Documento finale della XIV Commissione della Camera su: Legiferare meglio - 19ª relazione riguardante l’anno 2011 COM(2012)373 final.
Doc. XVIII, n. 62 – 18 settembre 2012
Motivi della segnalazione
La XIV Commissione Politiche UE della Camera esprime ai sensi dell’art. 127 r.C. una valutazione positiva, con osservazioni, sulla Relazione della Commissione europea Legiferare meglio per l’anno 2011. Le osservazioni della XIV Commissione vertono direttamente o indirettamente sulle metodologie con le quali le Istituzioni dell’U.E. applicano i principi di sussidiarietà e di proporzionalità. La Commissione osserva infatti che: le Istituzioni dell’U.E. dovrebbero «motivare in modo più analitico la conformità delle proprie proposte legislative sotto il profilo della sussidiarietà e della proporzionalità, fornendo, in coerenza con il Protocollo n. 2, indicatori qualitativi e quantitativi»; appare opportuno procedere ad una rinegoziazione dell’accordo interistituzionale del 2003 Legiferare meglio allo scopo di tenere conto del nuovo contesto istituzionale e giuridico creato dal Trattato di Lisbona, «stabilendo criteri e metodologie rigorose per la valutazione del rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità»; le metodologie per condurre le valutazioni di impatto condotte dalle Istituzioni dell’U.E. dovrebbero essere «confrontabili e compatibili, anche al fine di agevolare la verifica del rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità da parte dei Parlamenti nazionali».
Documento finale della XIV Commissione della Camera su: Relazione annuale 2011 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM(2012)375 final.
Doc. XVIII, n. 63 - 18 settembre 2012
Motivi della segnalazione
La XIV Commissione Politiche dell’UE della Camera esprime ai sensi dell’art. 127 r.C. una valutazione positiva, con osservazioni, sulla Relazione annuale della Commissione europea per l’anno 2011 sui rapporti tra Commissione europea e i Parlamenti nazionali. Le osservazioni della XIV Commissione possono raggrupparsi in tre gruppi.
In primo luogo si sottolinea la necessità che la Commissione europea assicuri un pieno ed effettivo supporto alle sedi e procedure di cooperazione in materia di governance economica che saranno stabilite dal Parlamento europeo e dai Parlamenti nazionali, anche al fine di dare attuazione all’art. 13 del c.d. Fiscal compact (sulle novità introdotte da tale articolo, cfr. in questa Rubrica dell’Osservatorio Numero 2, Anno 2012 la scheda Il c.d. Trattato sul Fiscal compact dispone che il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali delle parti contraenti definiranno l’organizzazione e la promozione di una conferenza dei rappresentanti delle pertinenti commissioni parlamentari ai fini della discussione delle politiche di bilancio e di altre questioni rientranti nell’applicazione del Trattato stesso). In secondo luogo, si segnala l’opportunità che la Commissione acceleri la predisposizione dei regolamenti che definiranno, ai sensi degli artt. 85 e 88 del Trattato sul funzionamento dell’Unione, le modalità di associazione dei Parlamenti nazionali alla valutazione dell’attività di Eurojust ed al controllo delle attività di Europol. In terzo luogo, si sostiene l’opportunità di introdurre alcuni miglioramenti nelle procedure di raccordo tra Commissione europea e Parlamenti nazionali, tra cui: la tempestiva messa a disposizione da parte della Commissione europea a questi ultimi della più ampia tipologia possibile di documenti, in coerenza con il regime linguistico previsto dai Trattati; la riduzione dei tempi per la trasmissione delle risposte della Commissione ai pareri dei Parlamenti nazionali; la menzione da parte della Commissione del seguito dato ai pareri stessi (in modo puntuale nelle risposte della Commissione ai Parlamenti nazionali ed in modo complessivo nella Relazione annuale sui rapporti tra Commissione europea e Parlamenti nazionali e nel Programma di lavoro della Commissione ai fini dell’individuazione delle priorità strategiche e legislative dell’Unione), nonché da parte del Parlamento europeo nelle relazioni preparate sui singoli atti dalle Commissioni in vista della seduta plenaria.
Si fa presente che alcuni di tali rilievi erano stati già espressi dalla XIV Commissione in sede di parere sulle Relazioni della Commissione sui rapporti tra la Commissione e i Parlamenti nazionali per l’anno 2009 e per l’anno 2010 (cfr. in questa Rubrica dell’Osservatorio Numero 3, Anno 2011 la scheda "La Commissione Politiche UE della Camera segnala alcuni profili procedimentali problematici generali attinenti al rapporto tra Commissione europea e Parlamenti nazionali").
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Risoluzione della 14ª Commissione del Senato su: Relazione della Commissione di sussidiarietà e proporzionalità («Legiferare meglio» - 19a relazione riguardante l’anno 2011) COM(2012)373 final. e su: Relazione annuale 2011 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM(2012)375 final.
Doc. XVIII n. 171 – 10 ottobre 2012
Motivi della segnalazione
La 14ª Commissione del Senato, nella risoluzione adottata ai sensi dell’art. 144 r.S., valuta positivamente il dialogo intercorso nel 2011 tra Commissione e Parlamenti nazionali: nota come nel corso del 2011 si sia avuto, nell'ambito del controllo di sussidiarietà, un incremento dello scambio di pareri e risposte tra Parlamenti nazionali e Commissione europea rispetto agli anni precedenti (622 pareri nel 2011 contro i 387 nel 2010 ed i 250 nel 2009) e come l'esiguo numero di pareri motivati (64) rispetto ai 622 pareri resi in totale dimostri che l’azione dei parlamenti nazionali sia di sostegno all'attività normativa dell'Unione. Esprime inoltre soddisfazione per la partecipazione delle Commissioni del Senato al dialogo politico con la Commissione europea (76 pareri resi, di cui 35 formulati dalle Commissioni competenti per materia e 41 dalla 14ª Commissione, intervenuta sia in sede primaria che nell’esercizio del potere sostitutivo di cui all’articolo 144, comma 5, del Regolamento); sostiene la necessità di un maggiore confronto tra Parlamento e Governo sui provvedimenti in esame ed auspica che si svolga un dialogo costruttivo anche con gli altri parlamenti nazionali allo scopo di definire una prospettiva condivisa sul futuro dell'Unione.
La 14ª Commissione inoltre sottolinea come la sentenza della Corte costituzionale tedesca del 12 settembre 2012 (per il testo della sentenza v. qui), che ha affermato la non conflittualità del Meccanismo europeo di stabilità (ESM) con l’ordinamento costituzionale dello stato fissando dei principi fondamentali che rafforzano il ruolo del Bundestag, apra nuove prospettive relativamente ai rapporti tra i parlamenti nazionali e Unione europea, «prefigurando nuovi spazi di intervento in riferimento al peso che gli stessi parlamenti nazionali dovranno avere su materie rilevanti per il futuro democratico dell’Unione, quali la politica economica e la spesa pubblica».
Il Senato auspica inoltre che sia data attuazione all’articolo 13 del Trattato sulla stabilità e sulla governance nell’Unione economica e monetaria (legge 23 luglio 2012, n. 14, sul c.d. Fiscal compact) dove si prevede una conferenza di rappresentanti dei parlamenti nazionali per le questioni di bilancio.
Infine, la 14ª Commissione ritiene prioritario che sia affrontata, nell’ambito dei negoziati che potrebbero condurre ad un’Unione economica e monetaria integrata, la cruciale questione della «legittimità democratica» della nuova costruzione europea, su cui dovrà necessariamente confluire il contributo qualificato e propositivo dei parlamenti nazionali.