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La Camera esamina la Relazione consuntiva del Governo sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea: un primo bilancio sull’attuazione della l. n. 234 del 2012 (3/2013)

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (luglio-ottobre 2013) meritano di essere segnalati, da un lato, la Relazione della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera sulla Relazione consuntiva del Governo sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2012; dall’altro, alcuni pareri su proposte di atti dell’Unione europea approvati dalle Commissioni parlamentari.

2. In particolare la Relazione della XIV Commissione suscita particolare interesse perché costituisce indirettamente la sede nella quale pare essere stato svolto da parte della Camera un primo bilancio sull’attuazione della  l. n. 234 del 2012, ossia la legge recante le nuove norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (per una descrizione degli articoli della legge attinenti al ruolo del Parlamento cfr. nel n. 1/13 di questa Rubrica le schede relative a Il ruolo del Parlamento nelle nuove norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (artt. 3-17, l. 24 dicembre 2012, n. 234)mentre per un commento più approfondito degli stessi cfr. A. Esposito, La legge 24 dicembre 2012, n. 234, sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Parte I – Prime riflessioni sul ruolo delle Camere, in www.federalismi.it, n. 2/2013, nonché, con riferimento ad alcuni di essi, G. Piccirilli, Il ricorso alla legge per l’esercizio dei poteri “europei” da parte del Parlamento italiano. Spunti per una lettura costituzionalmente orientata, in www.osservatoriosullefonti.it, n. 2/2013).

 

Nella Relazione la XIV Commissione sottolinea infatti:

- a proposito delle specifiche modalità di redazione da parte del Governo della Relazione consuntiva, la mancata indicazione in essa del seguito dato agli atti di indirizzo delle Camere su progetti di atti o su grandi questioni nonché l’eterogeneità nella predisposizione delle varie sezioni della Relazione (v. infra la relativa scheda);

- più in generale: a) la mancata approvazione delle leggi comunitarie 2011 e 2012 (fattore che ha peraltro parzialmente vanificato la riduzione del numero di procedure di infrazione pendenti registratasi a fine 2012), auspicando la XIV Commissione a tal fine una valorizzazione delle innovazioni introdotte proprio dalla l. n. 234 del 2012 (ad esempio, attraverso l’attribuzione alla Commissione Politiche dell’Unione europea di una competenza referente piena sui provvedimenti in questione); b) l’incapacità delle singole amministrazioni di definire la posizione italiana nel processo decisionale che si raccordi con l’impostazione complessiva della politica europea dell’Italia, suggerendosi a tal fine un miglioramento degli strumenti di coordinamento esistenti, a partire dal CIAE; c) la mancata piena e sistematica attuazione di tutti gli obblighi informativi previsti dalla l. n. 234 del 2012, suggerendo la XIV Commissione in particolare l’attuazione degli artt. 3 e 4 che prevedono la trasmissione alle Camere delle relazioni e note informative predisposte dalla Rappresentanza permanente e l’assistenza documentale e informativa di quest’ultima agli uffici delle Camere.

3. Quanto ai pareri resi dalle Camere sui progetti di atti europei nel quadrimestre in esame, oltre ad un parere contrario ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona, meritano di esserne qui richiamati alcuni per le peculiari formule che in essi sono adottate: trattasi di un «avviso parzialmente favorevole» in ordine al rispetto del principio di proporzionalità; di un parere nel quale si sottolinea la conformità della proposta esaminata al principio di sussidiarietà «inteso in senso sostanziale» (rilevandosi al contrario criticità «sotto il profilo formale»); di un parere favorevole «malgrado la proposta risulti incompleta in quanto non adeguatamente individuata la conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità» (cfr. infra le singole schede). Si segnala inoltre come su due atti europei, a fronte del parere favorevole proposto dal relatore (poi approvato dalla Commissione) un gruppo parlamentare abbia presentato una proposta alternativa di parere, contrario (cfr. infra la relativa scheda).

4. Si segnala infine come nel quadrimestre esaminato il Governo (in conformità con quanto previsto dalla l. n. 234 sull’obbligo di informare le Camere in vista dei vertici europei al fine di ricevere gli indirizzi politici di queste ultime, di conformarsi a tali indirizzi e di informare le Camere sugli esiti degli stessi) abbia reso comunicazioni alle Camere sugli esiti del Consiglio europeo del 27-28 giugno 2013 (cfr. le comunicazioni del Ministro Moavero Milanesi alle Commissioni riunite III-XIV e 3ͣ-14ͣ di Camera e Senato del 17 luglio 2013) ed in vista del Consiglio europeo del 24-25 ottobre 2013 (cfr. le comunicazioni del Presidente del Consiglio Letta alla Camera ed al Senato del 22 ottobre 2013), ricevendo in quest’ultimo caso dalle Camere indicazioni di indirizzo politico (cfr. le risoluzioni n. 6-00036 alla Camera e n. 3 al Senato del 22 ottobre 2013).

Osservatorio sulle fonti

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