A seguito della scissione del gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe, vengono autorizzati due nuovi gruppi in deroga (3/2023)

Nelle sedute dell’8 e del 15 novembre 2023, la Giunta per il Regolamento della Camera dei Deputati è stata chiamata ad esprimersi sulla vicenda della scissione del gruppo politico Azione-Italia Viva-Renew Europe. In questa occasione, la Giunta ha adottato un parere che integra, ulteriormente specificandolo, il noto parere del 22 maggio 2006 in materia di costituzione di gruppi in deroga al requisito numerico previsto dall’art. 14, c. 1 Reg. Cam., ai sensi del comma secondo della medesima disposizione.

 

Azione e Italia Viva hanno partecipato alle elezioni politiche del 2022 con un unico contrassegno in tutti i collegi tanto della Camera, quanto del Senato. Già a partire dai primi mesi della XIX legislatura, tuttavia, si è allargato il divario di vedute tra i due partiti, rendendone sempre più ingestibile la convivenza in gruppi politici unici nei due rami del Parlamento.

L’iniziativa sulla scissione è stata presa dai nove deputati di Italia Viva, che il 19 ottobre, con una missiva indirizzata alla Presidenza della Camera, hanno comunicato l’intenzione di procedere alla costituzione di un gruppo autonomo. Il numero di sottoscrittori della richiesta era ben inferiore al limite minimo di venti deputati previsto allo scopo dall’art. 14, c. 1 Reg. Cam., donde la necessità per i richiedenti di appellarsi al c. 2 della disposizione.

Nel corso dell’articolata istruttoria svolta dalla Giunta, l’organo si è dovuto così interrogare ancora una volta sulla tenuta del parere del 2006 rispetto alle dinamiche dei sistemi elettorali che si sono succeduti, anche in rapida serie, nel corso del tempo. Come ha notato il presidente Fontana nel corso della discussione, dal 2006 in poi si è dovuta via via specificare la nozione di “partito organizzato nel Paese”, ancorato a indici elettorali risultati poi potenzialmente inadeguati. Nel 2022, in particolare, si era reso necessario chiarire che la costituzione di gruppi in deroga al requisito numerico potesse avvenire laddove il soggetto politico avesse ottenuto almeno un eletto in quota uninominale; dovendo però comunque il gruppo risultare “univocamente riconducibile, al momento della consultazione elettorale, alla medesima forza politica”, come del resto aveva già ritenuto l’Ufficio di Presidenza della Camera nella riunione del 9 aprile 2018. Il parere, dunque, impediva – o, quantomeno, non consentiva - la possibilità di costituire gruppi in deroga espressione di soggetti politici che avessero concorso insieme ad altri con contrassegni compositi, e peraltro risultava corroborato dalla disposizione di medesimo tenore, sul punto, recata dall’art. 14, c. 4 Reg. Sen., nel nuovo testo approvato nel 2017.

Nel caso specifico del (fu) gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe, ad emergere come questione focale non è stata, dunque, la possibilità di individuare Italia Viva quale partito oggettivamente strutturato; quanto quella di autorizzarne l’esistenza autonoma in seno all’Assemblea pur avendo il soggetto espresso propri deputati da liste presentate in comune con Azione.

Il parere reso dalla Giunta il 15 novembre scorso ha così ulteriormente specificato il requisito del “partito organizzato nel Paese” riconoscendo tale qualifica anche al soggetto che sia concorso insieme ad altri in un contrassegno composito, purché la lista unitaria abbia ottenuto eletti nella quota proporzionale; riconoscendo altresì il diritto, per il nuovo gruppo, ad ottenere l’elezione di un segretario presso l’Ufficio di Presidenza, purché ciò non alteri i rapporti numerici tra gruppi di maggioranza e gruppi di opposizione, dovendosi, nel caso, procedere all’elezione di un ulteriore segretario per ristabilire l’equilibrio. Il tutto, si specifica, in via transitoria e solo per la legislatura in corso.

In attesa, dunque, di una riforma organica dell’art. 14 Reg. Cam., ancora una volta sono i pareri della Giunta per il Regolamento a garantire la miglior corrispondenza possibile tra sistema politico-partitico e gruppi parlamentari, secondo l’idea che questi ultimi debbano apparire l’esatta proiezione del primo presso l’Assemblea.

In Senato, a seguito della scissione tra Azione e Italia Viva si è formata una nuova componente politica del gruppo misto (Azione – Renew Europe), mentre il gruppo è ora composto pressoché esclusivamente da senatori riconducibili a Italia Viva (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe).

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