D.G.R. Campania 12 maggio 2020, n. 220 - Integrazioni e modifiche al piano di dettaglio delle misure di sostegno alle imprese per l'emergenza socio-economica della Regione Campania

Titolo completo "Integrazioni e modifiche al piano di dettaglio delle misure di sostegno alle imprese per l'emergenzasocio-economica della regione Campania D.G.R. n. 172/2020 e alle linee guida relative alla procedura negoziale per il sostegno agli investimenti produttivi in Campania D.G.R. n. 667/2019"

Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 123 del 08/06/2020.

  • La presente delibera detta disposizioni modificative del Piano di dettaglio delle misure di sostegno alle imprese volte a fronteggiare l’emergenza socio-economica.

Parole di interesse: Regione; Campania; 12 maggio 2020; imprese.

 

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente

 PREMESSO che

  1. con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
  2. il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, ha previsto più misure volte evitare la diffusione del COVID-19;
  3. ai sensi dell’art. 3 del predetto decreto-legge, sono stati adottati più Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e, con riguardo al territorio regionale, Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale della Campania, contenenti disposizioni volte al contenimento della diffusione del virus;
  4. con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020, in particolare, sono state sospese sull’intero territorio nazionale tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 dello stesso DPCM;
  5. in tale contesto, con DGR n. 170 del 7/4/2020 si è provveduto ad approvare il Piano per l'emergenza socio-economica della Regione Campania avente un importo complessivo pari a € 908.330.502,00, stabilendo che il predetto Piano venga attuato dalle strutture regionali mediante l'impiego delle risorse provenienti dai programmi o fondi comunitari, nazionali e regionali;
  6. con DGR n. 172 del 7/4/2020 si è provveduto ad approvare il Piano di dettaglio delle misure del “ Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania” concernenti le misure di sostegno alle imprese, provvedendo contestualmente a programmare risorse finanziarie per complessivi € 151.800.000,00 come di seguito riportato:
    -€ 7.800.000,00 a valere sui rientri del Fondo per le PMI rinvenienti dalla programmazione del POR FESR 2007/2013;
    -€ 144.000.000,00 a valere sul POR FESR Campania 2014/2020, Asse III;
  7. tra le misure inserite nell’Allegato 1 alla DGR n. 172 del 7/4/2020 vi è lo strumento “Fondo Liquidità Confidi” finanziato, per complessivi € 4.000.000,00, a valere sul POR FESR, Asse III;
  8. la misura di cui alla lettera precedente prevede la costituzione di un Fondo ad operatività segregata per la concessione, da parte di uno o più Confidi all’uopo selezionati, di garanzie, per una percentuale minima dell’80%, su operazioni di credito attivate da microimprese operanti in Campania di breve durata (massimo 12 mesi) e di piccolo importo (massimo 15.000,00 €);

CONSIDERATO che

  1. con Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 sono state introdotte a livello nazionale “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché' interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali ”;
  2. con il D.L. 23/2020 è stato previsto, tra l’altro, all’articolo 13, l’estensione dell’utilizzo del Fondo di Garanzia per le PMI di cui alla L. 662/1996 attraverso alcune modifiche alla disciplina ordinaria che rimarranno operative fino al 31 dicembre 2020. In particolare, per finanziamenti oltre i 25.000,00 e fino a € 800.000,00, è stato previsto che la garanzia sia concessa a titolo gratuito sul 100% del finanziamento di cui 90% con garanzia statale e il restante 10% con garanzia confidi o di altro fondo;
  3. il fondo ad operatività segregata regionale per la concessione delle garanzie sconta quindi la compresenza sul mercato nazionale di uno strumento di garanzia pubblico particolarmente competitivo, in termini di garanzia concessa e di condizioni per le imprese;

CONSIDERATO, peraltro, che

a) come sottolineato lo scorso 24 aprile dalle associazioni datoriali in sede di audizione congiunta davanti alle Commissioni VI Finanze e X Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati, si registrano ritardi nella concessione del finanxiamento da parte del mondo bancario per le richieste che superano i 25.000,00 €;

b) nella stessa sede anche il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti ha segnalato che le misure di accesso al credito per le imprese presentano disallineamenti, complessità e indeterminatezze chiedendo, quindi, semplificazione del processo;

c) nel contesto emergenziale che caratterizza l’attuale fase socio economica, la tempestività dell’intervento pubblico costituisce presupposto necessario per l’efficacia dell’azione amministrativa;

ATTESO, inoltre, che

  1. la Giunta regionale, con la Deliberazione n. 206 del 14/05/2019 ha stabilito di attivare uno strumento regionale a favore di progetti complessi, attuato attraverso le modalità della procedura negoziale e volto ad accrescere la competitività delle filiere strategiche regionali - con particolare riferimento a quelle dell’aerospazio, dell’automotive e cantieristica, dell’agroalimentare, dell’abbigliamento e moda, delle biotecnologie, dell’energia e ambiente - per rafforzarne la capacità innovativa di prodotto e/o di processo, in fase di prima applicazione;
  2. la medesima deliberazione ha approvato le linee guida che definiscono gli indirizzi, le risorse ed i vincoli dello strumento agevolativo e ha programmato, allo scopo, risorse per un valore complessivo di 91 M€;
  3. la Giunta regionale, con la Deliberazione n. 667 del 17/12/2019 ha stabilito di ampliare i settori della misura agevolativa “procedura negoziale integrata con le risorse del FRI regionale”, individuati dalla DGR 206/2019, ricomprendendo anche il turismo, considerato che lo stesso risulta trainante per l’economia regionale e ha stabilito che la dotazione della misura agevolativa venga incrementata con ulteriori risorse, fino ad un massimo di € 20.000,000,00, tramite l’utilizzo dei rientri degli strumenti finanziari attivati nella programmazione 2007/13 che si renderanno disponibili a partire dall’esercizio finanziario 2020;
  4. la medesima deliberazione ha approvato le nuove linee guida che definiscono gli indirizzi, le risorse ed i vincoli dello strumento agevolativo, integrato con le risorse del FRI regionale, istituito con la legge finanziaria 2007, secondo quanto disposto dalla legge regionale 7 agosto 2019 n. 16, composto da un contributo a fondo perduto, un finanziamento agevolato, in sinergia con il sistema bancario e una ulteriore misura consistente in una garanzia pubblica concessa su prestiti finalizzati all’attivo circolante;

CONSIDERATO, tuttavia, che

  1. la mancanza di liquidità determina difficoltà non solo nel breve periodo ma rischia di minare il complessivo potenziale strategico delle imprese che devono, comunque a seguito del nuovo scenario competitivo post COVID-19, ripensare attraverso gli opportuni investimenti l’approccio strategico;
  2. come richiesto dal mondo datoriale a tutti i livelli, appare necessario realizzare uno sforzo maggiore di sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto per nuovi investimenti e innovazione;
  3. risulta pertanto necessario, per l'efficacia dello strumento, accrescere il contributo a fondo perduto per le Piccole Imprese fino al 35% dell'importo dell'investimento, in modo da limitare al contempo la richiesta di equity alle PMI da parte delle banche;
  4. occorre estendere la procedura negoziale anche al settore ICT, ritenuto strategico per lo sviluppo regionale, in considerazione dei paradigmi tecnologi necessari ad accelerare il processo di innovazione che la fase post Covid richiede per il rilancio dell’economia;

RITENUTO, pertanto, di

  1. dover modificare il "Fondo Liquidità Confidi" di cui alla DGR n. 172/2020, come da allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di massimizzare l'efficacia dell'intervento regionale garantendo alle imprese una maggiore efficienza nei tempi di liquidazione del finanziamento e in un’ottica completementare rispetto alle misure nazionali;
  2. dover modificare le linee guida dello Strumento Finanziario Negoziale, di cui alla DGR 667/2019, come da Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per ricomprendere il settore ICT e adeguare le procedure previste al fine di renderle più rispondenti alle esigenze delle imprese in conseguenza della profonda crisi connessa all'emergenza Covid19;
  3. dover confermare quanto indicato nella Tabella riassuntiva delle fonti di finanziamento e dei vincoli di destinazione territoriali allegata alle linee guida di cui alla DGR 667/2020;
  4. dover demandare alla Direzione Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive l’adozione dei provvedimenti attuativi connessi e consequenziali al presente provvedimento;

VISTI

  1. la COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 (2020/C 91 I/01);
  2. il Regolamento (CE) n. 1301 del 17 Dicembre 2013;
  3. il Regolamento (CE) n. 1303/2013 del Parlamento e del Consiglio Europeo del 17/12/2013;
  4. il Regolamento (CE) n. 651/2014 della Commissione Europea del 17/06/2014;
  5. il Regolamento (UE) 2017/1084 del 14 giugno 2017 che modifica il regolamento (UE) n. 651/2014;
  6. la Decisione della Commissione Europea C (2015)8578 di approvazione del POR Campania FESR 2014-2020 del 1 dicembre 2015;
  7. la L. n. 241 del 7 agosto 1990, e mm.ii.;
  8. il Lgs. n. 123 del 31 marzo 1998, che reca "Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese";
  9. Il D.P.G.R. n. 141 del 15 giugno 2016 e ss.mm.ii., con il quale sono stati individuati i responsabili di Obiettivo Specifico;
  10. La deliberazione di Giunta regionale n. 667 del 17/12/2019;
  11. La deliberazione di Giuntar regionale n. 758 di rettifica del Sistema di gestione e controllo del POR Campania FESR 2014-2020 del 20 dicembre 2016;

ACQUISITI

  1. il Parere dell'Autorità di Gestione del POR Campania FESR 20142020 espresso con nota prot. n. 2020.0223922;
  2. il Parere   del    Responsabile   della   Programmazione  Unitaria   espresso   con    nota    n. 2020.17456/UDCP/GAB/VCG1;

PROPONE e la Giunta, in conformità, a voto unanime,

DELIBERA

per le motivazioni ed i riferimenti espressi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati, di:

  1. di modificare il "Fondo Liquidità Confidi" di cui alla DGR n. 172/2020, come da allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di massimizzare l'efficacia dell'intervento regionale garantendo alle imprese una maggior efficienza nei tempi di liquidazione del finanziamento e in un'ottica complementare rispetto alle misure nazionali; (imprese)
  2. di modificare le linee guida dello Strumento Finanziario Negoziale, di cui alla DGR 667/2019, come da Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per adeguare le procedure previste al fine di renderle più rispondenti alle esigenze delle imprese in conseguenza della profonda crisi connessa all’emergenza COVID19; (imprese)
  1. di confermare quanto indicato nella Tabella riassuntiva delle fonti di finanziamento e dei vincoli di destinazione territoriali allegata alle linee guida di cui alla DGR 667/2019;
  2. di demandare alla Direzione Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive l’adozione dei provvedimenti attuativi connessi e consequenziali al presente provvedimento;
  3. di trasmettere il presente atto, all’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, alla Programmazione Unitaria, alla Direzione Autorità di Gestione POR FESR, alla Direzione Generale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive, a Sviluppo Campania spa, al BURC per la pubblicazione e all’Ufficio competente per la pubblicazione nella Sezione Casa Di Vetro del Sito istituzionale della Regione Campania.

 

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