D.G.R. Campania 7 aprile 2020, n. 172 - Piano di dettaglio delle misure per l'emergenza socio-economica della Regione Campania concernenti il sostegno alle imprese

Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 78 del 14/04/2020

  • La presente delibera di Giunta approva il piano di dettaglio delle misure per l’emergenza socio-economica della Regione Campania, concentrando l’attenzione su strumenti volti a fronteggiare la crisi di liquidità delle imprese e i loro problemi di finanziamento.

 

Parole di interesse: Regione; Campania; delibera Giunta regione; 7 aprile 2020; attività commerciali; imprese; mutui.

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente

PREMESSO che

  1. con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologiederivanti da agenti virali trasmissibili;
  2. il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante "Misure urgenti in materia di contenimento e gestionedell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, ha previsto più misure volte evitare la diffusione del COVID-19;
  3. ai sensi dell’art. 3 del predetto decreto-legge, sono stati adottati più Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e, con riguardo al territorio regionale, Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale della Campania, contenenti disposizioni volte al contenimento della diffusione del virus;
  4. con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020, in particolare, sono state sono sospese sull’intero territorio nazionale tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 dello spesso DPCM;

CONSIDERATO che

  1. le misure di contrasto e di contenimento sul territorio nazionale e regionale del diffondersi del virus COVID- 19, stanno già determinando impatti negativi generalizzati nel sistema economico;
  2. numerose sono le richieste provenienti dal mondo datoriale e sindacali che denunciano l’aggravarsi dello stato di crisi che si sta già manifestando attraverso gravi carenze di liquidità che iniziano ad affliggere le imprese;
  3. le misure del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020 , n. 18 Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, cd. “Cura Italia”, necessitano di ulteriori misure integrative a livello regionale per tener conto dei tanti settori non considerati nel suddetto provvedimento emergenziale;
  4. è necessario assumere ogni misura di intervento possibile per sostenere il sistema economico campano al fine di limitare l’impatto produttivo ed occupazionale delle stringenti misure di contenimento del virus COVID-19;
  5. in tale contesto, con DGR n. 170 del 7/4/2020 si è provveduto ad approvare il Piano per l'emergenza socio-economica della Regione Campania avente un importo complessivo pari a € 908.330.502,00, stabilendo che il predetto Piano venga attuato dalle strutture regionali mediante l'impiego delle risorse provenienti dai programmi o fondi comunitari, nazionali e regionali;
  6. la delibera di che trattasi, inoltre, demanda alle Autorità di Gestione del POR Campania FSE 2014-2020 e del POR Campania FESR 2014-2020, di concerto con la Programmazione Unitaria, l’adozione degli adempimenti necessari ad assicurare la disponibilità delle risorse dei rispettivi Programmi Operativi e degli strumenti finanziari a ciascuno connessi e alle Direzioni generali competenti per materia, per quanto non già puntualmente dettagliato nel Piano, l’attuazione di tutte le procedure amministrative e contabili per dare esecuzione a tutte le misure dello stesso in raccordo con le Autorità di Gestione dei programmi finanziatori e con la Programmazione Unitaria, in coerenza con i principi di economicità, semplificazione, celerità ed efficienza;
  7. occorre pertanto procedere, da un lato, alla verifica delle risorse finanziarie disponibili, anche con riferimento ai rientri degli strumenti finanziari attuati nel ciclo di programmazione dei fondi europei 2007/2013, e, dall’altro, alla individuazione delle idonee fonti di finanziamento nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari;

ATTESO, pertanto, che

  1. la Giunta Regionale della Campania, con la Deliberazione n. 378 del 24/09/2013, ha adottato misure di sostegno al tessuto produttivo campano, programmando 100 Meuro sul POR FESR Campania 2007/2013 quale dotazione di un Fondo Regionale per lo sviluppo a favore delle PMI Campane, incrementandone successivamente lo stanziamento con DGR n. 648 del 15.12.2014 e DGR n. 701 del 30.12.2014 per ulteriori risorse complessivamente pari a 165 Meuro;
  2. la gestione del suddetto Fondo, giusta decreto dirigenziale n. 298 del 24/12/2013, è stata affidata alla Società in house Sviluppo p.a.;
  3. il Soggetto Gestore del "Fondo Regionale per lo sviluppo delle PMI campane", con comunicazione PEC del 2/4/2020, ha comunicato l'ammontare complessivo dei rientri a valere sulle misure del Fondo PMI in misura pari ad € 800.000,00 al netto delle risorse destinate a dare copertura alle fee del gestore per il periodo di run off del fondo;

ATTESO, inoltre, che

  1. con la Decisione n. C(2015)8578 del 1° dicembre 2015, la Commissione europea ha approvato il Programma Operativo "POR Campania FESR " per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la regione Campania in Italia CCI 2014IT16RFOP007;
  2. pur in assenza di una azione specifica, non prevedibile al momento dell’adozione del programma, il consolidamento delle realtà esistenti costituisce già una delle linee strategiche del POR FESR nell’ambito dell’Asse 3 “Competitività del sistema produttivo”;
  3. con il REGOLAMENTO (UE) 2020/460 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus) la Commissione europea, ha concesso agli Stati membri una maggiore flessibilità nell’attuazione dei programmi, prevedendo una procedura semplificata per le modifiche dei programmi operativi, nonché l’ammissibilità delle spese a decorrere dal 1º febbraio 2020, sostenute per le operazioni di contrasto alla crisi COVID19;
  4.  con la Comunicazione (2020) 138 final 2020/0054 (COD) del 2/4/2020, “REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL amending Regulation (EU) No 1303/2013 and Regulation (EU) No 1301/2013 as regards specific measures to provide exceptional flexibility for the use of the European Structural and Investments Funds in response to the COVID-19 outbreak”, la Commissione Europea, intende introdurre ulteriori misure di semplificazione nella disciplina dei Fondi SIE per un loro utilizzo volto a fronteggiare l’emergenza COVID19;

RICHIAMATE

  1. la Comunicazione C(2020)1863 del 19 marzo 2020 della Commissione Europea "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19" (d’ora in avanti, TF);
  2. la Comunicazione C(2020)2215 del 3 aprile 2020 della Commissione Europea “Modifica del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19” (d’ora in avanti, modifiche al TF);

RITENUTO, pertanto, di

  1. dover approvare l’allegato Piano di dettaglio delle misure del “Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania” concernenti il sostegno alle imprese (Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, provvedendo contestualmente a programmare risorse finanziarie per complessivi € 151.800.000,00 come di seguito riportato:
    a I.   € 7.800.000,00 a valere sui rientri del Fondo per le PMI  rinvenienti dalla programmazione del   POR FESR 2007/2013;
    a II. € 144.000.000,00 a valere sul POR FESR Campania 2014/2020, Asse III;
  2. dover demandare all’Autorità di Gestione del POR FESR Campania, di concerto con la Programmazione Unitaria, l'adozione degli adempimenti necessari, anche in virtù della modifica del Regolamento Generale n. 1303/13 ed al Regolamento n. 1301/2013 di cui alla REGOLAMENTO (UE) 2020/460, per assicurare la coerenza con il programma degli interventi di cui all’allegato al presente provvedimento;
  3. dover demandare all’Autorità di Gestione del POR FESR Campania, di concerto con la Programmazione Unitaria e con le Direzioni Generali competenti per materia, la proposizione dei provvedimenti idonei ad assicurare la disponibilità delle risorse programmate con il presente provvedimento anche ricorrendo alla razionalizzazione dell’utilizzo delle varie fonti di finanziamento e alla de-programmazione di interventi per i quali, in assenza di impegni giuridicamente vincolanti, non risulta attuale l’interesse pubblico all’avvio delle attività;
  4. dover demandare alla Direzione Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive, subordinatamente alla definizione delle procedure di cui alle lettere b) e c) per la parte relativa al POR FESR 2014/2020, l’adozione dei provvedimenti attuativi connessi e consequenziali al presente provvedimento, nonché la proposizione di eventuali ulteriori provvedimenti integrativi funzionali all’attuazione delle misure previste;

VISTI

  1. il Regolamento UE n. 1083/2006;
  2. la nota COCOF 10-0014-05-EN 21/02/2011, dell’08/02/2012;
  3. il Regolamento UE n. 1303/2013 e m.i.;
  4. il Regolamento UE n. 1301/2013 e m.i.;
  5. il TF e le modifiche allo stesso;
  6. il Lgs. n. 123 del 31 marzo 1998, che reca “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese;
  7. il parere del Responsabile della Programmazione Unitaria reso con nota prot. n° 2020.9514/UDCP/GAB/VCG1;
  8. il parere dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2014/2020 reso con nota prot. n° 2020/0191144;

PROPONE e la Giunta, in conformità, a voto unanime,

DELIBERA

 

per le motivazioni ed i riferimenti espressi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati, di:

  1. approvare l’allegato Piano di dettaglio delle misure del “Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania” concernenti il sostegno alle imprese (Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, provvedendo contestualmente a programmare risorse finanziarie per complessivi € 151.800.000,00 come di seguito riportato:
    1 a.  € 7.800.000,00  a valere sui rientri del Fondo per le PMI rinvenienti dalla programmazione del  POR FESR 2007/2013; (imprese)
    1 b. € 144.000.000,00 a valere sul POR FESR Campania 2014/2020, Asse III;
  1. demandare all’Autorità di Gestione del POR FESR Campania, di concerto con la Programmazione Unitaria, l'adozione degli adempimenti necessari, in virtù delle modifiche al Regolamento Generale n. 1303/13 ed al Regolamento 1301/2013, ad assicurare la coerenza con il programma degli interventi di cui all’allegato al presente provvedimento;
  2. demandare all’Autorità di Gestione del POR FESR Campania, di concerto con la Programmazione Unitaria e con le Direzioni Generali competenti per materia, la proposizione dei provvedimenti idonei ad assicurare la disponibilità delle risorse programmate con il presente provvedimento anche ricorrendo alla razionalizzazione dell’utilizzo delle varie fonti di finanziamento e alla de-programmazione di interventi per i quali, in assenza di impegni giuridicamente vincolanti, non risulta attuale l’interesse pubblico all’avvio delle attività;
  3. demandare alla Direzione Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive, subordinatamente alla definizione delle procedure di cui ai punti 2) e 3) per la parte relativa al POR FESR 2014/2020, l’adozione dei provvedimenti attuativi connessi e consequenziali al presente provvedimento, nonché la proposizione di eventuali ulteriori provvedimenti integrativi funzionali all’attuazione delle misure previste;
  4. prevedere che la Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, si avvalga, senza oneri aggiuntivi, della collaborazione della fondazione IFEL nell'ambito delle azioni previste dal “Programma integrato di interventi di rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa della pubblica amministrazione” a valere sull’asse IV “Capacità istituzionale e amministrativa” del POR FSE Campania 2014–2020” – DGR 607/2017 – CUP B64G18000020009;
  5. trasmettere il presente atto, al Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, alla Programmazione Unitaria, alla Direzione Autorità di Gestione FSC e FSE, alla Direzione Autorità di Gestione POR FESR, alla Direzione Generale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive, alla Fondazione Ifel Campania, a Sviluppo Campania s.p.a., al BURC per la pubblicazione e all’Ufficio competente per la pubblicazione nella Sezione Casa Di Vetro del Sito istituzionale della Regione Campania.

 

ALLEGATO 1

PIANO DI DETTAGLIO DELLE MISURE DEL “PIANO PER L’EMERGENZA SOCIO-ECONOMICA DELLA REGIONE CAMPANIA” CONCERNENTI IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE

  1. Premessa

La crisi COVID-19 sta colpendo significativamente il tessuto economico nazionale ed internazionale, con un forte impatto negativo sul sistema produttivo. Per le imprese italiane e ancor di più campane, che già sperimentano un gap competitivo rispetto ad altri paesi europei nel finanziamento delle loro attività e dei loro investimenti, la pressione sui parametri finanziari ed il blocco dell’operatività rappresentano oggi una seria minaccia per la continuità aziendale.

La crisi innescata dalle misure di contenimento della diffusione del COVID-19 ha prodotto il deterioramento di tutti i parametri finanziari delle imprese, con effetto immediato sui flussi di cassa e la riduzione dei ricavi.

Ciò sta determinando effetti negativi rilevanti sulla capacità di sostentamento dei piccoli imprenditori. La fase emergenziale, in tal senso, oltre a determinare una crisi economico- finanziaria, sta dispiegando i suoi effetti negativi in primo luogo sotto l’aspetto sociale.

In tale contesto, in parallelo alle misure già avviate a sostegno degli investimenti, la Regione Campania mette in campo un portafoglio di strumenti per supportare il tessuto produttivo  in questa fase emergenziale secondo quanto disposto di seguito.

  1. Bonus Microimprese a fondo perduto (imprese)

La misura sostiene i piccoli imprenditori nella fase emergenziale contribuendo, in tal modo, ad attenuare gli effetti socio-economici derivanti dalla repentina interruzione delle attività produttive.

In particolare, sono destinatari del contributo le microimprese (imprese artigiane, commerciali, industriali e di servizio con meno di 10 addetti e fino a 100 mila euro di fatturato) che rientrano nei settori colpiti dall’attuale crisi economico finanziaria.

Il sostegno consiste in un contributo una tantum di 2.000 euro erogato nel mese di aprile 2020 ed è erogato sulla base di una apposita istanza presentata dal rappresentante legale dell’impresa sulla piattaforma dedicata.

I contributi sono concessi in conformità con le disposizioni di cui al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19” adottato dalla Commissione Europea con la COM(2020) 2215 del 3 aprile 2020 e s.m.i..

Con provvedimento della Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le attività Produttive è approvato l’Avviso nel quale sono dettagliati i requisiti di partecipazione e le modalità di presentazione delle domande che dovranno comunque essere acquisite mediante un processo interamente informatizzato.

La Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive è autorizzata a liquidare i contributi fino ad esaurimento delle risorse disponibili sulla base di quanto dichiarato dal legale rappresentante dell’impresa o dall'intermediario abilitato ai sensi del DPR 445/2000 e a disporre verifiche campionarie successive sulle dichiarazioni stesse.

Sono disposti, infine, i necessari accorgimenti ai sistemi informativi della Regione Campania affinché le erogazioni alle imprese beneficiarie vadano a buon fine con tempestività.

Tale misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale del sistema delle Camere di Commercio, degli ordini professionali dei dottori commercialisti nonché con gli intermediari abilitati alla presentazione telematica delle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate, ai sensi del D.P.R. 22 Luglio 1998, n. 322, art. 3, commi 3.

A tal fine, la Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive è autorizzata a stipulare appositi accordi e/o intese in modalità semplificata.

RISORSE FINANZIARIE: € 140.000.000,00

FONTE DI FINANZIAMENTO: POR FESR CAMPANIA 2014/2020

RISULTATO ATTESO: 70.000 imprese beneficiate

  1. Fondo Liquidità Confidi (imprese)

La Regione Campania intende costituire un Fondo ad operatività segregata per la concessione di garanzie, per una percentuale minima dell’80%, su operazioni di credito attivate da microimprese operanti in Campania.

L’operazione coinvolge il sistema dei Confidi che hanno come scopo l’agevolazione del ricorso al credito del sistema imprenditoriale, sostenendo l’impresa nell’ottenere finanziamenti a tasso agevolato da parte dei soggetti finanziatori, tipicamente le Banche, mediante la concessione di una garanzia sulle linee di credito richieste.

La natura consortile rende tali operatori finanziari tipicamente vicini alle imprese di piccole dimensioni e, pertanto, idonei a veicolare le policy pubbliche di accesso al credito tra i soggetti che più degli altri sono marginalizzati dal mercato del credito.

L’intervento si pone come complementare all’intervento già programmato con la Deliberazione n. 477del 24/07/2018 della Giunta Regionale della Campania avente ad oggetto: «Programmazione di risorse per l'attuazione di misure finalizzate a favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese campane».

In esecuzione della citata DGR 477/2018, infatti, è stata attivata la misura “Garanzia Campania Confidi” che, con uno stanziamento di 9.000.000 di euro, garantisce i soggetti finanziatori della MPMI, tipicamente istituti di credito e banche, nell’ambito operazioni di credito per finanziamenti a medio termine per investimenti, per revisione delle condizioni relative a contratti di finanziamento già stipulati e per prestiti finalizzati all'attivo circolante, in quest’ultimo caso nei limiti del 30% del Fondo.

La Direzione per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, complementarmente al fondo già costituito, per il quale si sperimenteranno tutti gli accorgimenti possibili per implementare con priorità le operazioni su circolante, costituisce il “Fondo Liquidità Confidi” individuando, direttamente o per il tramite di una società “in house providing”, l’operatore finanziario secondo modalità che privilegiano la tempestività nella operatività del Fondo stesso.

 

Caratteristiche del Fondo:

  • Tipologia strumento: Strumento finanziario
  • Beneficiari: Microimprese
  • Rapporto di gearing: 5
  • Garanzie rilasciabili: minimo 80%
  • Caratteristiche dei finanziamenti: importo massimo € 15.000,00 – durata 12 mesi

RISORSE FINANZIARIE: € 4.000.000,00 (aggiuntivi ai 9.000.000,00 già stanziati)

FONTE DI FINANZIAMENTO: POR FESR CAMPANIA 2014/2020

RISULTATO ATTESO:

  • Valore Garanzie: € 000.000,00
  • Credito attivabile: € 25.000.000,00 (con ipotesi garanzie all’80%)
  • Imprese beneficiarie: 500 (con ipotesi di prestito medio di € 10.000,00)
  1. Moratoria degli oneri dovuti dalle imprese insediate nelle aree ASI (imprese)

A norma dell’art. 4 della Legge Regionale n. 19/2013, i Consorzi ASI “I consorzi Asi promuovono, nell’ambito degli agglomerati industriali, delle aree delle zone e dei nuclei di sviluppo industriale attrezzati dai consorzi Asi, le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali e dei relativi servizi alle imprese”.

I Consorzi, inoltre, in qualità di enti pubblici economici, provvedono a gestire numerosi servizi comuni destinati alle attività collettive nonché servizi comuni come gli impianti di depurazione degli scarichi, di trattamento delle acque, le reti idriche di acqua potabile e riciclata, le reti fognanti, i pozzi di attingimento di acqua di falda, gli impianti di produzione e di approvvigionamento di energia elettrica, di distribuzione di gas naturale, di fonti energetiche rinnovabili.

 

In tale contesto, i Consorzi ribaltano sulle imprese il costo dei servizi ad esse erogati, anche in applicazione dell’art. 5 della legge regionale n.19/2013.

La situazione emergenziale determinatasi ha di fatto provocato una crisi di liquidità delle imprese insediate dovuta alla forzata interruzione del fatturato.

E’ di preminente interesse evitare che le imprese subiscano contraccolpi finanziari tali da compromettere in modo permanente la loro operatività nel sistema produttivo campano.

La salvaguardia delle imprese, infatti, costituisce un interesse pubblico preminente per i risvolti sull’occupazione e sul contesto sociale in cui esse operano.

Pertanto, al fine di consentire ai Consorzi di sgravare le imprese insediate dagli oneri dovuti o da parte di essi, è disposto per il 2020 un trasferimento straordinario ai Consorzi ASI della Campania.

Il trasferimento straordinario non potrà essere utilizzato dai Consorzi per sgravare le posizioni debitorie perfezionatesi prima della dichiarazione, effettuata con la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, dello stato di emergenza sul territorio nazionale per sei mesi.

Le risorse finanziarie disponibili saranno ripartite tra i cinque Consorzi ASI dalla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive in funzione delle somme a carico delle aziende complessivamente previste per il 2020, così come certificate dai Consorzi.

RISORSE FINANZIARIE: € 5.000.000,00

FONTE DI FINANZIAMENTO:

RIENTRI FONDO PMI RINVENIENTI DALLA PROGRAMMAZIONE DEL POR FESR 2007/2013

RISULTATO ATTESO:

direttamente od indirettamente coinvolte dalla misura oltre 5 mila imprese

  1. Intervento a sostegno delle imprese del settore commercio e semplificazione degli strumenti di cui alla DGR 426/2019 (imprese; attività commerciali)
  • Potenziamento dell’intervento di cui alla DGR 426/2019

Con Delibera della Giunta Regionale n. 426 del 17/09/2019 sono state programmate risorse, in fase di prima applicazione, per € 25.000.000,00 secondo l’articolazione di seguito riportata:

  • Favorire l’accrescimento della competitività delle imprese artigiane: €10.000.000,00, di cui € 5.000.000,00 a valere sui rientri del Fondo PMI ed €5.00 0.000,00 a valere sui rientri del Fondo Jeremie;
  • Favorire l’ammodernamento e l’innovazione delle imprese ambulanti: €5.000.000,00 a valere sui rientri del Fondo Jeremie;

 

  • Favorire l’ammodernamento e l’innovazione delle imprese commerciali:

€10.000.000,00, di cui € 2.000.000,00 a valere sui rientri del Fondo PMI ed € 8.000.000,00 a valere sui rientri del Fondo Jeremie.

In esecuzione dell’atto di indirizzo sono stati pubblicati sul BURC n. 1 del 3 gennaio 2020 altrettanti avvisi pubblici per la selezione delle imprese destinatarie degli aiuti.

Nell’ambito dell’Avviso rivolto all’ammodernamento e all’innovazione delle imprese ambulanti, sono pervenute istanze per € 1.517.536,72 a fronte degli € 5.000.000,00 disponibili mentre si è registrato un overbooking sugli altri Avvisi.

Visto il contesto socio-economico, appare di assoluta preminenza agevolare coloro che hanno manifestato interesse ad investire sul territorio senza particolari lungaggini burocratiche e attraverso accorgimenti procedurali idonei a rispondere in modo più efficace alle particolari esigenze di sostegno alle imprese emerse nel rivoluzionato contesto ambientale di riferimento e funzionalmente alla finalità di salvaguardare le condizioni di realizzabilità dei progetti di investimento proposti, anche in chiave di supporto al superamento dello straordinario momento di difficoltà finanziaria in atto.

In tale ambito, con Delibera di Giunta Regionale n. 666 del 17/12/2019, erano state programmate risorse finanziarie pari a € 5.000.000,00, a valere sui rientri del Fondo Microcredito FSE, in fase di prima applicazione, per favorire l’accrescimento della competitività delle imprese artigiane. L’interesse alla pubblicazione del nuovo Avviso attuativo della Delibera richiamata non risulta attuale in considerazione della contingente situazione emergenziale e della presenza di un elenco di proposte di investimento in overbooking rispetto alle risorse disponibili, presentate da soggetti operanti nei settori dell’artigianato e del commercio nell’ambito degli Avvisi precedenti.

L’art. 3 degli Avvisi finalizzati all’ammodernamento e all’innovazione delle imprese commerciali e delle imprese artigiane, per i quali l’overbooking è stato di particolare rilevanza, prevedeva infatti espressamente che “La disponibilità complessiva di risorse finanziarie potrà essere incrementata qualora si rendano disponibili ulteriori risorse a seguito di provvedimenti di disimpegno o di riprogrammazione”.

Quindi, le risorse programmate per € 5.000.000,00 con la Delibera di Giunta Regionale n. 666 del 17/12/2019 e già destinate dalla Giunta ad imprese artigiane, sono da intendersi con il presente atto deprogrammate e riprogrammate, sulla base della ricognizione dei fabbisogni effettuata dalla DG per lo Sviluppo Economico preordinata ad un ottimale assorbimento delle risorse, per € 4.650.000,00 in favore dell’Avviso destinato alle imprese artigiane pubblicato sul BURC n. 1 del 3 gennaio 2020 e per € 350.000,00 in favore dell’Avviso destinato alle imprese commerciali pubblicato sul BURC n. 1 del 3 gennaio 2020.

Inoltre, le risorse resesi disponibili nell’ambito dell’Avviso rivolto agli ambulanti per carenza di istanze (pari a ca 3,5 Meuro) sono da intendersi con il presente atto deprogrammate e riprogrammate per la misura rivolta alle imprese commerciali di cui all’Avviso BURC n. 1 del 3 gennaio 2020.

Infine, in favore della misura rivolta alle imprese commerciali di cui all’Avviso BURC n. 1 del 3 gennaio 2020, sono destinate risorse aggiuntive, pari ad € 2.800.000,00, programmate con il presente provvedimento nell’ambito dei Rientri del Fondo per le PMI di cui alla programmazione 07/13.

In esito alle operazioni sopra descritte, risulta quindi il seguente piano finanziario:

Beneficiari

Risorse di cui alla DGR 426/2019

Risorse di cui alla DGR 666/2019

Risorse di cui alla presente deliberazione

Disponibilità risultante

Suddivisione

originaria

Suddivisione

rimodulata

Ambulanti

5.000.000,00

1.517.536,72

   

1.517.536,72

Artigiani

10.000.000,00

10.000.000,00

4.650.000,00

 

14.650.000,00

Commercianti

10.000.000,00

13.482.463,28

350.000,00

2.800.000,00

16.632.463,28

Totali

25.000.000,00

25.000.000,00

5.000.000,00

2.800.000,00

32.800.000,00

  • Misure di semplificazione e accelerazione delle erogazioni

Nel contesto emergenziale descritto, occorre adottare misure aggiuntive per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica, con l’obiettivo di consentire l’anticipazione delle risorse assentite in modo che siano utilizzabili dai destinatari anche per superare momentanee carenze di liquidità indotte dalla contingente situazione emergenziale e funzionalmente alla conservazione della capacità di realizzazione del programma di investimento oggetto di finanziamento, fermo restando l’obbligo di realizzazione del progetto e rendicontazione delle spese ammissibili ai sensi delle prescrizioni da bando, concedendo, se del caso, un allungamento dei diversi termini per l’esecuzione dell’investimento .

In concreto, il Soggetto gestore degli interventi agevolativi individuato con decreto della Direzione Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive n. 610 del 30 dicembre 2019, fermo restando la necessità di garantire la par condicio tra tutti i soggetti che hanno partecipato agli Avvisi di che trattasi e ferma l’inderogabilità dei requisiti di accesso alla concessione del contributo, procede ad ampliare le modalità di presentazione delle domande di pagamento ed erogazione dei contributi mediante l’introduzione, in aggiunta a quella per SAL prevista dagli Avvisi, di anticipazioni, nelle forme previste dalla legge, sulle spese dell’investimento ammesse. Le anticipazioni sono concesse nei limiti del contributo previsto per le spese del circolante.

Le procedure di erogazione delle anticipazioni sono avviate con la massima tempestività garantendo alle imprese la possibilità di presentare, laddove ritenuto opportuno, una richiesta di anticipazione corredata da una dichiarazione con la quale viene autocertificato ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445/2000 di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da Covid-19 e l'impegno a realizzare l'intervento in conformità al progetto approvato.

Tenuto conto dell’effetto delle regole di cumulo fissate negli avvisi è esclusa la possibilità dei partecipanti di accedere ai benefici automatici di cui alla misura denominata “Bonus Microimprese a fondo perduto”. Pertanto al fine di evitare possibili effetti di spiazzamento tra i diversi interventi del presente Piano di dettaglio, nel caso di imprese aventi i requisiti di accesso a detto Bonus e fino al valore unitario del contributo una tantum previsto, l’anticipazione è concessa con la massima flessibilità rispetto ai meccanismi di gestione dei movimenti finanziari afferenti alla realizzazione del progetto, di presentazione delle domande di pagamento e di utilizzo delle risorse nonché, fermi restando gli obblighi di rendicontazione delle spese ammissibili, ispirandosi alle modalità previste per il Bonus e comunque in assenza di particolari formalità ulteriori rispetto alla autocertificazione.

RISORSE FINANZIARIE: € 2.800.000,00

(aggiuntivi rispetto ai 25 Meuro già programmati con la DGR 426/2019 e ai 5 Meuro già programmati con la DGR 666/2019)

FONTE DI FINANZIAMENTO:

RIENTRI FONDO PMI RINVENIENTI DALLA PROGRAMMAZIONE DEL POR FESR 2007/2013

RISULTATO ATTESO:

coinvolte dalla misura 1093 imprese

  1. Moratoria straordinaria dei finanziamenti agevolati (imprese)

L’art. 56 del Decreto Legge n. 18 del 17/03/2020, al comma 2, dispone che:

Al fine di sostenere le attività imprenditoriali danneggiate dall'epidemia di COVID-19 le Imprese, …, possono avvalersi dietro comunicazione in relazione alle esposizioni 

debitorie nei confronti di banche,  di  intermediari  finanziari  previsti  dall'art.  106  del d.lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (Testo unico bancario) e degli  altri  soggetti  abilitati alla concessione di credito in Italia delle seguenti misure di sostegno finanziario:  

  1. omissis;
  2. omissis;
  3. per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei  canoni  di  leasing  in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e  il  piano di rimborso delle rate  o  dei  canoni  oggetto  di  sospensione  è  dilazionato,  unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l'assenza  di  nuovi  o  maggiori  oneri  per  entrambe  le  parti;  è  facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale”. (mutui)

In tale contesto, la Giunta regionale dispone una moratoria straordinaria finalizzata ad aiutare le microimprese e le piccole e medie imprese regionali a superare la fase più critica della caduta produttiva connessa all’epidemia Covid-19, riconosciuta come evento eccezionale e di grave turbamento dell’economia.

In particolare, per tutti i finanziamenti agevolati alle imprese a rimborso rateale concessi per conto della Regione Campania dalla società in house Sviluppo Campania, quale soggetto gestore di fondi di ingegneria finanziaria, si dispone che il pagamento delle rate in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso fino al 30 settembre 2020.

A tale fine si specifica quanto segue:

  1. la comunicazione relativa alla richiesta di sospensione è corredata dalla dichiarazione con la quale l’impresa autocertifica, ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da Covid – 19;
  2. l’esposizione debitoria delle imprese richiedenti la sospensione non è, alla data di entrata in vigore del DL 18/2020, classificata come deteriorata ai sensi della disciplina applicabile agli intermediari creditizi e, con riferimento a ciascuna delle specifiche misure gestite, non sono state oggetto di provvedimenti di revoca, ovvero non sussistono i presupposti per procedere alla revoca del

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