Nel periodo agosto – novembre 2018 si segnala l’approvazione della seguente legge:
La legge statutaria in commento nasce da un p.d.l. di iniziativa popolare, elaborato all’esito di un procedimento partecipato, e reca una nuova complessiva disciplina degli istituti di democrazia diretta e partecipativa, espressione, insieme alla democrazia rappresentativa, della volontà dei cittadini (art. 1).
La legge si articola in sei capi. Nel Capo I sono precisate le finalità della legge e le definizioni di referendum consultivo, abrogativo, propositivo-iniziativa popolare e confermativo. In particolare, il referendum propositivo “dà la possibilità alle cittadine e ai cittadini di votare una legge che loro stessi hanno elaborato. L’esito del referendum è vincolante per le istituzioni politiche”. All’art. 2 si definiscono, altresì, l’iniziativa popolare, il Consiglio delle cittadine e dei cittadini e l’ufficio per la partecipazione e formazione politica.
Nel Capo II sono, quindi, disciplinate le tipologie referendarie previamente definite. Tra le novità più significative si segnala la riduzione al 25% degli aventi diritto al voto del quorum di validità per i referendum, con esclusione dei referendum consultivi che sono validi in ogni caso (art. 11).
Il Capo III disciplina l’iniziativa popolare, precisandone i presupposti, i requisiti della richiesta, la raccolta e presentazione delle firme. Si prevede l’obbligatoria trattazione del progetto di legge da parte del Consiglio provinciale.
Nel Capo IV viene disciplinato il “Consiglio dei cittadini e delle cittadine”, un processo partecipativo avente l’obiettivo di coinvolgere nelle decisioni politiche la popolazione, la cui attivazione è subordinata alla richiesta di 300 cittadini.
Il Capo V, rubricato “Informazione, trasparenza, formazione politica”, disciplina l’Ufficio per la formazione politica e la partecipazione, responsabile, inter alia, della informazione sull’oggetto dei referendum. Vi si garantiscono anche la trasparenza delle spese sostenute per i referendum e la parità di accesso ai mezzi di informazione.
Il Capo VI reca abrogazione e disposizioni finanziarie.