TAR SICILIA, Palermo, 26 settembre 2016, n. 2268
In materia di provvedimenti riguardanti l'utilizzo temporaneo di loculi cimiteriali, il potere extra ordinem di adozione di ordinanze contingibili ed urgenti è regolato da precisi limiti di legge, superati i quali, tal genere di provvedimento non può essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia, sez. III, n. 2339/2013, 455/2015, 593/2015).
In particolare le ordinanze contingibili ed urgenti sono consentite esclusivamente per far fronte a straordinarie ed imprevedibili esigenze - a cui non è possibile ovviare facendo ricorso agli ordinari strumenti tipizzati dalla legge - per il tempo strettamente necessario affinché l'amministrazione possa intervenire in via ordinaria.
Ciò considerato, è evidentemente impossibile ricondurre ad evento straordinario ed imprevedibile l'esaurimento dei posti salma in un cimitero comunale, avvenuto nel tempo, nell'inerzia dell'amministrazione comunale, che nulla ha fatto per far fronte a tale più che prevedibile conseguenza e che solo dopo avere adottato i provvedimenti impugnati ha deliberato in ordine all'approvazione del progetto di ampliamento del cimitero.
Anche la previsione del termine di efficacia dei provvedimenti impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di ampliamento del cimitero, non appare conforme ai principi che presiedono alla adozione dei provvedimenti contingibili ed urgenti.
Proprio per la particolare natura eccezionale di tal genere di provvedimenti, la loro efficacia può ritenersi giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che è cosa ben diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il problema esistente.