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Forme e contenuti delle leggi costituzionali. A proposito di un problema di coordinamento tra la riforma Renzi-Boschi e gli Statuti Speciali

di Anna Alberti

SOMMARIO: 1. Premessa e tesi di fondo. – 2. Le previsioni della riforma costituzionale Renzi-Boschi. - 3. (Segue): … e le previsioni degli Statuti speciali. – 4. Le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi costituzionali. Una lezione di Vezio Crisafulli. – 5. L’abrogazione tacita o implicita degli Statuti speciali. – 6. Le tre tesi sulla natura degli Statuti speciali. – 7. Conclusioni. Il “tipo” Statuto speciale.

 

The essay investigates the relationship between different types of constitutional sources: those named "leggi costituzionali e di revisione costituzionale" and those named "statuti delle regioni speciali". The occasion of this research is given by the comparison of two particular provisions: the "new" rule (prescribed by the constitutional reform) about the connection between the offices of "consigliere regionale" and "senatore", and the rule of incompatibility between the two offices, which is established by those particular sources of constitutional law named "statuti speciali".

Ancora su premio di maggioranza, liste bloccate e candidature plurime. Note alle nuove ordinanze di rinvio dell’Italicum

di Marco Armanno

SOMMARIO: 1. Le nuove ordinanze di rinvio e l’intreccio tra riforma costituzionale e sistema elettorale. - 2. Il contenuto delle ordinanze. - 3. Il premio di maggioranza e il ballottaggio di lista. I rischi e i limiti di un approccio empirico. - 4. Liste parzialmente bloccate e candidature plurime. Un paradosso virtuoso? - 5. La rappresentanza territoriale e lo slittamento dei seggi. Una questione di dubbia ammissibilità. - 6. Nomina sunt consequentia rerum? La problematica qualificazione dell’Italicum come legge elettorale proporzionale.

 

The article analyses the content of three referring orders (from Court of Messina, Torino and Perugia) challenging the new electoral statute approved by Italian Parlia-ment (l. n. 52/2015). The analysis is carried out against the background of the most re-cent case law of the Italian Constitutional Court. In the judgment n. 1/2014, indeed, the Court tried to shed a light on the notions of “freedom” and “personality” of the voting right in a really innovative way. The Author specially focuses on controversial profiles stemming from the new orders, paying special attention to the “majority bonus” and to the run-off second ballot, as well as to the system of “partially blocked lists”.

La legge “rinforzata” n. 243 del 2012 (e le sue prime modifiche) nel sistema delle fonti

di Luca Bartolucci

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La legge “rinforzata” di attuazione dell’art. 81 Cost. – 2.1. La “natura” della legge… – 2.2. …e il suo (frettoloso) procedimento di approvazione. – 3. Le modifiche alla legge n. 243/2012 operate nel 2016. – 4. Le modifiche alla legge n. 196 del 2009. – 5. Considerazioni conclusive.

La rappresentazione del Parlamento

di Laura Buffoni

SOMMARIO: 1. La visibilità del Parlamento. - 2. La pubblicità e il principio democratico. - 3. La pubblicità e il principio rappresentativo. - 4. La rappresentanza/rappresentazione e l’immagine. - 5. L’aporia della rappresentanza democratica. - 6. L’iper-rappresentazione e l’idolo. - 7. Il Parlamento e le arti: l’etero-rappresentazione.

Le funzioni consiliari non legislative in Campania

di Francesco Raffaello De Martino

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Le attribuzioni consiliari non legislative dirette a mitigare l’automatismo previsto dall’articolo 126, III comma, della Costituzione. - 3. Le funzioni non legislative consiliari nei rapporti tra Consiglio e Presidente. - 4. Le attività non legislative del Consiglio regionale campano. La funzione di indirizzo: la mozione, la risoluzione e l’ordine del giorno. - 5. Il gradimento consiliare sulle nomine. La mozione di sfiducia, di non gradimento, di censura. - 6. La funzione di controllo delle Commissioni permanenti. - 7. La Commissione di inchiesta. - 8. I regolamenti. - 9. Considerazioni finali.

Complessità e lacune nel sistema delle fonti statali

di Ugo De Siervo

The constitutional reform, which has been approved by the Italian Parliament and now is under popular referendum, could change radically the process necessary to adopt state legislation and the face of Italian regionalism. The most im-portant consequence of a “yes” vote would be the radical change of the Senate and an extension of the influence of the executive in the legislative decision-making. However, the poor quality of the constitutional amendments has produced confusion and uncertainty in the understanding of legislative procedures and in the rela-tionships among regions and state.
In light of the new changes, the article analyses the legal outcome of the reform showing the shortcomings and limitation of the constitutional bill under popular scrutiny. The author makes a warning that the “yes” vote on the constitutional bill could rise, on one side, the number of clashes between the two chambers and, on the other side, the conflicts among state and regions.

Valutazione e sperimentazione nel governo partecipato dei territori. Dal livello locale qualche appunto per procedere…

di Nicola Pettinari

SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Il nesso Partecipazione-Valutazione-Sperimentazione: in generale... - 3. ... e per le politiche locali in particolare. - 4. Le garanzie: il contributo di monitoraggio e clausole valutative nella "messa a sistema" del circolo Partecipazione-Valutazione-Sperimentazione. - 5. Monitoraggio, sperimentazione e clausole valutative nei Regolamenti comunali. Soggetti, tempi e procedure tra vecchi e nuovi paradigmi. - 6. Sulla via di un ripensamento della valutazione nella partecipa-zione? Qualche appunto per procedere...

Le ultime battute della seconda stagione statutaria: prime note sul nuovo Statuto della Regione Basilicata

di Monica Rosini

SOMMARIO: 1. Premessa breve. - 2. L’accidentato iter di approvazione dello Statuto lucano. - 3. Le norme programmatiche: una scelta all’insegna della sobrietà. - 4. Le scelte in tema di forma di governo: tra conferma dell’elezione diretta del Presidente della Giunta e rafforzamento dei poteri di indirizzo del Consiglio. - 5. Il sistema delle fonti regionali. - 6. La partecipazione e gli istituti di democrazia diretta. - 7. I dubbi di legittimità costituzionale sollevati dal Governo e il dietrofront del Consiglio re-gionale. - 8. Alcune considerazioni conclusive sulla seconda stagione statutaria.

La pubblicità dei lavori delle commissioni parlamentari

di Massimo Rubechi

SOMMARIO: 1. Le ragioni di un interrogativo. - 2. La pubblicità dei lavori nella Costituzione e nei regolamenti parlamentari: caratteristiche e strumenti. - 3. Una rassegna delle proposte di modifica. - 4. Conflitto vs consenso: le possibili ipotesi di bilanciamento.

La fisonomia costituzionale del Senato alla luce della ridotta discrezionalità del legislatore elettorale nella proposta di riforma

di Lorenzo Spadacini

SOMMARIO: 1. L’incerta fisionomia costituzionale del nuovo Senato, il rinvio alla legge bicamerale per la sua elezione e i tre parametri costituzionali contenuti nel nuovo art. 57 Cost. – 2. L’elezione dei senatori: il ruolo degli elettori e quello dei consiglieri. – 3. La formula proporzionale per l’elezione dell’intera “delegazione territoriale” ivi incluso il senatore-sindaco. – 4. Il sesto comma del nuovo art. 57 Cost. e la necessità di ponderare diversamente il voto dei singoli consiglieri. – 5. La sostituzione dei senatori-sindaci cessati dalla carica e il problema dell’inevitabile esaurimento dei candidati sindaci eleggibili a senatori. – 6. La ridotta discrezionalità del legislatore elettorale e la natura prevalentemen-te politica della rappresentanza che esprimerà il nuovo Senato.

La democrazia partecipativa alla prova dei territori: tendenze e prospettive dei regolamenti comunali

di Alessandra Valastro

SOMMARIO: 1. Premessa. Partecipazione e governo locale: un tema antico che ritorna. - 2. L’impatto delle “nuove” crisi sulla claudicante attuazione del modello costituzionale di democrazia partecipativa: il ritorno al territorialismo cooperativo. - 3. Quale partecipazione: democrazia partecipativa come modello complementare alla democrazia rappresentativa, alla democrazia diretta e alla sussidiarietà orizzontale. - 4. Quali regole per strutturare la partecipazione in metodo: una competenza “diffusa” sui livelli essenziali degli istituti partecipativi. - 5. Nuove chances per la democrazia partecipativa a livello locale. - 6. Evoluzioni e linee di tendenza dei regolamenti comunali: il senso di un bilancio. - 7. I numeri e la distribuzione spazio-temporale. - 8. I contenuti e le principali scelte normative. - 8.1. I punti di forza. - 8.2. Le criticità. - 9. Conclusioni: regole in cerca di effettività.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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