Camera e Senato approvano le risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre 2019 (1/2020)

XVIII leg., A.C. res. sten. n. 240, seduta del 16 ottobre 2019
XVIII leg., A.S., res. sten. 156ª, seduta del 16 ottobre 2019

Motivi della segnalazione

Camera e Senato hanno approvato, rispettivamente, le risoluzioni Delrio ed altri 6-00088 e Perilli ed altri 6-00076 sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre 2019.
I principali argomenti all’ordine del giorno del Consiglio europeo erano la definizione del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’Unione; la nuova Agenda strategica 2019-2024 per l’Unione; le implicazioni dei cambiamenti climatici (come emerse nel Climate Action Summit del 23 settembre 2019); gli sviluppi delle trattative sul recesso del Regno Unito dall’Unione europea.

In vista del Consiglio europeo, le Camere hanno impegnato il Governo: a) a sostenere e promuovere riforme e impegni concreti per ridurre le disuguaglianze esistenti tra economie e tra cittadini europei e per ridare un senso di marcia all’Unione europea più incentrato sul sostegno alla domanda interna e sugli aspetti sociali (ed esempio, attraverso un “patto sociale per l’Europa” che crei le condizioni per migliorare l’accesso al lavoro; una revisione degli strumenti della governance economica, al fine di conferire una maggiore centralità nell’UE alla crescita economica sostenibile ed inclusiva; un piano per gli investimenti pubblici, a partire da quelli ambientali, da scomputare dal deficit al fine del rispetto dei parametri); b) a sostenere un tempestivo avanzamento dei negoziati per il raggiungimento di un accordo sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027, con l’obiettivo prioritario di garantire un risultato finale di qualità, scongiurando ritardi nell’avvio dei diversi programmi; 3) a negoziare una definizione del bilancio europeo che non penalizzi nella sostanza le cosiddette politiche tradizionali che sostengono l’Unione europea, quali la politica agricola comune o la politica di coesione, eventualmente attraverso il ricorso a indici di natura qualitativa più che quantitativa.
Assai rilevante, nell’ottica della protezione dei valori fondamentali dell’Unione europea messi a rischio a causa delle involuzioni illiberali registratesi in alcuni Stati membri, è infine l’impegno a promuovere ogni azione tesa a garantire che nel nuovo quadro finanziario pluriennale sia affermato il principio della condizionalità, in particolare legata alle politiche di solidarietà europea e al rispetto dei valori e dei principi democratici fondanti l’Unione.

Fascicolo n. 2/2024

A quarant’anni della sentenza La Pergola

Giappichelli

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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