- L'organo legislativo regionale impegna all’unanimità la Giunta a contrastare gli effetti economici dell’epidemia, sottolineando il necessario raccordo con il Governo e l’Unione Europea
Parole di interesse: Cassa integrazione; cultura; eventi pubblici; imprese; imprese; istruzione; lavoratori dipendenti; mutui; proroga termini; ristorazione; sostegni economici; trasporti; tributi.
Presidenza del Presidente Fermi
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
a norma degli articoli 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:
Voti favorevoli n 66
Voti contrari n 0
Astenuti n 0
DELIBERA
di approvare il testo della Mozione n 321 concernente il sostegno alle attività economiche lombarde penalizzate dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19, nel testo che così recita:
«Il Consiglio regionale della Lombardia
premesso che
− il contagio da «Coronavirus» sta determinando da alcuni giorni una situazione di grave emergenza sanitaria nella nostra Regione, e va estendendosi dalla provincia di Lodi, particolarmente colpita, anche alle altre province lombarde, seppur con gradi differenti di contagio;
− la macchina dei soccorsi sanitari si è attivata con la massima tempestività dal momento dell’allarme e sta predisponendo misure atte a contenere il contagio attraverso misure di isolamento delle zone considerate focolaio (oltre 50 000 persone in una decina di comuni del lodigiano), controlli sanitari mirati alle persone entrate in contatto con persone contagiate e che manifestano sintomi sospetti di tipo influenzale o di insufficienza respiratoria;
− la Regione ha emanato un provvedimento con il quale la popolazione viene invitata a ridurre al minimo le relazioni sociali, sospendendo eventi che possano favorire il diffondersi del contagio;
− in queste ore Prefetture, Sindaci e ATS stanno predisponendo ordinanze atte a contenere il diffondersi del contagio nei territori di competenza, attuando misure quali la chiusura di scuole, centri di aggregazione, attività commerciali e altro che dovesse rendersi necessario a prevenire l’ulteriore diffondersi del contagio;
− tutte le attività messe in campo in questi giorni sono coordinate e condivise con il Ministero della Salute, la Protezione civile e le autorità nazionali, regionali e territoriali competenti, al fine di attuare tutte le forme di precauzione e di difesa possibili per la salvaguardia della salute dei cittadini lombardi, compreso il personale sanitario particolarmente sotto pressione da diversi giorni;
− le informazioni provenienti dalle nostre istituzioni e le prime misure messe in atto dalle ordinanze già emerse lasciano prevedere che per almeno i prossimi 7/14 giorni le attività lavorative potranno subire un notevole rallentamento, sempre in funzione del contenimento della diffusione del virus;
− tale circostanza inevitabilmente è destinata a provocare ingenti danni anche di natura economica, a oggi impossibili da stimare, ma sicuramente molto elevati; la prevedibile forte riduzione delle attività lavorative comporterà già a fine mese e per i mesi a venire la necessità per numerose imprese, nei diversi settori produttivi, di provvedere con misure straordinarie alla corresponsione di stipendi, imposte, pagamento fornitori e approvvigionamento di materie prime, affrontando un periodo di gravi difficoltà economiche prevedibili sul medio e lungo periodo Inoltre, il blocco delle scuole comporta per molte famiglie disagi lavorativi ed economici proporzionali alla durata della sospensione delle attività scolastiche;
− l’attuale contagio da Coronavirus che ha colpito la Lombardia in misura decisamente superiore al resto d’Italia e di altri Stati europei è destinato a produrre ulteriori incalcolabili danni economici nel tempo, sia per quanto riguarda le attività produttive, sia per i settori dei servizi e del turismo;
considerato che
− le suddette misure straordinarie di contenimento della diffusione della malattia non possono non includere, per essere efficaci, limitazioni alla vita sociale e pubblica dei cittadini, in modo tale da diminuire le possibilità di contagio;
− le limitazioni alla vita sociale impongono la chiusura anticipata e una generale riduzione degli orari di lavoro per numerose categorie imprenditoriali;
evidenziato che
− oltre alla tutela della salute, occorre salvaguardare i cittadini dalle altre possibili conseguenze negative della malattia, ovvero dai danni collaterali che si ripercuotono sulla nostra economia;
− la mancanza di forme di salvaguardia economica potrebbe portare a una contrazione che causerebbe danni sociali enormi, da un aumento della disoccupazione all’impoverimento urbano dovuto alla chiusura di attività e quindi alla conseguente «desertificazione», con problemi sociali annessi, di intere aree delle città lombarde;
rilevato che
− da diverse fonti si apprende che l’impatto economico potrà essere molto gravoso, infatti: «la caduta del PIL dipenderà in larga misura dal protrarsi di questa situazione, oltre che dall’andamento del commercio internazionale: potrebbero essere non frazioni (lo 0,2 per cento di cui ha parlato il governatore Visco), ma punti percentuali»;
− per quanto riguarda il peso del mondo produttivo settentrionale sul resto del Paese, secondo l’ISTAT, «il PIL dell’Italia nel 2017 - ultimo anno per cui ci sono i dati ripartiti per regioni - è stato pari a 1 725 miliardi circa di euro La Lombardia ha contribuito per 383,2 miliardi, il Veneto per 162,5 miliardi, l’Emilia-Romagna per 157,2 miliardi Dunque, sommando i dati delle tre regioni, risulta un contributo al PIL nazionale pari a circa 703 miliardi di euro In percentuale rispetto al PIL si tratta del 40,1 per cento», scrive Milano Finanza, prospettando dunque ripercussioni a dir poco preoccupanti;
impegna il Presidente e la Giunta regionale
− a prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili nel Bilancio regionale, misure dirette di sostegno straordinarie – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti di tutte le categorie economiche, in particolare MPMI e liberi professionisti, colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del Coronavirus, su tutto il territorio lombardo, a partire dalla «zona rossa»; (imprese) (attività lavorative) (sostegni economici)
− a farsi carico presso il Governo nazionale affinché quest’ultimo si faccia promotore di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali, economiche e lavorative in genere che risultano penalizzate dall’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19, tra le quali: (imprese) (attività lavorative) (sostegni economici)
- l’istituzione di un Fondo nazionale di solidarietà a favore delle attività economiche, delle famiglie e degli enti locali lombardi che sia operativo il prima possibile;
- l’esenzione temporanea del versamento dei tributi e degli altri adempimenti fiscali e burocratici, nonché del pagamento delle utenze, per attività commerciali, artigiani, liberi professionisti e categorie produttive colpiti dalle ordinanze restrittive, che non deve riguardare solo le zone rosse, ma l’intera Lombardia; (tributi)
- agevolazione di tutte le forme di mobilità viabilistica e sostenibile, implementando tutte le azioni utili a consentire ai pendolari l’ottimizzazione dei tempi casa-lavoro; (trasporti)
- verifica della dilazione dei termini di pagamento delle rate dei mutui attraverso l’apertura di un tavolo ufficiale con le banche e gli istituti finanziari; (mutui) (proroga termini)
- sostegno ai lavoratori, in caso di perdita, anche temporanea, del posto di lavoro, attraverso politiche attive e la previsione di un fondo per casse integrazioni straordinarie; (attività lavorative) (Cassa integrazione)
- sostegno alle istituzioni, alle attività e agli operatori del settore culturale e artistico (es: musei, cinema, teatri, circhi, spettacoli viaggianti itineranti etc), oggetto delle azioni restrittive, in particolar modo con la rifusione da parte dello Stato dei minori introiti dovuti alle chiusure per motivi emergenziali sanitari; (cultura)
- prevedere in via transitoria la possibilità per i dipendenti che accusassero sintomi influenzali o simili di comunicare al medico (o, come già previsto dall’ordinanza regionale riguardo all’utilizzo del 112 e del numero verde messo a disposizione da Regione Lombardia) il loro stato di salute, al fine di provvedere a una certificazione dello stesso senza doversi recare fisicamente dal medico; (sanità) (misure di cautela) (lavoratori dipendenti)
- sostegno agli esercenti che operano nei settori della somministrazione di cibi e bevande e nell’intrattenimento, attraverso l’esenzione da tributi e la creazione di un fondo risarcitorio ad hoc; (ristorazione) (cultura)
- prevedere risarcimenti e agevolazioni alle imprese operanti nel settore delle agenzie di viaggi, delle aziende di trasporto di persone, delle attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere e del turismo in generale per le ripercussioni economiche derivanti dalle conseguenze dell’emergenza Coronavirus (ad es.: annullamento dei viaggi scolastici, forte diminuzione dei flussi turistici da e verso la nostra Regione); (imprese)
- sostenere economicamente le famiglie messe in difficoltà a seguito della chiusura degli asili nidi e della sospensione dei servizi scolastici, anche attraverso forme di risarcimento rispetto alle rette già pagate; (istruzione)
- risarcimenti agli operatori del settore fieristico e mercatale, per le spese già sostenute e per i mancati introiti previsti, a causa dell’annullamento degli eventi compreso nelle misure di prevenzione per limitare la diffusione del virus; (eventi pubblici)
- aiuti economici agli organizzatori di eventi sportivi, i quali hanno subito perdite economiche anche a causa dei costi sostenuti per i preparativi delle manifestazioni annullate; (eventi pubblici)
- prevedere sostegno economico agli operatori di attività legate al benessere della persona (ad es : spa, terme, massaggiatori, etc), che possono risentire in maniera negativa delle disposizioni emesse per garantire la sicurezza dal punto di vista della salute dei cittadini; (imprese)
- studiare e attuare una serie di misure di sostegno e salvaguardia di tutte le realtà economiche e imprenditoriali della Lombardia, la cui attività risulti penalizzata, direttamente o indirettamente (ovvero quelle operanti nell’indotto generato da altre realtà direttamente penalizzate), a seguito delle misure previste dall’ordinanza emanata per tutelare la salute pubblica; (sostegni economici) (imprese)
- avviare con il Governo una analoga iniziativa per ottenere dall’Unione europea la costituzione di un Fondo europeo di solidarietà, come già avvenuto in passato in circostanze determinate da situazioni di calamità naturali»
Il presidente: Alessandro Fermi
I consiglieri segretari: Giovanni Francesco Malanchini, Dario Violi
Il segretario dell’assemblea consiliare: Silvana Magnabosco