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“Prova a prendermi”. Ecosistema digitale e consapevolezza degli utenti: uno spazio per la regolazione nazionale?

di Chiara Bergonzini

 

SOMMARIO:  1. Introduzione. – 2. L’ecosistema digitale e i Big Data (cenni). – 3. Tre domande per il diritto costituzionale: un fenomeno regolabile?. – 4. Quale livello di normazione?. – 4.1. La proposta di regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale: i settori di intervento. – 5. Quale ruolo per il legislatore nazionale? Dati come prezzi dei servizi digitali …. – 5.1. (segue) …e persone come generatori di Big Data: un problema di consapevolezza degli utenti.

 

In the Digital Era, there is already space for national laws about technology? The essay starts with three questions about the actual potential of regulation, its scope and authority. The second part focuses on the role of human persons – not only as digital consumers but also as "walking data generators" – which implies considerable legal consequences, from Data Protection to Antitrust. In conclusion, the essay suggests public education as a specific perspective and field in which national regulation could be effective.

 

Tra «disporre» e «provvedere». I dpcm pandemici al test di normatività

di Luca Castelli

 

SOMMARIO: 1. Oggetto e obiettivi dell’indagine. – 2. Profili problematici degli indici di riconoscimento dell’atto normativo. – 3. Gli assestamenti nella giurisprudenza costituzionale. – 4. La giurisprudenza amministrativa sulla distinzione tra regolamento e atto amministrativo generale. – 5. Le ordinanze amministrative di necessità e urgenza. – 6. I dpcm pandemici tra principio di legalità e riserva di legge. – 7. L’atto necessitato nella riflessione scientifica di Massimo Severo Giannini. – 8. Sulla normatività dei dpcm pandemici. – 9. Sulla loro (maggiore) assimilabilità alle ordinanze di necessità o agli atti necessitati.

 

The essay aims at focusing the vexed question of the legal nature of the decrees issued by the President of the Council of Ministers to tame the spread of the pandemic. It goes through the traditional criteria of identification of the sources of the law and retraces the notion of necessity and urgency ordinance, as well as of necessity act according to the theory of Massimo Severo Giannini. The very final endpoint of the paper is to apply such criteria on the pandemic decrees in order to assess, on the one hand, whether they can be recognized as normative acts; on the other hand, whether they can be better included in the necessity ordinances rather than in the necessity acts.

 

 

La partecipazione nell’era digitale

di Giovanni Di Cosimo

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Voto digitale. – 3. Sottoscrizione. – 4. Consultazione. – 5. Regole.

 

Digital technology makes citizens’ participation faster and cheaper. However, controversial aspects should also be highlighted, such as the digital divide which increases social inequality. The essay reviews three forms of democratic participation: electronic voting, the online collection of signatures for national referenda, digital platforms for citizen participation. The aim is to identify the rules that the lawmaker should adopt to tackle the most controversial aspects of digital technology applied to citizens’ participation.

Il popolo: soggetto politico inesistente? (Dialogando con Gladio Gemma su una questione di cruciale rilievo teorico)

di Antonio Ruggeri

 

SOMMARIO: 1. La tesi che nega l’idea costituzionale di popolo quale soggetto politico ma, stranamente, ammette quella di democrazia, svilita tuttavia alla condizione di mero valore-mezzo e non pure di valore-fine. – 2. La confutazione della esistenza del popolo, a motivo della (supposta) mancanza di una volontà collettiva ad esso imputabile, e la sua critica. – 3. Il crescente rilievo, in società connotate da flussi viepiù imponenti di immigrati, del rapporto tra persona e territorio e il bisogno di avere riguardo al criterio della stabile residenza nel territorio stesso per il riconoscimento di alcuni diritti costituzionali (e, segnatamente, di quelli politici). – 4. Lo sdoppiamento dell’idea di popolo, al piano nazionale ed a quello eurounitario, e la sovranità condivisa tra Stato e Unione, specificamente apprezzabile in prospettiva assiologicamente orientata. – 5. Il significato dei riferimenti al popolo negli enunciati della Carta, tutti rimandando allo stesso quale entità collettiva, e non già quale mera sommatoria di cittadini, e la conferma del rilievo costituzionale della figura in parola nello stato di eccezione, quale testimoniato dalla vicenda della guerra in Ucraina e, in genere, dalle esperienze di resistenza collettiva alla eversione costituzionale.

 

The paper subjects to critical analysis the thesis according to which the people as a political subject does not exist, especially for the (supposed) lack of a collective will that can be attributed to it, noting that the constitutional references to it all refer to the people as a collective entity. It then dwells on the splitting of the figure at the national and European Union levels and finally highlights the role it plays in the state of exception.

L’approccio “nudge” nel diritto internazionale: una nuova frontiera del soft law

di Deborah Russo

 

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Sull’ambiguità del concetto di “nudge”. – 3. La nozione di “nudge” nel diritto internazionale. – 4. Il rapporto tra “nudge” e soft law nel diritto internazionale. – 5. Considerazioni conclusive.

 

This article critically assesses the recourse to “nudge” in international law. First, the paper introduces the general concept of “nudge”, which entails a behavioral approach to law-making, which has raised controversy about its impact on the liberal State and the protection of fundamental rights. Then, it illustrates the prospects of its application to international law as a means to improve the acceptance of international obligations. To this aim, it discusses cases of application of “nudge” in the realm of international law (the resort to opting out mechanisms, non-binding goals and rankings) and highlights the related risks and criticalities. Finally, it questions the general “softness” of nudging in the context of international law and emphasizes that its impact differs according to how it is regulated and to the economic and political conditions of States, concluding that, in certain cases, it risks to encroach on the principles of equality and respect of national identity of States.

Criticità e prospettive di riforma della disciplina del voto degli italiani all’estero

di Giovanni Tarli Barbieri

 

SOMMARIO: 1. Il voto degli italiani all’estero: una riforma “travagliata” con un’attuazione altrettanto “travagliata”. – 2. La disciplina del voto degli italiani all’estero nella prospettiva delle fonti normative: alcuni dubbi sul regolamento di attuazione. – 3. La controversa disciplina delle limitazioni all’elettorato passivo. – 4. La disciplina delle campagne elettorali e delle spese elettorali. – 5. Il voto per corrispondenza: oggettive criticità e possibili “vie di fuga”: il voto elettronico come alternativa? – 6. Le limitazioni al voto per corrispondenza. – 7. Il sistema di elezione dei deputati e dei senatori nella circoscrizione estero. – 8. La disciplina del voto di preferenza e l’assenza di previsioni in materia di equilibrio di genere. – 9. Altre riforme possibili, anche alla luce del d.l. 41/2022.

 

The article analyses the current legal framework on the voting of Italians abroad and discusses possible options for its reform

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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