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Dei presupposti per l’esercizio del potere di ordinanza da parte del sindaco (1/2021)

CONS. STATO, sez. V, 19 gennaio 2021, n. 572

In termini generali, un'ordinanza contingibile e urgente viene adottata nelle situazioni di emergenza, in cui si deve fronteggiare un pericolo imminente, come appunto quello derivante dal crollo di un edificio per cedimenti del terreno; ciò però non significa che si possa procedere senza un'adeguata istruttoria: in tal senso, la giurisprudenza costante, per tutte C.d.S., sez. V, 29 maggio 2019, n. 3580 e 25 maggio 2012, n. 3077. È poi evidente, in termini logici prima che giuridici, che l'istruttoria adeguata deve dare atto dell'accaduto, indicare gli interventi da adottare senza indugio, ma anche individuare i soggetti a carico dei quali essi devono essere imposti, se pure in limiti di tempo compatibili con la situazione.

Nel caso di specie, i principi sopra delineati non sono stati rispettati. È sufficiente considerare lo svolgimento, in sé pacifico, dei fatti per evidenziare, in primo luogo, che era del tutto nota la situazione di partenza, in cui un'impresa stava svolgendo imponenti lavori di scavo nel sottosuolo del palazzo crollato. In tali condizioni, che vi sia un nesso di causa fra gli scavi in corso ed il crollo è la supposizione immediata, anche secondo il senso comune. Va poi aggiunto che il Comune, quale appaltatore delle opere e quale soggetto pubblico che, come è del tutto notorio, dispone di un proprio servizio tecnico, era nelle condizioni di conoscere in brevissimo tempo l'esatta situazione degli scavi e di verificare quindi l'ipotesi di cui sopra. Ciò secondo logica è poi accaduto nei giorni immediatamente successivi, come risulta dalle ordinanze 13 marzo 2013 n. 332 e 22 marzo 2013 n. 413 di cui si è detto, le quali intimano di intervenire alla ditta esecutrice dei lavori, ovvero al soggetto che è risultato essere il reale responsabile del crollo.
In questi termini, entrambi i motivi di appello vanno respinti, perché una corretta istruttoria, quale quella che ha portato solo sei giorni dopo ad emanare l'ordinanza 13 marzo 2013, avrebbe, con assoluta probabilità, consentito in tempi compatibili con l'emergenza di escludere da subito la responsabilità dei ricorrenti appellati.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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