L.r. 21 aprile 2020, n. 5 “Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” e l.r. 20 maggio 2020, n. 6 “Modificazioni alla legge regionale 21 aprile 2020, n. 5”
La l.r. 21 aprile 2020, n. 5 costituisce il secondo intervento regionale finalizzato – nel complesso – a fronteggiare e contenere gli effetti socio-economici negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Essa è stata approvata, come già evidenziato nei contributi precedenti, dal Consiglio regionale in regime di prorogatio, quale atto indifferibile e urgente ai sensi dell’art. 8, comma 4, l.r. 7 agosto 2007, n. 21.
Il testo legislativo, che prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro, nei suoi 22 articoli in parte integra alcuni interventi nazionali e in parte reca misure di matrice prettamente regionale.
Le principali misure economiche introdotte sono: il differimento dei termini del versamento di tributi regionali e locali (come le tasse automobilistiche e l’IMU); la costituzione di un fondo di rotazione regionale presso la società finanziaria Finaosta S.p.A. (interamente partecipata dalla Regione) per la concessione di finanziamenti di natura agevolata a favore di aziende e professionisti in condizioni di carenza di liquidità; la previsione di contributi per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti sottoscritti ai sensi della l.r. 25 marzo 2020, n. 4 (ossia la prima tranche di interventi regionali a seguito della pandemia); la concessione di indennizzi per la sospensione delle attività previste dal d.p.c.m. 11 marzo 2020 a integrazione delle disposizioni nazionali (400 euro al mese per marzo e aprile), in favore di titolari di contratti d’affitto ad uso non abitativo (fino a un massimo di 500 euro), nonché a beneficio di categorie prive di altre modalità di sostegno al reddito (400 euro al mese per marzo e aprile e 200 euro per studenti universitari residenti in Valle d’Aosta) e di lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali (200 euro una tantum); l'esenzione dal pagamento dell'addizionale regionale all’IRPEF per il periodo di imposta 2020 per i soggetti con reddito complessivo fino a 15 mila euro; un bonus, per i mesi di marzo e aprile 2020, di 100 euro per ogni figlio minorenne (se disabile senza limite di età) per le famiglie con reddito lordo complessivo fino a 30 mila euro nell'anno di imposta 2018; il trasferimento straordinario di 350 mila euro ai Comuni per l’acquisto di beni di prima necessità e per l'accesso alla rete Internet a favore di soggetti che si trovano in situazione di grave disagio economico e sociale; la destinazione all'emergenza sanitaria delle rinunce o delle riduzioni del trattamento indennitario dei Consiglieri e la riduzione del 50% dei contributi ai gruppi consiliari.
La l.r. n. 5 del 2020 stabilisce inoltre l’attivazione di una piattaforma online unica dedicata, accessibile dal sito istituzionale della Regione, e l'istituzione di una struttura regionale temporanea di secondo livello, istituita con deliberazione della Giunta regionale, per la gestione delle richieste e la concessione dei finanziamenti.
Va notato che il testo normativo introduce altre due disposizioni di rilievo, non strettamente connesse alle esigenze espresse dal titolo della stessa. La prima riguarda l’esame di Stato in Valle d’Aosta e le prove di accertamento della conoscenza della lingua francese. L’art. 17 stabilisce che l’Assessore competente in materia di istruzione adotti con proprio decreto le necessarie misure di adeguamento al decreto legge 8 aprile 2020, n. 22 (Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato), con la possibilità di derogare a quanto previsto dalla l.r. 17 dicembre 2018, n. 11 in materia di prove di francese. Sulla base della predetta norma, il decreto assessorile n. 6507/2020 ha previsto che le prove regionali di francese in aggiunta alle prove INVALSI (e quella particolare prevista per gli studenti iscritti all’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado) non avranno luogo, potendosi svolgere solo in via facoltativa nel mese di luglio; mentre la prova di francese aggiuntiva prevista per l’esame di Stato in Valle d’Aosta verrà svolta solo oralmente, come il resto dell’esame.
La seconda disposizione è l’art. 14, rubricato “Misure urgenti per lo svolgimento delle consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale nell'anno 2020”, il quale prevede che: “In considerazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dichiarato con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2020, in deroga a quanto previsto dall'articolo 8, comma 2, della legge regionale 7 agosto 2007, n. 21 (Disposizioni in materia di modalità di elezione del Presidente della Regione e degli Assessori, di presentazione e di approvazione della mozione di sfiducia e di scioglimento del Consiglio regionale), il termine entro il quale sono convocati i comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale, sciolto con decreto del Presidente della Regione n. 54 del 18 febbraio 2020, è di novanta giorni dalla cessazione dello stato di emergenza sanitaria”. Tale disposizione lascia più di un dubbio all’interprete, posto che l’articolo si propone di derogare a quanto previsto dalla legge statutaria in materia di indizione delle elezioni attraverso una procedura ordinaria, oltretutto realizzata da un Consiglio in prorogatio. Pareva forse soluzione più legittima una decisione del Presidente della Regione – cui è demandato in condizioni ordinarie di fissare la data dello svolgimento delle elezioni sia in caso di scioglimento anticipato del Consiglio sia a seguito della naturale scadenza della legislatura – preferibilmente a seguito di un’interlocuzione con il Consiglio regionale (che sarebbe potuta sfociare nell’approvazione di un atto di indirizzo).
La l.r. 20 maggio 2020, n. 6 è invece un intervento normativo rivelatosi necessario dopo una prima attuazione della l.r. n. 5 del 2020, che ha immediatamente palesato alcune problematiche applicative pratiche legate anche alla definizione della platea dei destinatari delle misure. Nello specifico, la l.r. n. 6 del 2020 descrive puntualmente i destinatari di due indennizzi previsti dalla precedente legge –quelli disposti in favore dei soggetti che hanno dovuto sospendere le proprie attività secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e di coloro che non fruiscono di altre forme di sostegno al reddito – includendo alcune categorie escluse dalla l.r. n. 5 del 2020.
D.d.l. 9 giugno 2020, n. 60 (approvato in data 3 luglio 2020 e non ancora pubblicato) “Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’anno 2020 e misure urgenti per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”
Si segnala inoltre l’approvazione del d.d.l. 9 giugno 2020, n. 60 (in attesa di promulgazione e pubblicazione sul BUR), che reca il “terzo pacchetto” di misure per il contrasto degli effetti socio-economici del COVID-19.
Lo stanziamento complessivo disposto dalla legge è di circa 161 milioni di euro, a copertura di un vasto ed eterogeneo insieme di misure.
In primo luogo, la legge regionale prevede l’assegnazione di un’indennità una tantum per il personale dell’azienda USL di qualsiasi profilo e tipologia contrattuale, oltre che in favore dei lavoratori che hanno prestato servizio nelle micro-comunità per anziani e nell’assistenza domiciliare nei mesi dell’emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda la finanza locale, l’intervento legislativo stanzia circa 33 milioni di euro in favore dei Comuni valdostani, prevedendo che una parte di essi sia obbligatoriamente da destinarsi all’adeguamento delle strutture pubbliche all’emergenza sanitaria e sociale (ivi inclusi gli interventi di edilizia scolastica).
Vanno inoltre evidenziati interventi finanziari in materia di: istruzione (per il potenziamento dell’organico, il supporto alla didattica e i dispositivi di protezione); agricoltura; rifinanziamento di precedenti misure (fondo di rotazione per mutui); lavori pubblici (per finanziare un programma straordinario di lavori pubblici); impianti funiviari di servizio di soccorso sulle piste di sci; cultura e sport, a sostegno di enti culturali e sportivi che hanno programmato manifestazioni di interesse nazionale; uso di spazi pubblici per somministrazione di alimenti e bevande (progetti “VdA dehors”).
La legge dispone altresì una serie di misure di sostegno alle attività economiche e al lavoro per complessivi 50 milioni di euro, attraverso: diverse tipologie di contributi a fondo perduto per le imprese valdostane; incentivi alle assunzioni di personale; la creazione di una nuova piattaforma per favorire un incontro tra domanda e offerta di lavoro; la semplificazione delle procedure per la realizzazione di opere e di interventi edilizi da parte delle strutture ricettive, di somministrazione, artigianali, industriali e commerciali per conformare le modalità di esercizio delle attività alle esigenze sanitarie.
In riferimento alla pubblica amministrazione, il provvedimento legislativo dispone: la semplificazione delle procedure in materia di contratti pubblici; l’incremento delle facoltà di assunzione a tempo determinato anche per gli enti locali; la semplificazione delle procedure concorsuali per il 2020.
Da ultimo, la legge regionale dispone l’accorpamento delle elezioni regionali e comunali in un’unica data, in una domenica tra il primo settembre e il 15 ottobre 2020, definendo anche le modalità di svolgimento, in caso di coincidenza con tale data, del referendum confermativo rinviato da marzo 2020. Nuovamente, dunque, il Consiglio disciplina con legge ordinaria la data di svolgimento delle elezioni, sollevando i medesimi interrogativi del precedente intervento normativo.