Omaggio a Enzo Cheli
Nel 2010, per rendere omaggio a Enzo Cheli in occasione della conclusione del suo insegnamento universitario, gli allievi, i colleghi della Facoltà di Giurisprudenza fiorentina e quelli di altre Facoltà che gli erano più vicini pensarono a un volume di scritti orientati ad analizzare gli sviluppi dello Stato costituzionale (AA.VV., Lo Stato costituzionale. La dimensione nazionale e la prospettiva internazionale, Bologna, il Mulino, 2010).
Un tema di carattere sufficientemente ampio da toccare trasversalmente gli interessi scientifici di studiosi appartenenti a diverse discipline e al quale, qualche anno prima Cheli aveva dedicato un saggio importante (Lo Stato costituzionale. Radici e prospettive, Napoli, Editoriale Scientifica, 2006). In esso, l’A. metteva bene in luce le caratteristiche fondamentali di questa forma di Stato, frutto del costituzionalismo del secondo dopoguerra, e i riflessi che questo nuovo modello ha prodotto su alcuni dei paradigmi che avevano segnato l’esperienza liberale dello Stato di diritto.
Oggi, Cheli ha da qual che mese compiuto 90 anni e continua a far sentire la sua voce limpidissima sui tanti aspetti problematici delle nostre vicende istituzionali, sempre affrontati nel quadro delle riflessioni di carattere generale svolte in quel saggio. Tra questi aspetti non poteva mancare, ovviamente, quello relativo all’evoluzione del nostro sistema delle fonti normative. Avendo colto da subito la centralità di questo tema (non a caso oggetto della sua prima monografia: Potere regolamentare e struttura costituzionale, Milano, Giuffrè, 1967), Cheli contribuisce, insieme ad altri, a collocare stabilmente nell’area del diritto costituzionale un argomento d’indagine da sempre appannaggio degli studi privatistici (si pensi solo per citare due saggi dello stesso periodo a G. Amato, Rapporto tra norme primarie e secondarie. Aspetti problematici, Milano, Giuffrè, 1962 e L. Carlassare, Regolamenti dell’Esecutivo e principio di legalità, Padova, Cedam, 1966).
Per ricordare questo suo importante contributo alla dottrina costituzionalistica e ringraziare Cheli del rapporto di amicizia che ha sempre mantenuto con la scuola giuspubblicistica fiorentina, di cui è tuttora guida sicura e autorevole, abbiamo pensato di dedicargli questo numero dell’Osservatorio sulle fonti. Una Rivista che fin dalla sua nascita si propone di analizzare un sistema, quello delle fonti appunto, che proprio l’avvento dello Stato costituzionale e di una democrazia pluralista, policentrica e aperta alla dimensione sovranazionale, ha profondamente mutato.
Della complessità di questo mutamento sono testimonianza anche gli scritti di coloro che hanno accettato di collaborare a questa iniziativa, che vogliamo qui ringraziare.
Sia pure con qualche ritardo, dunque, buon compleanno caro Enzo.