XVII leg., A.C. res. sten. n. 192, seduta del 19 giugno 2019
XVII leg., A.S., res. sten. 123ª, seduta del 19 giugno 2019
Motivi della segnalazione
Camera e Senato hanno approvato, rispettivamente, le risoluzioni Molinari-D’Uva 6-00076 e Patuanelli-Romeo 6-00065 sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno 2019.
Trattandosi del primo Consiglio successivo al voto europeo dello scorso maggio, particolarmente significativo è il fatto che Camera e Senato abbiano impegnato il Governo, in vista del nuovo ciclo istituzionale e del conseguente avvicendamento alle cariche istituzionali di vertice dell’UE, a lavorare alla costruzione del più largo consenso possibile fra i partner europei, a sostegno delle candidature che saranno avanzate dall’Italia, assicurando che la presenza italiana ai vertici istituzionali dell’Unione sia adeguata al peso politico del nostro Paese; e ad avviare le necessarie interlocuzioni con gli Stati membri al fine di ambire ad un portafoglio di prioritario interesse strategico per il Paese, in un ambito in cui l’Unione europea ha competenze esclusive.
Rilevanti anche gli impegni che le Camere hanno richiesto al Governo in vista della definizione del nuovo quadro finanziario pluriennale: da un lato, negoziare una ridefinizione degli stanziamenti destinati alla politica di coesione e alla Politica agricola comune, tali da scongiurare tagli al finanziamento delle politiche tradizionali, e garantire un’assegnazione equa delle risorse ai diversi Stati membri, in una prospettiva di sostegno e di sviluppo dell’agricoltura italiana; dall’altro, adottare iniziative per potenziare, estendere e rendere più efficace ed efficiente la gestione dei fondi europei che sostengono le politiche di welfare degli Stati membri.
Inevitabile, infine, un riferimento a quelle che le Camere chiamano le «recenti decisioni della Commissione europea sulla situazione macroeconomica nazionale» italiana, cioè l’annuncio di una probabile procedura di infrazione per debito eccessivo. Le Camere hanno a tal proposito impegnato il Governo a favorire uno spirito di piena collaborazione e dialogo con le istituzioni europee, assicurando che venga preservata la sostenibilità delle finanze pubbliche in un quadro di non aumento e di progressiva riduzione della pressione fiscale, nel segno della sostenibilità sociale e senza attuare manovre recessive, al fine di scongiurare l’effettivo avvio della procedura stessa.