CONS. STATO, sez. VI, 29 aprile 2019, n. 2695
È jus receptum il principio (cfr., per tutti, Cons. St., VI, 3 agosto 2017 n. 3891) secondo il quale non sono legittimi gli atti o le misure comunali che limitino la localizzazione degli impianti di TLC in via generale, in assenza di una plausibile ragione giustificativa, neppure per tutelare la popolazione dalle immissioni elettromagnetiche, dal momento che a tale funzione provvede lo Stato attraverso la fissazione di determinati parametri inderogabili, il rispetto dei quali è verificato dai competenti organi tecnici, mentre il regolamento comunale può disciplinare il corretto insediamento degli impianti nel territorio, senza, tuttavia, porre limiti generalizzati se essi sono incompatibili con l'interesse pubblico alla copertura di rete nel territorio nazionale.
Nel caso in esame, in assenza di seri e puntuali parametri tecnici o di tutela paesaggistica, il limite minimo d'altezza generalizzato, che prescinda da effettive ragioni o da esigenze di contesto, è ictu oculi arbitrario, non trova copertura costituzionale e mira solo ad impedire la localizzazione di tali impianti in tutto il territorio comunale.