata operanti nelle diverse Zone di recepire le linee operative sopra esposte, anche e soprattutto riguardo il trattamento dei lavoratori dipendenti e/o contrattualizzati. Le OO.SS replicheranno questa indicazione nei confronti dei rispettivi livelli territoriali.

Incremento delle prestazioni nelle Aziende Sanitarie Toscane.

Pur nella considerazione che una parte degli accessi ordinari ai servizi di pronto soccorso ha iniziato a diminuire anche per effetto delle indicazioni ministeriali e regionali, per cui la pressione sui servizi sanitari di primo intervento dovrebbe progressivamente diminuire, la Regione si impegna ad assicurare l'eventuale maggiore necessità di personale medico, sanitario e tecnico nei servizi collegati alla presa in carico e legata al contenimento e gestione dell’emergenza da CoViD-2019 tramite sia con assunzioni a tempo determinato che con prestazioni aggiuntive. Il ricorso ad entrambi gli strumenti è legato anche alla difficoltà di prevedere la durata della fase di relativa emergenza, per cui è utile agire con entrambi gli strumenti di integrazione delle prestazioni, in funzione di una maggiore flessibilità operativa. Le prestazioni aggiuntive, da effettuarsi nelle more delle procedure di reclutamento e nei limiti del massimale orario contrattualmente previsto, assicurando il recupero psico fisico previsto dalle vigenti norme e dai Contratti Collettivi Nazionali, dovranno essere oggetto di trattativa aziendale che determini le effettive necessità in base a parametri oggettivi (incremento di posti letto in alcuni reparti, estensione dell’orario al pubblico di alcuni servizi, assenza forzata di alcuni dipendenti e simili), nonché tutti i profili di fatto coinvolti nell’attività aggiuntiva, senza esclusioni. Ciò anche al fine di una corretta e tempestiva informazione a tutto il personale dipendente. Tenuto conto che l'emergenza in atto determina comunque un oggettivo, ulteriore fabbisogno di alcuni profili professionali rispetto alle facoltà assunzionali consentite dall'art. 11 del D.L. 30 aprile 2019 n. 35 convertito con modificazioni dalla L. 25 giugno 2019, n. 60, la Regione si impegna a richiedere un ulteriore aumento del tetto di spesa di personale pari al 5 per cento dell'incremento del Fondo sanitario regionale rispetto all'anno precedente – oltre al 10% concesso in via ordinaria - fermo restando il rispetto dell'equilibrio economico e finanziario del SSRT. Tale aumento, unitamente ad eventuali, ulteriori incrementi stabiliti a livello nazionale in relazione all'emergenza sanitaria in corso, include le risorse per il trattamento accessorio del personale, da destinarsi, nel rispetto delle previsioni di legge e a seguito di contrattazione a livello aziendale, al personale maggiormente impegnato a fornire le prestazioni richieste per fronteggiare il CoViD-19 . Su questi aspetti, inerenti le modalità di incremento delle prestazioni lavorative e delle forme incentivanti, verranno attivati i Tavoli di confronto aziendale con le OO.SS firmatarie del contratto collettivo e le RSU Aziendali. La Regione si impegna per le Aziende a destinare non meno del 3% dell’incremento previsto (sia 10% che 15%) al netto dell’utilizzato nel 2019 (compreso l’aggiornamento dei fondi) per la creazione di un’indennità di “disagio biologico”, nel rispetto dei limiti dettati dalle disposizioni normative e salvaguardando i livelli individuali consolidati di salario accessorio.

Impegni conclusivi

Le aziende e gli Enti del SSRT sono chiamati a dare attuazione, unitamente ai firmatari e per quanto di competenza, alle previsioni del presente accordo. Le organizzazioni sindacali e la Regione si impegnano a condurre nei prossimi 60 giorni una trattativa volta a tradurre le indicazioni del Patto nazionale per la Salute in un protocollo di intesa valevole per la regione Toscana. Per quanto riguarda il personale del Comparto del SSRT, il Patto per la Salute toscano avrà come focus principali: il mantenimento di relazioni sindacali continuative in vista della gestione dei cambiamenti organizzativi, l’individuazione di metodologie strutturate per ascoltare la voce del personale in prima linea, il potenziamento dell’istituto del welfare aziendale, la condivisione di parametri oggettivi per la determinazione delle dotazioni organiche, la conferma e l’estensione dei processi di stabilizzazione del lavoro precario, il sostegno anche economico a chi opera nei punti critici o disagiati, la definizione di un percorso di perequazione relativamente al salario accessorio nel SSRT, la sperimentazione del modello delle competenze su base regionale e aziendale per la mappatura dei fabbisogni di personale e formativi, il tracciamento dei percorsi di carriera possibili, in base a regole chiare e processi trasparenti

 

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