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Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (3/2018)

Aggiornato al 03.12.2018

Rubrica a cura di Giovanna De Minico

Scheda di Fabio Dell’Aversana

Nel corso degli ultimi mesi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha svolto una intensa attività nei settori di propria competenza, adottando regolamenti e protocolli di intesa di sicuro interesse ai fini della presente rubrica.
Il primo atto cui si ritiene opportuno far cenno è il provvedimento AS1530 in tema di servizio universale in materia di servizi di comunicazione elettronica e applicabilità del meccanismo di ripartizione e valutazione del costo netto per gli anni 2008 e 2009 [1].
L’atto contiene una comunicazione rivolta al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e ha per oggetto la delicata questione della verifica dell’iniquità dell’onere e l’analisi di sostituibilità tra i servizi di telefonia fissa e mobile.


La questione, come è noto, è di grande rilievo ed è stata affrontata anche dalle Istituzioni comunitarie: proprio partendo dal raffronto con gli atti adottati nelle sedi sovranazionali, l’Autorità ritiene di pover condividere la scelta effettuata di condurre la valutazione dell’iniquità dell’onere seguendo proprio i criteri richiamati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nonché quelli indicati dal BEREC.
Il ragionamento dell’Autorità tiene conto di due fattori: in primo luogo, l’Antitrust precisa che non vi è alcuna volontà di individuare un mercato rilevante, pur dovendosi far ricordo all’applicazione di alcuni istituti tradizionalmente ascrivibili al diritto antitrust, incluso lo SNIPP test; la seconda considerazione mira a rendere evidente che le esigenze degli utenti sono oggi molto diverse rispetto al passato se è vero che molti consumatori preferiscono attivare una linea mobile anche per soddisfare esigenze ed istanze che in passato venivano garantite dalla attivazione di una linea fissa.
Tutti gli elementi considerati portano a condividere l’analisi contenuta nello schema di delibera in relazione alla iniquità dell’attribuzione all’operatore incaricato del costo netto del servizio universale e alla sostituibilità tra servizi fissi e mobili, per gli anni 2008 e 2009.
Il secondo documento a cui si vuole far cenno è rappresentato dalle Linee guida sulla compliance antitrust, adottate il 25 settembre 2018 [2].
È indubbio che l’atto avrà una importante ricaduta sul sistema. In particolare, le Linee guida sono volte a fornire alle imprese un orientamento circa:
i) la definizione del contenuto del programma di compliance;
ii) la richiesta di valutazione del programma ai fini del riconoscimento dell’eventuale attenuante;
iii) i criteri che l’Autorità intende adottare nella valutazione ai fini del riconoscimento dell’attenuante.

Inoltre, come evidenziato dalla stessa Autorità, le Linee guida definiscono, in linea con le best practices internazionali, le componenti tipiche di un programma di compliance antitrust, tra cui il riconoscimento del valore della concorrenza come parte integrante della cultura aziendale, l’identificazione e valutazione del rischio antitrust specifico dell’impresa, la definizione di processi gestionali idonei a ridurre tale rischio, la previsione di un sistema di incentivi e lo svolgimento di attività di formazione e di auditing.
Infine, si ritiene doveroso dare menzione del fatto che l’Autorità Antitrust ha sottoscritto un protocollo di intesa con Banca d’Italia e Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) finalizzato alla gestione in comune di procedure di appalto congiunto per l’acquisizione di beni, servizi e lavori, secondo la disciplina di cui al d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
In virtù di tale accordo e in adesione alla vigente normativa sul public procurement che favorisce forme di aggregazione della committenza pubblica, la proficua collaborazione istituzionale, già sperimentata tra i tre Enti su tematiche e fronti comuni, viene ora estesa al processo di spesa.

[1] ll testo del provvedimento citato nel testo è stato pubblicato sul Bollettino settimanale n. 32 del 20 agosto 2018 ed è consultabile sul sito istituzionale dell’Autorità all’indirizzo http://www.agcm.it/dotcmsDOC/bollettini/32-18.pdf.

[2] È possibile consultare il testo del provvedimento all’indirizzo http://www.agcm.it/dotcmsdoc/linee-guida-compliance/linee_guida_compliance_antitrust.pdf.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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