Fra le novità intervenute in Provincia Autonoma di Trento si segnala:
DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA CONSULTA PER LA RIFORMA DELLO STATUTO DI AUTONOMIA
Il 26 marzo 2018 la Consulta, istituita dal Consiglio provinciale di Trento con l’obiettivo di elaborare proposte di sviluppo e di aggiornamento dello Statuto, ha approvato all’unanimità il documento conclusivo recante “Proposte di riforma per lo Statuto di autonomia”, che è stato consegnato ai presidenti del Consiglio provinciale e della Provincia autonoma di Trento il 4 maggio 2018.
Il procedimento si è svolto in parallelo a quello condotto, nella comunità altoatesina, dalla Convenzione prevista dalla legge della Provincia autonoma di Bolzano, 23 aprile 2015, n. 3.
Il documento è il risultato conclusivo dell’iter previsto dalla legge della Provincia di Trento, 2 febbraio 2016, n. 1, ai sensi della quale un documento preliminare, approvato dalla Consulta, avrebbe dovuto essere sottoposto a una fase di partecipazione aperta ai cittadini, agli enti pubblici, alle associazioni e alle organizzazioni attive nei settori economici, sociali, culturali e ambientali con sede in provincia. Gli esiti della fase di partecipazione sono stati presi in considerazione dalla Consulta che ha confrontato le indicazioni ricevute con quelle del documento preliminare.
Il documento conclusivo si compone ora di dieci ambiti tematici: I. Perché un’autonomia speciale?; II. Autonomia e collaborazione; III. Convivere nella diversità; IV. Autonomia locale e sussidiarietà; V. Cittadinanza responsabile e buona amministrazione; VI. Organizzazione istituzionale; VII. Competenze autonome; VIII. Risorse finanziarie e responsabilità; IX. Autonomia e integrazione; X. L’evoluzione della specialità.
Le proposte possono essere così sintetizzate:
I. La Consulta ritiene che le ragioni dell’autonomia possano essere sintetizzate in un preambolo che preceda la parte strettamente normativa.
II. Si propone di attribuire al livello regionale limitate competenze legislative (fra le quali una competenza legislativa di coordinamento) e amministrative proprie, configurando un modello di Regione leggera. Si prevede inoltre una nuova composizione degli organi regionali e nuove modalità di formazione delle deliberazioni del Consiglio regionale.
III. In tema di minoranze linguistiche, le proposte formulate mirano a valorizzare le diversità linguistiche e culturali e promuoverne lo sviluppo in modo che i gruppi linguistici possano contribuire alla società, alla cultura e all’economia trentina con autonomia e responsabilità.
IV. Si propone di integrare lo Statuto con enunciazioni generali sull’autonomia comunale e sul ruolo dei Comuni nella vita delle Province e della Regione, in quanto enti volti a definire ed esprimere gli interessi della propria comunità nell’amministrazione e nel dibattito politico e istituzionale.
V. Le previsioni contenute nello Statuto vigente vanno rafforzate introducendo, a livello provinciale e regionale, il diritto di petizione e l’iniziativa legislativa comunale e disciplinando più accuratamente, a livello di principi, gli istituti già previsti.
VI. La proposta è quella di mantenere l’attuale competenza delle due Province autonome per la propria forma di governo da disciplinare in una “legge statutaria”, integrando quest’ultima di ulteriori contenuti così che possa rappresentare una disciplina unica e organica.
VII. La revisione dello Statuto deve aggiornare e riallineare le competenze attribuite alla Regione e alle Province autonome, incluse quelle risultanti dalla riforma del Titolo V, Parte seconda, della Costituzione in relazione alla clausola di maggior favore (art. 10 legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3). Ugualmente, potranno essere inserite nello Statuto le indicazioni fondamentali relative a competenze oggi fondate sulle norme di attuazione o su delega da parte dello Stato. Potrà infine essere stabilita la competenza provinciale nelle materie sulle quali non vi è oggi una generale competenza autonoma, come la tutela dell’ambiente e altre materie.
VIII. Si propone di mantenere gli articoli dello Statuto concernenti la base finanziaria dell’autonomia nella loro formulazione attuale, senza procedere a una loro complessiva riscrittura, introducendo alcune modifiche specifiche.
IX. Implementare le forme di partecipazione regionale e provinciale agli istituti e organismi di collaborazione interregionale e con lo Stato e all’integrazione europea.
X. L’ambito tematico X corrisponde al titolo XII del vigente Statuto regionale e include le disposizioni relative alla revisione, interpretazione, attuazione o integrazione dello Statuto. Le proposte della Consulta sono volte a subordinare gli interventi diretti o indiretti sul testo statutario a procedure di intesa fra Stato, Regione e Province autonome; procedure tali da salvaguardare l’autonomia, ulteriormente tutelata dal divieto d’interpretare restrittivamente le disposizioni dello Statuto che la riconoscono.
I suggerimenti individuati dovranno trovare una convergenza con quelli elaborati in Provincia di Bolzano e saranno rivolti ai maggiori organi politici delle due Province autonome, ai quali è affidata ogni ulteriore decisione.