Novità della Regione Valle d’Aosta (novembre 2021-febbraio 2022) (1/2022)

Legge regionale 9 novembre 2021, n. 31 – Modificazioni alla legge regionale 25 gennaio 2000, n. 5 (Norme per la razionalizzazione dell'organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale e per il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali prodotte ed erogate nella regione), e ulteriori disposizioni attinenti ai settori sanitario e sociale La legge introduce nuove disposizioni in materia di requisiti e criteri per la nomina del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore sanitario dell’Azienda USL della Valle d’Aosta al fine di adeguare la disciplina regionale a quanto disposto dal decreto legislativo n. 171 del 2016.

 

Legge regionale 22 novembre 2021, n. 32 – Disposizioni in materia di contributi in conto interessi a sostegno della prima abitazione

Legge regionale 22 novembre 2021, n. 33 – Interventi a sostegno degli investimenti nel settore degli impianti a fune

Legge regionale 6 dicembre 2021, n. 34 – Riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione, ratifica di variazioni di bilancio e altri interventi urgenti

Legge regionale 22 dicembre 2021, n. 35 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (Legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024). Modificazioni di leggi regionali; Legge regionale 22 dicembre 2021, n. 36 – Bilancio di previsione finanziario della Regione autonoma Valle d’Aosta - Vallée d’Aoste per il triennio 2022/2024; Legge regionale 22 dicembre 2021, n. 37 – Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024. Modificazioni di leggi regionali e altre disposizioni.

Con le leggi in esame è stata approvata la manovra di bilancio regionale. Il bilancio regionale pareggia nel triennio 2022-2024 attorno al miliardo e mezzo di euro.

Da segnalare una particolare attenzione alla spesa in materia di tutela della salute e di istruzione, la reiterazione della misura dell’esenzione dall’addizionale regionale IRPEF per le fasce meno abbienti della popolazione e la riduzione del contributo al risanamento della finanza pubblica, che oggi corrisponde a 82 milioni di euro (rispetto ai 102,8 precedentemente previsti) a seguito di un accordo tra il Ministro dell’Economia e il Presidente della Regione. La l.r. n. 36 del 2021 ha inoltre approvato il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2022/2024 e il relativo elenco annuale, allegati alla stessa (art. 3).

Legge regionale 2 febbraio 2022, n. 1 – Istituzione dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza)

L’approvazione della legge n. 1 del 2022 giunge a seguito di diverse (tristi) vicende aventi ad oggetto la presenza mafiosa nella piccola regione montana. L’inchiesta Geenna, avviata nel 2014, ha infatti rivelato la presenza di una locale della ‘ndrangheta operante nel territorio regionale, la cui esistenza è stata confermata nell’ambito del processo penale che è risultato dalle indagini. A partire da questa inchiesta, si sono aperti ulteriori filoni di indagine che hanno coinvolto altri presunti esponenti della ‘ndrangheta (Altanum, che ha condotto a un processo ancora in corso a Reggio Calabria) e figure politiche (tra cui gli allora Presidente della Regione e assessore alle opere pubbliche regionali) indagate per scambio elettorale politico-mafioso (Egomnia, le cui indagini si sono chiuse nel marzo 2021). Inoltre, va segnalato che il comune di Saint-Pierre è stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel febbraio 2020.

In questo quadro, il Consiglio regionale ha deciso di attivarsi per la tutela della legalità in diversi modi. In primo luogo, l’assemblea regionale ha aderito all’associazione Avviso pubblico, una rete di regioni ed enti locali costituita per favorire iniziative di contrasto all'illegalità̀ e alla criminalità̀ organizzata, cui ha fatto seguito l'avvio di una serie di seminari pubblici e di percorsi didattici dedicati al tema della prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

In secondo luogo, l’assemblea regionale, con la legge in oggetto, ha costituito una struttura permanente di supporto della Regione in materia di legalità e criminalità organizzata, incardinata presso il Consiglio regionale. Si tratta del primo organo di natura autonoma e permanente in questo ambito nell’esperienza valdostana, posto che l’unico precedente era una commissione consiliare speciale per l’esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta istituita nel gennaio 2012. Pare interessante notare che la legge rappresenta anche un esempio di successo nell’ambito delle attività di coordinamento tra le assemblee legislative regionali nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome. Invero, l’articolato in esame è stato redatto sulla base di uno schema-tipo di legge definito dal coordinamento in materia di legalità delle assemblee legislative istituito in seno alla conferenza.

L’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso ha una composizione attenta a rappresentare i principali attori istituzionali e sociali in questo ambito. Nello specifico, esso è composto dai seguenti membri (art. 2): il Presidente del Consiglio regionale, che lo presiede; il Vicepresidente del Consiglio regionale, individuato in modo da garantire l'equilibrio tra la maggioranza e la minoranza in riferimento alla carica di Presidente; il Presidente della Commissione consiliare competente; il Presidente della Regione; il Sindaco o dal Presidente del Consiglio comunale di Aosta, o suo delegato; il Presidente del Consiglio permanente degli enti locali (CPEL), o suo delegato; due rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in ambito regionale; due rappresentanti designati dalle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative in ambito regionale; due rappresentanti designati dagli ordini professionali; un rappresentante designato dalla Camera valdostana delle imprese e delle professioni - Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales; due rappresentanti designati di concerto dalle associazioni antimafia, antiusura, antiracket e dei consumatori operanti sul territorio regionale. È inoltre previsto che l’attività dell’Osservatorio sia aperta alla partecipazione dei rappresentanti delle forze dell'ordine operanti sul territorio della Valle d'Aosta.

L’Osservatorio è deputato a svolgere compiti di consultivi, propositivi, di studio, ricerca e documentazione (art. 3) in materia di legalità e criminalità organizzata. In particolare, vanno segnalate individuazione e alla diffusione di linee guida e buone pratiche per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata, da condividere con le altre Regioni e gli Enti locali, nonché con il Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto alla criminalità organizzata istituito presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome (art. 3, c. 2, lett. a); la definizione annuale delle linee prioritarie delle politiche regionali in materia di legalità e di sicurezza di cui all'articolo 3 della legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza) (art. 3, c. 2, lett. c); la formulazione nelle materie di propria competenza, di propria iniziativa o su richiesta, di osservazioni e pareri su progetti di legge e di atti amministrativi regionali (art. 3, c. 2, lett. d). Al termine di ogni anno l’Osservatorio presenta una relazione sulla attività svolta, pubblicata sul sito del Consiglio regionale (art. 6).

Va inoltre notato che l’art. 5 istituisce, presso l’Osservatorio, un comitato tecnico composto di tre membri “esperti nel settore del contrasto al crimine organizzato e della promozione della legalità, che assicurino indipendenza di giudizio e di azione rispetto alla pubblica amministrazione e alle organizzazioni politiche, sindacali e di categoria, nominati dall'Osservatorio, entro trenta giorni dal suo insediamento, tra quelli indicati dall'associazione Avviso Pubblico”, con compiti di supporto tecnico-scientifico.

Da ultimo, la legge regionale n. 1 del 2022 introduce, all’art. 7, una disposizione che impone alla Regione di costituirsi obbligatoriamente in giudizio come parte civile “in tutti i procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della Regione stessa, in cui sia stata esercitata l'azione penale da parte del Pubblico ministero attraverso la richiesta di rinvio in giudizio o il decreto di citazione a giudizio recanti imputazioni per i delitti di cui agli articoli 416bis e 416ter del codice penale o per i delitti consumati o tentati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all'articolo 416bis del codice penale”, sancendo che le somme liquidate a titolo di risarcimento siano destinate a iniziative in favore della promozione della legalità e della sicurezza (stabilite dalla l.r. n. 11 del 2010).

Osservatorio sulle fonti

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