Motivi della segnalazione
Il 23 luglio 2013 la VIII Commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato ha espresso un parere contrario ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro normativo per l’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti COM (2013) 296 def. Si tratta del settimo parere contrario reso dal Senato ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona, il primo nella XVII legislatura in corso.
L’adozione della proposta di regolamento (con il quale si intende istituire un quadro normativo comune in materia di accesso al mercato dei servizi portuali) viene ritenuta dal Senato in contrasto con il principio di sussidiarietà (in quando «non necessaria» e «non necessariamente foriera di un valore aggiunto al livello dell’Unione europea») e con il principio di proporzionalità. Sotto il primo punto di vista, il Senato sottolinea come la stessa relazione illustrativa alla proposta riconosca che «in Europea il settore portuale è molto eterogeneo e caratterizzato da una grande diversità per quanto riguarda tipologia e organizzazione» e che il regolamento «non ha l’obiettivo di proporre un modello uniforme per i porti». Tuttavia, rileva il Senato, tutto ciò appare in contraddizione con la scelta dello strumento del regolamento che, essendo immediatamente esecutivo e vincolato nella sua applicazione, non consente di graduare a sufficienza l’intervento normativo per tenere in giusta considerazione le notevoli differenze esistenti tra i vari Paesi. Sotto il secondo punto di vista, il Senato evidenzia come, anche ove si convenisse sull’opportunità di un intervento legislativo dell’Unione in materia, lo strumento del regolamento «appare eccessivo, in quanto […] le stesse finalità potrebbero essere realizzate con il ricorso a strumenti di “legislazione morbida” o soft law (quali linee guida o direttive)».
E.A.