A.S., Doc. XVIII, n. 200, 3 maggio 2017
Motivi della segnalazione
La 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, nell’esaminare la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che adatta all’articolo 290 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea una serie di atti giuridici nel settore della giustizia che prevedono il ricorso alla procedura di regolamentazione con controllo (COM (2016) 798 def.) e la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che adatta agli articoli 290 e 291 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea una serie di atti giuridici che prevedono il ricorso alla procedura di regolamentazione (COM (2016) 799), ha espresso forti criticità (sia pure nell’ambito di un parere non ostativo) specie per ciò che riguarda rispetto del principio di proporzionalità.
Le due proposte hanno come obiettivo quello di aggiornare una serie di atti legislativi vari che prevedono la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 5-bis della decisione 1999/468/CE, come modificata dalla decisione 2006/512/CE. Tale procedura è destinata a permettere l’adozione, da parte della Commissione europea, di misure di portata generale intese a modificare elementi non essenziali di un atto legislativo e ricade oggi nell’ambito dell’art. 290 TFUE, come risultante dalle modifiche introdotte ad opera del Trattato di Lisbona. Alla luce di quest’ultimo articolo, tra l’altro, gli atti legislativi delimitano esplicitamente la durata della delega di potere e gli elementi essenziali di un settore sono riservati all’atto legislativo e non possono pertanto essere oggetto di delega di potere.
Ebbene, con riguardo alle due proposte, la 14a Commissione sottolinea l’indeterminatezza temporale delle deleghe ivi previste nonché una serie di problematicità relative alla portata di alcune di tali deleghe, in quanto esse sembrano incidere su elementi essenziali degli atti legislativi di base.