Motivi della segnalazione
Il 30 luglio 2013 la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera ha presentato una relazione sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’Anno 2012. Dopo aver segnalato come la Relazione consuntiva, a causa dello scioglimento delle Camere e dei tempi necessari per la costituzione del nuovo Governo, sia stata trasmessa da quest’ultimo al Parlamento ad oltre tre mesi dalla scadenza del termine del 28 febbraio previsto dalla legge n. 234 del 2013, la XIV Commissione sottolinea come la relazione del Governo «risponda solo in parte ai requisiti fissati dalla legge».
Pur segnalandosi infatti come la Relazione consultiva 2012 costituisca comunque un forte progresso rispetto alle Relazioni consuntive precedenti (dato che essa riporta la posizione rappresentata dal Governo nei negoziati e gli obiettivi generali perseguiti dall’Italia per ciascuna politica), la XIV Commissione sottolinea due lacune della stessa. Da un lato, si sottolinea come la Relazione consuntiva ignori quasi completamente quanto disposto dall’art. 12, comma 2, lett. d), secondo periodo, l. n. 234 del 2012, non dando essa conto (se non in modo occasionale e quasi evasivo) del seguito dato ad atti di indirizzo delle Camere su progetti di atti o su grandi questioni; dall’altro, si evidenzia la forte eterogeneità delle varie sezioni della Relazione consuntiva (privilegiandosi in alcune sezioni l’illustrazione della posizione del Governo, descrivendosi in altre le iniziative europee senza dirsi nulla sulla linea assunta dal Governo).
Come è noto, la l. n. 234 del 2012 ha, tra l’altro, “codificato” la prassi instaurata dal Governo Monti di informare costantemente le Camere in vista dei vertici europei al fine di ricevere gli indirizzi politici di queste ultime ed ha introdotto l’obbligo per il Governo di conformarsi a tali indirizzi e di informare le Camere sugli esiti degli stessi, cosa che peraltro è avvenuta anche nel quadrimestre esaminato (cfr. l’Introduzione). Tuttavia, sottolinea la XIV Commissione, la mancata indicazione nella Relazione consuntiva del seguito dato agli atti di indirizzo delle Camere, costituisce una lacuna grave, in quanto non consente la verifica del puntuale adempimento dell’obbligo posto in capo al Governo dall’art. 7 della l. n. 234 del 2012 di assicurare che la posizione rappresentata dall’Italia nelle Istituzioni europee tenga conto degli indirizzi definiti dalle Camere stesse.
E.A.