Il pentamestre maggio-settembre 2022, complice anche la fine anticipata della legislatura, non è stato caratterizzato da un particolare attivismo delle Camere sul fronte della partecipazione parlamentare alle procedure di formazione del diritto europeo. Si segnalano, tuttavia, un paio di interventi di interesse. Alla Camera, il pacchetto legislativo proposto dalla Commissione europea in materia di neutralità climatica ha condotto all’approvazione di risoluzioni da parte delle Commissioni competenti che hanno definito anche una serie di “condizioni” all’approvazione delle proposte rilevanti in Consiglio dell’Unione europea e che hanno criticato l’ampiezza della delega di poteri normativi conferita alla Commissione europea medesima. Al Senato, invece, degno di nota è il coinvolgimento della 14a Commissione, che ha esaminato la proposta di direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia alla luce del parere motivato approvato sull’atto dal Parlamento finlandese, per discostarsene quanto alle conclusioni sulla sussidiarietà e soffermandosi, piuttosto, sulla compatibilità con il principio di proporzionalità.
- redazione
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