Archivio rubriche 2015

1. Nel periodo esaminato (1° luglio-31 ottobre 2015) si segnala in primo luogo come il 13 ottobre 2015 il Senato abbia approvato con modificazioni, in sede di prima deliberazione, il disegno di legge di revisione della Costituzione, già approvato dal Senato stesso l’8 agosto 2014 e modificato dalla Camera il 10 marzo 2015, volto al superamento del bicameralismo paritario.

La XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera ha deliberato l’avvio di una indagine conoscitiva sugli strumenti e i metodi per la valutazione ex ante e ex post dell’impatto della normativa dell’Unione europea.
L’esigenza di approfondire siffatte tematiche attraverso un’indagine conoscitiva è motivata dalla Camera in ragione, in primo luogo, del ruolo che i parlamenti nazionali si vedono oggi riconosciuto nel controllo dei principi di sussidiarietà e proporzionalità; in secondo luogo, della centralità che il tema della semplificazione degli oneri regolamentari ha assunto nel programma della Commissione Juncker; infine, dell’attenzione sempre maggiore riservata dai parlamenti nazionali alla fase di formazione della normativa europea.

Nell’esaminare l’Affare assegnato "Attuazione delle iniziative della Commissione europea connesse ad un nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e all’investimento (Atto n. 439)", relativo al c.d. Piano Juncker (cioè il piano proposto dal Presidente della Commissione europea per rilanciare la crescita economica), la 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ha svolto il 22 luglio 2015 un’audizione informale di eurodeputati italiani e di rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative. Si tratta di un’audizione informale che fa seguito a quella già svolta sul medesimo oggetto dalla 14ª Commissione nella seduta del 9 aprile 2015 (della quale si era dato conto nella relativa scheda nello scorso numero di questa Rubrica).

Il 14 ottobre 2015 le Camere hanno approvato risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 15-16 ottobre 2015: si tratta delle risoluzioni 6-00166 e 6-00171 alla Camera e delle risoluzioni 6-000136 e 6-000140 al Senato.
Oggetto principale del Consiglio europeo e delle comunicazioni del Presidente del Consiglio è stata la politica dell’immigrazione a seguito dei sempre più massicci fenomeni migratori verso l’Europa. Sotto questo punto di vista, le risoluzioni di Camera e Senato hanno impegnato il Governo a proseguire l’azione di promozione nelle sedi europee e internazionali delle iniziative tese al consolidamento di una nuova visione e gestione comune delle politiche migratorie in seno all’Unione europea, in linea con quanto proposto dalla Commissione europea con l’Agenda europea della migrazione COM (2015) 240 final del 13 maggio 2015.

La Camera ha approvato il 10 settembre 2015 la risoluzione 6-00155 sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Programma di lavoro della Commissione per il 2015. Un nuovo inizio” COM (2014) 910 def., sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1° luglio 2014-31 dicembre 2015) (10948/14).
Come si è dato conto nella relativa scheda dello scorso numero di questa Rubrica, la 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato aveva già approvato il 4 marzo 2015 una risoluzione ai sensi dell’art. 144 r.S., con la quale aveva espresso le proprie valutazioni sul Programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2015.

La XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera ha deciso il 29 luglio 2015 di non aderire alla proposta dello European Union Committee della House of Lords di attivare una c.d. green card dei Parlamenti nazionali sul tema del food waste (locuzione traducibile come “spreco alimentare”).

La proposta di attivare una c.d. green card in materia era stata inoltrata a tutti i Parlamenti nazionali da Lord Boswell, Presidente dello European Union Committee della House of Lords, con la richiesta di sottoscrivere una lettera destinata ad essere inoltrata al Presidente della Commissione europea quando questa avrà raccolto un numero sufficiente di sottoscrizioni da parte dei Parlamenti nazionali.

A differenza di quanto deliberato dalla 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato (cfr. la relativa scheda nello scorso numero di questa Rubrica) e da 12 Camere di 11 parlamenti nazionali, la XIV Commissione della Camera ha deliberato di non aderire alla proposta della House of Lords nella seduta del 29 luglio 2015. In tale sede il Vice-presidente della XIV Commissione Tancredi, dopo avere riferito sulla riunione dei Presidenti COSAC svoltasi a Lussemburgo il 12 e 13 luglio 2015 nella quale sono stati affrontati gli argomenti a favore e contro l’introduzione in via generale dell’istituto della c.d. green card, ha dato conto dei profili problematici ad esso connessi.

Il 13 ottobre 2015 il Senato della Repubblica ha approvato con modificazioni, in sede di prima deliberazione, il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione (già approvato, in prima deliberazione, dal Senato l’8 agosto 2014 e dalla Camera, con modificazioni, il 20 marzo 2015). Il nuovo sistema bicamerale delineato nel disegno di legge costituzionale si caratterizza, tra l’altro, per un Senato della Repubblica: (i) rappresentativo delle istituzioni territoriali (art. 55, quinto comma, Cost.); (ii) composto (oltre che da cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica) da novantacinque senatori eletti dai Consigli regionali e dai Consigli delle Province autonome tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori (art. 57, primo e secondo comma, Cost.); (iii) non più titolare del rapporto di fiducia con il Governo (art. 55, quarto comma, e 94 Cost.); (iv) abilitato ad esercitare collettivamente con la Camera la funzione legislativa solo con riguardo ad alcune tipologie di leggi (art. 70 Cost.).

 

XVII leg., A.S. Doc. XVIII n. 87

 

XVII leg., XIV Commissione, 1° aprile 2015 

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato e la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera hanno condotto l’esame del Programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 COM (2014) 910.

 

XVII leg., 14ª Commissione, 6 maggio 2015

 

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ha deliberato il 6 maggio 2015 di aderire alla proposta dello European Union Committee della House of Lords di attivare una c.d. green card dei Parlamenti nazionali sul tema del food waste (locuzione traducibile come “spreco alimentare”).

La proposta di attivare una c.d. green card in materia era stata inoltrata a tutti i Parlamenti nazionali da Lord Boswell, Presidente dello European Union Committee della House of Lords, con la richiesta di sottoscrivere una lettera che sarà inoltrata al Presidente della Commissione europea quando avrà raccolto un numero sufficiente di sottoscrizioni da parte dei Parlamenti nazionali.

 

XVII leg., A.S. 1429-B

 

Motivi della segnalazione

Il 10 marzo 2015 la Camera dei deputati ha approvato, in sede di prima deliberazione, il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione (già approvato, in prima deliberazione, dal Senato l’8 agosto 2014). Il nuovo sistema bicamerale delineato nel disegno di legge costituzionale si caratterizza, tra l’altro, per un Senato della Repubblica: (i) rappresentativo delle istituzioni territoriali (art. 55, quinto comma, Cost.); (ii) composto (oltre che da cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica) da novantacinque senatori eletti dai Consigli regionali e dai Consigli delle Province autonome tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori (art. 57, primo e secondo comma, Cost.); (iii) non più titolare del rapporto di fiducia con il Governo (art. 55, quarto comma, e 94 Cost.); (iv) abilitato ad esercitare collettivamente con la Camera la funzione legislativa solo con riguardo ad alcune tipologie di leggi (art. 70 Cost.).

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