Il 28 ottobre 2015, su iniziativa del deputato Melilla, è stata presentata presso la Camera dei deputati una proposta di modificazione del regolamento volta ad aggiornare la disciplina dell’esame dei progetti di legge di iniziativa popolare (art. 71, secondo comma Cost.), attraverso l’introduzione del nuovo articolo 100-bis r.C. (Doc. II, n. 14, XVII leg.) Obiettivo della proposta, di cui non è stato avviato l’esame da parte della Giunta per il regolamento, è quello di assicurare tempi certi per l’esame in sede referente tanto dei progetti di legge di iniziativa popolare quanto di quelli di iniziativa dei Consigli regionali.
L’art. 100-bis fissa in un mese dall’assegnazione alla Commissione competente per materia il termine per l’avvio dell’esame dei progetti di legge di iniziativa popolare e di quelli presentati dai Consigli regionali (comma 1), se del caso, previa intesa tra il Presidente della Camera e quello del Senato. Inoltre, a garanzia dei promotori di tali progetti di legge, si dispone che essi siano sempre auditi dinanzi alla Commissione competente e che di tale audizione sia prevista la trasmissione sul sito internet della Camera (comma 1).
A ciò si aggiunga che il nuovo art. 100-bis, comma 2, fissa anche un termine di due mesi – sempre che non sia stata dichiarata l’urgenza del provvedimento ai sensi dell’art. 69 r.C. o, al contrario, che la Commissione competente non abbia richiesto una proroga comunque non superiore a due mesi – per la conclusione dell’esame in sede referente, con conseguente iscrizione “di diritto” da parte del Presidente della Camera del progetto di legge nel successivo calendario dell’Assemblea qualora la Commissione non ne abbia terminato l’esame. Lo stesso effetto si prevede quando, decorsi tre mesi dall’assegnazione, la Commissione non abbia proprio iniziato l’esame.
La proposta di modificazione del regolamento in esame, intervenendo solo sulla fase referente, si presenta in qualche misura come complementare a quanto disposto dall’art. 11 del disegno di legge di revisione della Parte Seconda della Costituzione, attualmente all’esame della Camera (C. 2613-D), laddove si prevede che “la discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge di iniziativa popolare sono garantite nelle forme, nei tempi e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari”.