CONS. STATO, sez. II, 4 gennaio 2021, n. 94
La situazione complessiva che l'intervento "interforze" ha riscontrato nell'immobile rivela, per come documentato in atti di causa, connotazione idonea a configurare un grave pericolo per la sicurezza urbana e l'incolumità pubblica, nei termini della contingibilità ed urgenza richiesti dalla norma del T.U.E.L., come parzialmente modificata dall’intervento della Corte Costituzionale (sent. 115/2011).
Quanto alla vicenda in esame:
- la situazione di degrado e la conseguente inadeguatezza delle strutture al fine abitativo,
- la pure constatata promiscuità tra uso produttivo ed abitativo posta in essere mediante una pluralità sistematica di interventi edilizi abusivi,
- così come lo svolgimento dell'attività lavorativa senza l'osservanza delle norme sulla sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro
integrano la presenza di un coacervo di circostanze, necessariamente suscettibili di complessiva considerazione, ictu oculi idonee a determinare una ben più che precaria vivibilità delle unità immobiliari di che trattasi (in presenza delle riscontrate condizioni di degrado civile e sociale), ampliamente sufficienti a giustificare l'esercizio del potere ex art. 54 T.U.E.L., allo scopo di tutelare la sicurezza urbana, l'igiene e la salute pubblica e degli stessi abitanti dell'immobile.