XVIII leg., A.C., res. somm., seduta del 15 ottobre 2022, p. 1 ss.
La III Commissione, Affari esteri, della Camera ha approvato, il 15 febbraio 2022, un documento finale (Doc. XVIII, n. 37), ai sensi dell’art. 127, comma 2, r. C., sulla Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio del 16 settembre 2021 «La strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica» (JOIN(2021) 24 final). Il documento fa seguito all’approvazione, l’11 gennaio 2022, di un altro documento finale (Doc. XVIII, n. 36) su «Una nuova agenda UE-USA per il cambiamento globale» (JOIN(2020) 22 final) della Commissione europea e dell’Alto rappresentante in cui però la Commissione Affari esteri non aveva ritenuto di indirizzare puntuali indicazioni all’esecutivo.
Nel Doc. XVIII, n. 37, la III Commissione ha supportato le priorità identificate nella Comunicazione congiunta sull’area indo-pacifica: “prosperità sostenibile e inclusiva; la transizione verde; la governance degli oceani; la governance e i partenariati digitali; la connettività; la sicurezza e la difesa e la sicurezza umana”. Tuttavia, ha invitato il Governo ad agire in sede europea per il conseguimento di una serie di obiettivi e per il rafforzamento della posizione italiana nell’area.
Così la Commissione Affari esteri ha richiesto che il Governo si adoperi affinchè la strategia europea assicuri la coerenza delle azioni condotta a livello sovranazionale e da ciascun Paesi membro e la sinergia con i principali partner dell’Unione, in particolare con gli Stati Uniti, includendo un sistema di consultazione reciproca in merito; che si promuova la conclusione di accordi commerciali con Australia, Indonesia e Nuova Zelanda, che si riprendano i negoziati con l’India, che si avviino negoziati per accordi di partenariato e cooperazione con Malesia, Tailandia e con le Maldive e che si finalizzi l’ Accordo di partenariato dell'UE con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP); che si funzionalizzino l’assistenza e il supporto finanziario a tali Paesi alla tutela effettiva dei diritti umani; con riferimento all’Accordo globale Unione europea-Cina sugli investimenti, che si vigili affinchè la Cina dia seguito al più presto alle varie Convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro già ratificate e che si impegni alla ratifica di quelle sul lavoro forzato nonché nella protezione dei diritti delle minoranze.