FONTI REGIONI SPECIALI E PROVINCE AUTONOME 2023

 

 Periodo di riferimento: marzo-luglio 2023

Decreto legislativo 15 maggio 2023, n. 65. 

Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige in materia di proporzionale negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego). 

La norma è volta a scoraggiare le dichiarazioni di appartenenza “di comodo”, prevedendo che coloro che aspirano all’assunzione nel pubblico impiego, sostengano almeno una delle prove scritte, in quanto previste, e comunque le prove orali del concorso, nella lingua del gruppo linguistico al quale appartengono o sono aggregati.Tale previsione non trova applicazione per gli aspiranti appartenenti o aggregati al gruppo linguistico ladino, per i quali resta ferma la facoltà di sostenere le prove di esame sia nella lingua italiana che in quella tedesca.

La produzione legislativa regionale è ad oggi molto condizionata da quella che ormai potrebbe definirsi una strutturale instabilità politica della regione.

Il 23 gennaio 2023 il Presidente Lavevaz ha rassegnato le dimissioni e il 2 marzo si è insediata una nuova giunta guidata da Renzo Testolin, esponente del partito Union Valdôtaine come il suo predecessore. Le forze politiche che sostengono il governo odierno ricalcano quelle a sostegno del precedente, con l’Union Valdôtaine a guidare una (risicata) maggioranza composta da partiti autonomisti (con l’ingresso in maggioranza del partito Pour l’Autonomie dell’ex Presidente Augusto Rollandin) e dal gruppo di centro-sinistra Federalisti Progressisti – PD. Il consiglio regionale registra inoltre (ennesimi) “cambi di casacca” e ulteriori rimodulazioni dei gruppi consiliari che contribuiscono a rendere molto precari il quadro politico e la tenuta della maggioranza.

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Osservatorio sulle fonti

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