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INTERNA CORPORIS DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI 2020

Le Giunte per il Regolamento delle due Camere si sono recentemente espresse su alcune modalità di svolgimento dei lavori parlamentari adottate in relazione alle misure di prevenzione sanitaria dovute alla pandemia da COVID-19: in particolare, la questione è stata affrontata nelle sedute del 31 marzo, per la Camera, e del 9 giugno per il Senato.

Nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso, le Camere hanno finora adottato strategie differenti in relazione alla partecipazione a distanza ai propri lavori.

La Camera, con un parere della Giunta per il regolamento del 4 novembre 2020, ha autorizzato lo svolgimento di una serie piuttosto ampia di attività di Commissione, concernenti le sedute dedicate allo svolgimento di comunicazioni del Governo (art. 22, comma 3, del regolamento che, a differenza di quanto accade in Assemblea, non possono concludersi con la votazione su atti di indirizzo); lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo; ogni altra seduta delle Commissioni (o di Comitati permanenti costituiti al suo interno) in sede formale nella quale sia previsto esclusivamente lo svolgimento di una discussione e non siano previste votazioni.

Al contrario, al Senato, il parere adottato dalla omologa Giunta il 9 novembre successivo ha limitato l’utilizzo della modalità telematica per le sedute delle Commissioni e delle Commissioni bicamerali per le quali trova applicazione il Regolamento del Senato alle sole audizioni (formali e informali), ferma restando la presenza in sede almeno del Presidente o del Vice Presidente della Commissione, nonché del capo dell’Ufficio di segreteria.

Resta in ogni caso preclusa, allo stato, la possibilità di effettuare votazioni da remoto in qualsiasi sede parlamentare.

Nello stesso tempo, presso entrambe le Camere sono state depositate proposte di modifica regolamentare tese all’introduzione – a regime – di forme di partecipazione a distanza ai lavori parlamentari. In entrambi i casi, si ipotizza la possibilità non soltanto di partecipare alla discussione da remoto, ma anche di esercitare il voto. Nei contenuti specifici, tuttavia, le proposte divergono in maniera significativa.

Alla Camera, la proposta del deputato Ceccanti (A.C., Doc. II, n. 15), piuttosto che disciplinare direttamente i casi e le modalità di ricorso a tale ipotesi, individua nell’Ufficio di Presidenza il soggetto deputato a disciplinare la materia, nonché quello titolare della decisione nei singoli casi di richiesta di accesso alla partecipazione a distanza. Al Senato, la proposta della sen. Botto (A.S, Doc. II, n. 5), procede invece a una diretta individuazione dei casi in cui poter immaginare una partecipazione a distanza (dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ovvero in caso di un pericolo imminente che minaccia il Paese; gravidanza, maternità, paternità o malattia grave; casi ulteriori di forza maggiore, valutati con decisione del Presidente del Senato, sentito il parere unanime della Giunta per il Regolamento).

Questa segnalazione è dedicata a una proposta di modifica del regolamento del Senato della Repubblica, il Doc. II, n. 4, presentato dalla senatrice Paola Taverna il 20 febbraio 2020 in materia di presentazione delle petizioni in formato elettronico. Si inserisce, con intenti innovatori, nella disciplina di uno strumento antico, ben radicato nella nostra storia costituzionale, il quale si ritrova nell’art. 57 dello Statuto del Regno e nell’art. 50 della vigente Costituzione, che reca: «tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità».

In questa segnalazione si dà conto di una proposta di modifica puntuale al regolamento della Camera dei deputati, il Doc. II, n. 12, presentato dalla deputata Barbara Pollastrini (27 gennaio 2020), in materia di denominazione delle commissioni permanenti. Essa mira semplicemente a integrare, al primo comma dell’art. 22 r.C., il nome della I Commissione “Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni” con l’ulteriore specificazione “Diritti e pari opportunità”.

Nella seduta del 5 febbraio 2020 del Comitato per la legislazione della Camera dei deputati, il Presidente Paolo Russo, ha illustrato una proposta conseguente al ciclo di audizioni sulle attuali tendenze della produzione normativa, organizzate dallo stesso Comitato tra il mese di ottobre 2018 e il mese di maggio 2019, nel corso del turno di presidenza immediatamente precedente, della deputata Dadone (una sintesi dei contenuti delle audizioni è reperibile qui).

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Osservatorio sulle fonti

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