Archivio rubriche 2015

1. “Le malattie delle leggi” è l’titolo di un nuovo saggio di cinquantacinque pagine, editore Giuffré, scritto da Vittorio Italia, in cui si esaminano i sintomi e le malattie delle leggi, i rimedi apparenti ed efficaci, l’impossibilità delle cure, la reviviscenza delle leggi e la loro coerenza. Il saggio propone come rimedio una legislazione per principi e il ritorno a regole generali ed astratte. La prima non c’è mai stata, neanche nelle materie in cui era prescritta dalla Costituzione (potestà legislativa concorrente); la seconda non si addice ad una legislazione che deve eliminare o  quanto meno ridurre le disuguaglianze di fatto che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”.

Qualche mese fa è stato pubblicato un rapporto del DAGL dal titolo "Rapporto di Benchmark. Analisi di pratiche di qualità della regolazione in ambito nazionale e OCSE" (bozza riservata ad uso interno), con lo scopo di offrire uno strumento descrittivo e un supporto metodologico dal quale trarre indicazioni utili per l'applicazione delle tecniche di better regulation. In questo Rapporto sono descritte le norme sulla qualità della normazione di livello internazionale, comunitario, statale, regionale e anche di qualche Comune. Ampio spazio è dato alla illustrazione di casi di eccellenza italiani e internazionali, con l'indicazione dei fattori determinanti di tali successi. Un altro merito di questo Rapporto è la sottolineatura che il miglioramento della qualità della regolazione è strettamente connesso alla dimensione organizzativa degli uffici: avvertimento non seguito nell'esperienza statale, che, per fare solo un esempio, ha affidato agli Uffici legislativi dei Ministeri (senza oneri aggiuntivi) la redazione dell'AIR, come se l'esperienza giuridica fosse l'unica necessaria.

1. Nel precedente numero di questa rivista abbiamo segnalato che due nuove, autorevoli, pubblicazioni sulla buona qualità della normazione avevano entrambe fatto presente che le tante norme sulla semplificazione normativa non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Un nuovo libro "Lo Stato aperto al pubblico", di Sergio Talamo (direttore della comunicazione e dei servizi al cittadino di FORMEZ PA) e Marco Barbieri (responsabile dell'Ufficio stampa INPS), prefazione di Michele Ainis, edito dal Gruppo 24 Ore, conferma tale giudizio e, nel seminario di presentazione del 4 dicembre scorso, è stata da tutti condivisa la nuova strategia di non scrivere nuove norme e di concentrare gli sforzi sull'attuazione delle norme che ci sono, non escludendo anche lo sfoltimento delle non poche normative inefficaci. "Più che cambiare le norme o sovrapporne di nuove – ha detto in un'intervista Sergio Talamo – dovremmo renderci conto che l'azione pubblica esiste per rendere dei servizi a un utente e questo utente è il vero parametro della nostra abilità. Per decenni le PA hanno identificato il risultato nel rispetto delle procedure, mentre l'unico risultato che conta è realizzare un servizio utile e vantaggioso per la collettività. Non c'è una grandissima distanza, se non sul piano penale, tra chi fa delle cose illegali e chi fa delle cose legali che non servono".

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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