Dall’inizio della XVII legislatura, buona parte delle proposte di modificazione dei regolamenti delle due Camere che hanno ad oggetto aggiornamenti puntuali della disciplina regolamentare si pongono come obiettivo l’aumento della trasparenza delle procedure e il rafforzamento dell’accountability delle istituzioni rappresentative.
Rientrano in quest’ambito, in primo luogo, la proposta presentata alla Camera dei deputati il 26 marzo 2013, a prima firma dell’on. Madia, per la modifica della disciplina in materia di stampa e diffusione degli atti parlamentari (artt. 24, 26, 63, 65, 65-bis, 68, 73, 108, 109, 125, 127-bis, 129, 137, 145 e 147 reg. Cam.), Doc. II n. 1. In secondo luogo, la proposta presentata alla Camera dei deputati il 17 aprile 2013, a prima firma della on. Binetti, per la previsione di un Codice etico della Camera (art. 12 reg. Cam.), Doc. II n. 2; in terzo luogo, la proposta di modifica presentata al Senato il 17 settembre 2013, a prima firma dell’on. Buccarella, per l’introduzione dell’art. 102-bis in materia di personalità del voto dei senatori, Doc. II n. 17; in quarto e ultimo luogo, la proposta di modifica presentata al Senato, il medesimo giorno della precedente, a prima firma del sen. Santangelo, per la riforma degli artt. 41, 113, 117 e 118 reg. Sen. in materia di abolizione della votazione a scrutinio segreto, Doc. II n. 16.
Proprio su tale tema, peraltro, è intervenuto il 30 ottobre 2013 il parere della Giunta per il regolamento del Senato sui modi di votazione di eventuali ordini del giorno in difformità dalle conclusioni della Giunta delle elezioni aventi ad oggetto mancata la convalida del mandato di senatore per incandidabilità sopravvenuta. Tali deliberazioni, non rappresentando “in senso proprio votazioni riguardanti persone, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 113, comma 3, del Regolamento” e non essendo conferente il richiamo alla prassi seguita in materia di verifica delle elezioni, secondo la Giunta per il regolamento, devono essere votate a scrutinio palese.
Infine, attinenti al tema dell’accountability delle istituzioni rappresentative e al rapporto tra Parlamento e cittadini sono anche due proposte di modifica dei regolamenti sugli atti di sindacato ispettivo. La proposta di modifica a prima firma dell’on. Rosato, presentata alla Camera dei deputati il 9 luglio 2013, Doc. II n. 4 (artt. 24, 128, 129, 130, 134, 135, 136, 137, 138, 138-bis, 139, 139-bis), tra le altre cose, intende garantire tempi certi di risposta alle interrogazioni a risposta scritta – venti giorni – e a quelle a risposta orale – quindici giorni – e prevedere che in ciascuna settimana almeno un’intera parte antimeridiana o pomeridiana di seduta sia dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta orale, sopprimendo al contempo l’istituto delle interpellanze. La proposta stabilisce altresì che sul sito internet della Camera siano pubblicati i dati relativi alle risposte alle interrogazioni fornite dal Governo, suddivise per Ministero. Al Senato, invece, il 29 ottobre 2013, è stata presentata una proposta di modifica del regolamento, a prima firma del sen. Zeller, volta ad adeguare al regolamento della Camera le norme sul question time, incluse quelle sul c.d. Premier question time, che è stato oggetto di alcune applicazioni in questa legislatura (art. 151-bis reg. Sen.), e ad introdurre, come nell'altro ramo del parlamento, le interrogazioni a risposta immediata anche in commissione (nuovo art. 153-bis reg. Sen.), Doc. II n. 21.