Le Rubriche dell'Osservatorio

Rubriche

XVIII leg., A.S., res. int., seduta del 3 agosto 2022, p. 1 ss.

Motivo della segnalazione

Nel corso della seduta del 3 agosto 2022, la 14a Commissione permanente del Senato ha concluso l’esame della proposta di direttiva COM(2021) 802 la quale reca la rifusione (abrogazione e sostituzione con modifiche) della direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica nell’edilizia. Obiettivo della direttiva era quello di allineare la normativa UE agli obiettivi del Green Deal europeo e contribuire al conseguimento di un parco immobiliare dell’UE a emissioni zero entro il 2050.

1. La sentenza del Consiglio di Stato sulla riforma delle banche popolari.

Con la sentenza del 31 maggio 2021, n. 4168 (https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201606605&nomeFile=202104169_11.html&subDir=Provvedimenti), la VI sezione del Consiglio di Stato ha chiuso la complessa vicenda giurisdizionale riguardante la riforma delle banche popolari (D.L. n. 3/2015, conv. con modificazioni con L. n. 33/2015).
La riforma, nonché l’attuazione che di essa aveva dato la Banca d’Italia, era stata portata all’attenzione del Tar del Lazio – Roma, Sez. III, con tre ricorsi.

Il Tribunale amministrativo del Lazio, sezione II ter, con la sentenza n. 7549/2021, pubblicata il 23 giugno 2021, ha annullato due norme di un atto di regolazione generale adottato dall’IVASS, avendo ritenuto violate le specifiche garanzie partecipative previste dall’art. 191 del D.Lgs. n. 209/2005 (recante il Codice delle assicurazioni private - c.a.p.) in materia di esercizio della potestà regolamentare dell’Istituto.

Il Consiglio di Stato, determinando in senso espansivo la portata dell’effetto abrogante del c.d. “referendum sull’acqua pubblica”, si esprime nel senso della legittimità del provvedimento con cui l’ARERA ha previsto la restituzione agli utenti finali di una componente tariffaria del servizio idrico integrato abrogata in esito a tale referendum (Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza 14 maggio 2021, n. 3809).

Con la delibera n. 425 del 21 luglio 2021, la Banca d’Italia ha adottato il “Regolamento recante l'individuazione dei termini e delle unità organizzative responsabili dei procedimenti amministrativi e delle fasi procedimentali di competenza della Banca d'Italia e della Unità di informazione finanziaria per l'Italia, ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni”.

Il regolamento in questione, con il quale si è provveduto ad abrogare i precedenti regolamenti  della Banca d’Italia in materia,  è stato essenzialmente adottato ai sensi degli artt. 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dell’art. 4, c. 3, del D.Lgs. n. 385/1993 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e finanziaria - TUB), delll’art 3, c. 2, del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF), e dell’art 24 della L. n. 262/2005 (legge sulla tutela del risparmio).

Osservatorio sulle fonti

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