Nel periodo giugno-ottobre 2010, l’unico provvedimento della Banca d’Italia rilevante sul terreno dell’attività normativa è costituito dall’adozione della circolare n. 277 del 20 luglio 2010, recante «Linee guida per l’analisi di impatto della regolamentazione»: circolare che, nel sito istituzionale della Banca d’Italia, risulta inserita fra i «provvedimenti del Governatore» aventi ad oggetto «disposizioni di vigilanza» sulle banche.
Si tratta, evidentemente, dell’attuazione dell’art. 3 del «Regolamento recante la disciplina dell’adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, ai sensi dell’articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262», adottato dalla Banca d’Italia in data 24 marzo 2010, e segnalato nel precedente numero di questa rivista.
In tale articolo, infatti, si prevedeva l’utilizzazione dell’AIR per la predisposizione di tutti gli atti normativi della Banca d’Italia, nonché delle proposte di deliberazione del CICR di natura normativa o di contenuto generale formulate dalla stessa Banca d’Italia, indicandosi altresì per sommi capi, nei primi due commi, le caratteristiche metodologiche dell’analisi d’impatto in questione. Nel quarto ed ultimo comma, poi, si disponeva la pubblicizzazione da parte della Banca d’Italia dei «criteri generali» delle analisi di impatto da condurre ai sensi dell’articolo medesimo. E ciò, appunto, è quanto la Banca d’Italia ha fatto adottando e pubblicando la circolare qui segnalata