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Autorità garante della concorrenza e del mercato (febbraio 2012-giugno 2012) - (2/2012)

(aggiornato al 20.06.2012)

Negli ultimi mesi, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha avviato due rilevanti consultazioni pubbliche: concernenti rispettivamente le procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa di pratiche commerciali scorrette e di clausole vessatorie (avviata il 13 giugno 2012) e la comunicazione sugli impegni (16 maggio 2012).

A) Per quanto riguarda la prima procedura, si osserva che l’Antitrust, in considerazione delle nuove competenze ad essa attribuite dall’art. 5 del decreto legge n. 1 del 2012[1] e ritenuta la necessità di adottare un regolamento al fine di disciplinare la procedura istruttoria in materia di clausole vessatorie, ha deliberato di porre in consultazione pubblica la bozza del nuovo Regolamento (il cui testo è reperibile sul sito istituzionale dell’Antitrust, al seguente indirizzo ).

Il nuovo regolamento persegue il dichiarato obiettivo di armonizzare le varie procedure istruttorie ed è per questo che tocca materie – vecchie e nuove –  rientranti nella competenza generale dell’Antitrust, comprese quelle della pubblicità ingannevole e comparativa, delle pratiche commerciali scorrette e delle clausole vessatorie.

B) La seconda procedura concerne la materia degli impegni – sulla cui natura giuridica sussistono ancora molti dubbi in dottrina – e mira a sollecitare motivate osservazioni da parte degli interessati in merito alla comunicazione che l’Antitrust si accinge ad adottare per regolare il procedimento di cui all’art. 14 ter della legge 10 ottobre 1990, n. 287.

Si segnala, inoltre, che nel Bollettino settimanale n. 18 del 21 maggio 2012 è stato  pubblicato il testo della segnalazione, effettuata ai  sensi dell’art. 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con cui l’Autorità ha inteso esprimere alcune considerazioni in merito al D. P. R. 25 novembre 2010 n. 223 (“Regolamento recante semplificazione e riordino dell’erogazione dei contributi all’editoria, a norma dell’art. 44 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”). Con la segnalazione in commento, l’Antitrust ribadisce che l’attuale sistema di calcolo dei contributi diretti, basato sul criterio dei costi e, in misura variabile, sul criterio della distribuzione delle copie, non incentiva il beneficiario a perseguire la massima efficienza nella strutturazione delle spese; in particolare, si osserva che il meccanismo attualmente vigente può alimentare una dinamica autoespansiva dei costi. In altri termini, l’Antitrust paventa la possibilità che l’attuale sistema determini un incremento dei costi da parte dei beneficiari fino al limite delle soglie sostenute. Nella segnalazione, inoltre, si analizza il tema dell’assegnazione dei contributi a testate locali vendute in abbinamento a testate nazionali (secondo il modello delle c. d. vendite “panino”): su questo specifico punto, l’Antitrust – pur riconoscendo che la vendita congiunta non pone problemi manifesti di distorsione della concorrenza – afferma che sarebbe opportuno prevedere nel nuovo Regolamento l’esclusione delle testate locali (si badi bene, solo di quelle vendute in abbinamento con le testate nazionali) dall’erogazione di contributi pubblici.

Infine, si segnala che di recente l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato si è pronunciata con più sentenze sull’importante questione del riparto di competenze tra Antitrust e altre Autorità Amministrative Indipendenti nella repressione delle pratiche commerciali scorrette[2].



[1] Per una disamina dei principali aspetti della nuova normativa, si veda F. Dell’Aversana, Nota alla Segnalazione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle recenti proposte di legge in materia di concorrenza e liberalizzazioni, in Questa Rivista, fasc. 2, 2012.

[2] Per un commento alle sentenze richiamate nel testo, si rinvia a F. Dell’Aversana, L’actio finium regundorum tra le Autorità Amministrative Indipendenti nella repressione delle pratiche commerciali scorrette: la posizione del Consiglio di Stato, in Forum dei Quaderni Costituzionali, 26 giugno 2012.

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