TAR CAMPANIA, Napoli, 24 novembre 2017, n. 5540

Il Tar osserva che l'esecuzione di lavori quattro anni addietro non vale ad escludere di per sé l'attualità di un pericolo incombente per la pubblica incolumità, peraltro dimostratosi sussistente in re ipsa nel tragico episodio posto a fondamento dell’ordinanza (in data 5 luglio 2014, aveva trovato la morte il giovane Sa. Gi., colpito da elementi decorativi distaccatisi dalla facciata della (omissis) prospiciente via (omissis) e caduti sul relativo marciapiede). L'esistenza dello stato di pericolo è peraltro percepibile dalla semplice lettura del verbale del sopralluogo effettuato il 5.7.2014, ove "[...] si sono rilevati dissesti diffusi e generalizzati, con distacco e crollo, ai fregi ornamentali e architettonici nonché agli stucchi decorativi e ai cornicioni di coronamento lungo l'intera facciata del complesso edile prospiciente via (omissis)."

Analoghi i contenuti della coeva comunicazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ove si osserva che si rende necessario et urgente, tra l'altro, transennare l'area interessata dal dissesto con strutture idonee e ripristinare con urgenza le condizioni iniziali di stabilità della facciata.
Va poi rilevato che dalla documentazione depositata in giudizio si evince che l'intervento realizzato nel 2009-2010 non ha concretamente interessato i fregi ornamentali posti sul frontone che sovrasta l'ingresso della Galleria (omissis) da via (omissis).