In questo numero della Rivista, la rubrica fonti delle regioni ordinarie ospita tre rassegne sulla legislazione regionale.
Le prime due riguardano l'attività legislativa di adeguamento al diritto europeo da parte delle Regioni ordinarie nel periodo compreso tra l'inizio del 2013 e l'avvio del 2014. Si tratta di una prima ricognizione per valutare l'impatto della legge statale n. 234/2012 sul processo di attuazione regionale del diritto europeo. La rassegna mostra come l'entrata in vigore della nuova legge sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione del diritto UE abbia spinto alcune Regioni ad adeguare le proprie leggi "di procedura": in alcuni casi attraverso una legge autonoma, in altri attraverso l'introduzione di dispositivi di riforma all'interno delle leggi annuali. Va detto che le difficoltà incontrate dalle Regioni nella attuazione del diritto europeo derivano più dalla incertezza del riparto costituzionale delle materie che dalla gravosità del processo. La conferma viene dalla giurisprudenza costituzionale, che sempre più spesso si trova a risolvere giudizi in via principale in cui il piano "interno" delle materie si intreccia con il profilo dell'attuazione del diritto sovranazionale.
La terza rassegna, di più modesta entità, riporta un elenco delle leggi regionali in materia di turismo approvate nell'ultimo anno. Il numero di provvedimenti spogliati e il loro scarso contenuto innovativo paiono una plastica dimostrazione dell'effetto che la crisi economica ha prodotto sull'esercizio delle competenze regionali. Il dato pare tanto più significativo se si considera che il turismo costituisce una materia residuale regionale.