Fonti Regioni speciali e Province autonome

Novità legislative della Regione Friuli Venezia Giulia (2/2024)

Periodo di riferimento: Gennaio-Giugno 2024

Nella prima parte del 2024, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato quattro provvedimenti legislativi, tutti sulla base di disegni di legge presentati dalla Giunta regionale.

 

Legge regionale 28 marzo 2024, n. 1 - Disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2024 delle consultazioni elettorali e disposizioni in materia di elezioni comunali e regionali. Modifiche alle leggi regionali 19/2013 e 28/2007.

La legge introduce alcuni sostanziali correttivi alla legislazione regionale in materia di elezioni comunali, oltre a più specifiche misure di manutenzione/drafting.

In primo luogo, relativamente alla definizione di “popolazione” a fini elettorali, la Regione sostituisce il riferimento al censimento generale della popolazione (non più esistente) con il censimento permanente. In tal modo, la Regione tiene conto delle conseguenze di quanto previsto a livello statale dal decreto legge 29 gennaio 2024, n. 7 “Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell’anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale”.

In secondo luogo, sempre ispirandosi al succitato d.l., mantenendo un numero di mandati illimitati per i sindaci dei comuni sino a 1.000 abitanti, la legge porta a tre il numero dei mandati consecutivi consentiti nei comuni della fascia demografica da 1.001 a 15.000 abitanti.

Inoltre, per i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, si prevede che risulti eletto già al primo turno il candidato sindaco che abbia ottenuto il maggior numero di voti validi, se essi superano il 40% del totale. Si intende, in tal modo, eliminare il secondo turno nelle ipotesi in cui il risultato è già altamente probabile in base ai risultati del primo turno.

Infine, il quorum strutturale di partecipazione alle elezioni nel caso in cui una sola lista si presenti alle elezioni viene ridotto dal 50 al 40%.

 

Legge regionale 5 aprile 2024, n. 2 - Misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio.

La legge costituisce un intervento di carattere settoriale volto a rendere più agile l’azione amministrativa, incidendo principalmente sui settori dei lavori pubblici, dell’edilizia e del paesaggio, oltre a disposizioni riguardanti specifici procedimenti comunque di competenza dell’Assessorato Infrastrutture e Territorio

In materia di lavori pubblici, si evidenziano, in particolare, l’espresso recepimento dei principi enunciati dal nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 23/2023); l’adeguamento dei livelli di progettazione portandoli da tre a due come previsto dalla normativa statale; la modifica della denominazione da responsabile unico del procedimento a responsabile unico del progetto.

Si segnala, inoltre, il recepimento delle modificazioni introdotte a livello statale dal D.P.R. 380/2001 in materia edilizia e di adempimenti riguardanti la vigilanza sulle costruzioni in zone sismiche, l’aggiornamento della normativa in materia di servitù militari, la semplificazione e la razionalizzazione dei procedimenti amministrativi relativi in materia di portualità e programmazione portuale, in materia paesaggistica e di erogazione dei contributi per la casa.

 

Legge regionale 10 maggio 2024, n.  3 - Disposizioni multisettoriali e di semplificazione.

Si tratta di un corposo intervento normativo (221 articoli) che interviene in una pluralità di ambiti. I tredici capi della legge (dalle finanze, capo I, alla protezione civile, capo XI) corrispondono tendenzialmente alle materie di competenza delle Direzioni regionali e consistono soprattutto in modifiche a leggi regionali vigenti. Fra gli aspetti più rilevanti, si evidenziano la modifica del quadro regionale in materia di agevolazioni IRAP per garantire la conformità con le regole sovranazionali in materia di aiuti di Stato; le modiche al quadro normativo degli incentivi in materia di turismo, specie per le attività collocate in zona montana; la semplificazione di numerosi procedimenti di competenza regionale. Di interesse, inoltre, appaiono le modifiche in materia di demanio e patrimonio regionale: si consente la sdemanializzazione e la vendita dei beni collocati in zone svantaggiate a valore catastale (e non al più esoso prezzo di mercato) per agevolarne la circolazione; si semplificano le assegnazioni e i passaggi di beni demaniali fra la Regione, i Comuni e gli enti pubblici regionali, si istituisce un’apposita Commissione per valutare l’opportunità di acquisire i beni immobili costruiti dai concessionari su beni demaniali alla scadenza della concessione.

 

Legge regionale 25 giugno 2024, n. 4 - Disposizioni in materia di Scuola di formazione del Comparto unico della Regione Friuli Venezia Giulia e Centro di competenza - ComPA FVG. Modifiche alla legge regionale 21/2019.

 

Legge regionale 26 giugno 2024, n.  5 - Incentivi per l’aggregazione delle gestioni del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.

Le due leggi costituiscono interventi di carattere settoriale.

Con la prima, si autorizza l’ingresso della Regione, quale fondatore, nella fondazione ComPA-centro di competenza ANCI FVG per la pubblica amministrazione, che diventa un organismo in house della Regione. Essa assumerà il ruolo di Scuola regionale di formazione del Comparto unico, erogando servizi formativi rivolti sia al personale operante negli enti del Comparto unico regionale sia a soggetti esterni.

La seconda legge autorizza e incentiva economicamente processi di aggregazione mediante fusione delle società pubbliche incaricate della gestione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nell’ambito del territorio regionale.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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