Motivo della segnalazione
Il 17 gennaio 2022 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge 23 dicembre 2021, n. 238, contenente “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge europea 2019-2020”.
Il disegno di legge – il quale si compone di 48 articoli – era stato approvato dal Consiglio dei ministri il 29 luglio 2020 in ottemperanza all’obbligo previsto dalla legge n. 234 del 2012.
Dopo un primo passaggio alla Camera conclusosi nell’aprile 2021, il Senato ha apportato alcune modifiche in occasione della votazione avvenuta lo scorso 3 novembre 2021. Infine, il disegno di legge è stato definitivamente licenziato dalla Camera dei deputati il 23 dicembre 2021.
Come in occasione delle precedenti leggi europee, anche il contenuto della l. n. 238 del 2021 appare fortemente eterogeneo. I settori maggiormente interessati dalla legge europea 2019-2020 sono in particolare i seguenti: (i) libera circolazione di persone, beni e servizi e merci; (ii) spazio di libertà, sicurezza e giustizia; (iii) fiscalità, dogane e ravvicinamento delle legislazioni; (iv) affari economici e monetari; (v) sanità; (vi) protezione dei consumatori; (vii) energia.
La legge europea contiene innanzitutto le norme di attuazione e/o recepimento di 12 regolamenti europei e di 7 direttive europee. Tra questi provvedimenti è possibile ricordare, fra l’altro, l’attuazione del c.d. “codice visti” (regolamento (CE) n. 810/2009) nonché il recepimento della direttiva “solvibilità II” in materia di accesso alle attività di assicurazione.
La legge europea provvede altresì disposizioni finalizzate ad agevolare la chiusura di 17 procedure d’infrazione, 4 casi di pre-infrazione ed un caso pilota.
Particolarmente significative sono le disposizioni volte ad assicurare la corretta attuazione della sentenza della Corte di giustizia, resa in via pregiudiziale, in materia di inammissibilità delle domande di protezione internazionale (cause riunite C-297/17, C-318/17 e C-319/17).
Tra le modifiche introdotte dal Senato è importante segnalare alcuni interventi sulla stessa legge “madre”, la legge n. 234 del 2012, relativa alla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. L’art. 40, c. 1 della legge europea modifica infatti l’art. 4 della legge n. 234 del 2012 stabilendo che l’informativa del Governo agli organi parlamentari competenti avvenga regolarmente e non solo su richiesta. Inoltre, un analogo obbligo di informazione, sempre in capo al Governo, è stato esteso alle riunioni dell’Eurogruppo e alle riunioni informali del Consiglio nelle loro diverse formazioni.