La disciplina dei gruppi parlamentari, nel mutare delle leggi elettorali

di Nicola Lupo

SOMMARIO: 1. Il tradizionale dominio del cleavage partitico nell’organizzazione parlamentare. – 2. Il riconoscimento dei gruppi parlamentari e delle commissioni permanenti nella Camera dei deputati nel 1920. - 3. La “parentesi fascista” e il recupero di quel modello con la Costituzione repubblicana, fondata sui partiti politici. – 4. L’evoluzione dei regolamenti parlamentari in epoca repubblicana. - 5. La cesura del 1993 e l’incompiuta stagione del maggioritario. - 6. L’accentuata “mobilità” tra i gruppi parlamentari. - 7. La permanenza del bicameralismo paritario dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e la spinta a favore della proporzionalizzazione del sistema elettorale. - 8. La nuova legge elettorale n. 165 del 2017 e le prospettive di riforma della disciplina dei gruppi parlamentari (specie al Senato).

The contribution examines the evolution of the regulation of parliamentary groups in the Italian Chamber and Senate. The analysis moves from the very first provisions regulating this matter, which were introduced in 1920 under the Albertine Statute. Then, the contribution explores the reactivation of the regulation of parliamentary groups at the dawn of the Italian Republican experience, investigating its subsequent transformations, until today, in connection with the evolution of a very instable electoral legislation.