Con riferimento al periodo febbraio-maggio 2010, deve soprattutto segnalarsi l’adozione da parte della Consob, con la delibera n. 17221 del 12 marzo, del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”, allegato alla delibera medesima (dal sito internet della Commissione non è dato ricavare gli estremi della Gazzetta Ufficiale in cui l’atto è stato pubblicato).
Tale regolamento è essenzialmente destinato a dare attuazione all’art. 2391-bis del codice civile, introdotto dall’art. 12 del D.Lgs. n. 310/2004, ma trova in parte il proprio fondamento legislativo esplicito e puntuale anche in una serie di disposizioni del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria), quali appunto gli artt. 113-ter, 114, 115 e 154-ter.
Secondo quanto documentato dal sito, in effetti, la formazione del regolamento in questione è stata contrassegnata dall’espletamento di una procedura di consultazione assai lunga e complessa, così come dallo svolgimento di un’analisi di impatto della regolamentazione quanto mai accurata.
La procedura di consultazione, infatti, ha visto la pubblicazione nel sito, in data 09.04.08, di un primo “documentazione di consultazione” di ben 161 pagine, e poi, in data 03.08.09, di un secondo “documento di consultazione” di 89 pagine, che teneva conto dei contributi ricevuti dagli interessati sul precedente documento. Dopo la conclusione della procedura inoltre, in data 26.06.10, è stata pubblicata una lunga (50 pagine) “relazione illustrativa sull’attività di analisi d’impatto della regolamentazione e sugli esiti della procedura di consultazione” nella quale, fra l’altro: vengono indicati “presupposti ed obiettivi alla luce del principio di proporzionalità”; vengono fornite una “indicazione sintetica degli esiti delle fasi di consultazione” e, in allegato, una “sintesi degli esiti della seconda consultazione”; si dà conto dell’”attività di AIR realizzata perla prima proposta regolamentare”, nonché dell’”aggiornamento dell’AIR ad esito della consultazione”.
Giova altresì osservare come la normativa dettata dal regolamento in questione - verosimilmente per via del carattere “trasversale” del suo contenuto - non sia stata inserita in alcuno dei tre maxi-regolamenti (Intermediari, Emittenti e Mercati), nei quali, fino a poco tempo fa, la Consob, in un’ottica di razionalizzazione e di semplificazione normativa, aveva concentrato tutta quanta la normativa regolamentare da essa prodotta.
Esso, dunque, viene ad aggiungersi a quei regolamenti Consob - come, appunto, quello concernente la Camera di conciliazione e di arbitrato presso la Consob, adottato con la delibera n. 16763 del 29.12.08 (Osservatorio sulla fonti.it, n. 1/2009), e quello in materia di consulenti finanziari, adottato con la delibera n. 17130 del 12.01.10 (Osservatorio sulle fonti.it, n.1/2010) - i quali, in tempi recenti, sono andati ad arricchire e a rendere più articolato il quadro dei regolamenti della Commissione, affiancandosi ai tre maxi-regolamenti predetti.
Nel periodo qui considerato, inoltre, la Consob ha adottato, con la delibera n. 17326 del 13.05.10, un atto recante una nutrita serie di modifiche al Regolamento Emittenti (neppure in questo caso vengono indicati, nel sito della Commissione, gli estremi della Gazzetta Ufficiale in cui l’atto è stato pubblicato).
Il fondamento legislativo delle modifiche in questione, nonché le considerazioni di ordine sostanziale che hanno suggerito la loro introduzione, si trovano ampiamente esplicitati sia nel relativo “documento di consultazione” del 26.02.10, sia nel documento relativo agli “esiti della consultazione” del 17.05.10.
Sempre con riferimento al periodo qui considerato, infine, meritano un cenno due atti normativi palesemente rientranti nell’ambito della c.d. “autoregolamentazione assistita” (cfr. S. Sileoni, Tecniche di regolazione delle Autorità indipendenti: esperienze applicative, in P. Caretti (a cura di), Osservatorio sulle fonti 2007, Torino, Giappichelli, e quindi, a stretto rigore, non riconducibili all’attività regolamentare propria della Consob.
Si tratta, appunto, dello “Statuto della Camera di conciliazione e arbitrato presso la Consob”, adottato da detta Camera di conciliazione con delibera n. 3 del 18.02.10, ed approvato dalla Consob con delibera n. 17204 del 04.03.10 (in G.U. n. 67 del 22.03.10), e del “Codice deontologico dei conciliatori e degli arbitri iscritti negli elenchi tenuti dalla Camera di conciliazione e arbitrato presso la Consob”, adottato dalla medesima Camera di conciliazione con delibera n. 2 del 10.02.10, ed approvato dalla Consob con delibera n. 17205 del 04.03.10 (parimenti in G.U. n. 67 del 22.03.10).
Entrambi gli atti normativi in questione risultano espressamente e puntualmente fondati su disposizioni del regolamento della Consob concernente la Camera di conciliazione e di arbitrato poc’anzi richiamato.