XVIII legislatura, A.S. Doc. XVIII n. 14, 11 aprile 2019
Motivi della segnalazione
La Commissione Finanze e Tesoro del Senato è stata chiamata ad esaminare la proposta Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai gestori di crediti, agli acquirenti di crediti e al recupero delle garanzie reali COM (2018) 135 def.
La proposta di direttiva si propone di «incoraggiare lo sviluppo di mercati secondari dei crediti deteriorati nell’Unione eliminando gli ostacoli al trasferimento dei crediti deteriorati da parte di enti creditizi a enti non creditizi, garantendo al tempo stesso la tutela dei diritti dei consumatori». Una siffatta proposta, ha sottolineato la Commissione Finanze e Tesoro, presenta in re ipsa il rischio di condurre ad un cosiddetto “mercato del compratore”, distorcendo al ribasso i prezzi, in contraddizione con il principale obiettivo esplicito della proposta di direttiva, quello di favorire un aumento dei prezzi di collocamento delle esposizioni deteriorate. Da qui, il sostegno da parte della Commissione Finanze e Tesoro, alla proposta, ventilata da più parti, di affidare ad un ente pubblico (nazionale o europeo) l’acquisto e la gestione dei crediti deteriorati; nonché, più in generale, la richiesta al Governo da parte della stessa Commissione di approfondire le valutazioni circa le possibili conseguenze di una simile proposta.
In particolare, la Commissione Finanze e Tesoro ha richiesto al Governo, da un lato (per quanto attiene alla fase ascendente attualmente in corso), di valutare «la necessità di richiedere in sede europea un’adeguata valutazione dell’impatto di questo apparato normativo sui debitori, con particolare riguardo alle dinamiche del mercato immobiliare»; dall’altro (in prospettiva dell’attuazione della direttiva, dunque nell’eventuale fase discendente), di attivare l’art. 38, comma 1, della l. n. 234 del 2012 e di presentare quindi un apposito disegno di legge di recepimento, data la particolare importanza politica, economica e sociale della materia da essa affrontata.