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Rubriche

A.S. Doc. XVIII, n. 59

Motivi della segnalazione

Il 28 marzo 2014 la 9a Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato ha espresso un parere contrario ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona su una Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 89/608/CEE, 90/425/CEE e 91/496/CEE relativamente ai riferimenti alla normativa zootecnica COM (2014) 4 def. e su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili agli scambi commerciali e alle importazioni nell’Unione di animali riproduttori e del loro materiale germinale COM (2014) 5 def. Si tratta dell’ottavo parere contrario reso dal Senato ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona, il secondo nella XVII legislatura. Esso risulta motivato in senso contrario sulla base di quattro ragioni. La prima è l’assenza nelle proposte di una motivazione dettagliata da parte della Commissione europea sul rispetto di sussidiarietà. La seconda è la presenza in esse di numerose deleghe di potere alla Commissione europea che attribuiscono a quest’ultima il potere di adottare atti non legislativi che in quanto tali verrebbero ad essere sottratti al controllo di sussidiarietà da parte dei Parlamenti nazionali. La terza è il ricorso allo strumento del regolamento al posto della direttiva. La quarta è l’impatto che, attraverso il ricorso al regolamento, si verrebbe a produrre sulla disciplina della zootecnica vigente nel nostro Paese.

Indagine conoscitiva su Il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea

Motivi della segnalazione

Il 20 dicembre 2013 le Commissioni riunite Esteri ed Unione europea di Camera e Senato hanno deliberato l’avvio di un’indagine conoscitiva su Il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. Nei mesi successivi le Commissioni hanno audito a tal fine il Ministro degli affari esteri (Bonino), il Ministro degli affari europei (Moavero Milanesi), il Capo della delegazione per l'organizzazione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea (Mattiolo), il Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea (Sannino), il Presidente di Confindustria (Squinzi), alcuni membri italiani del Parlamento europeo ed il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche europee (Gozi).

Introduzione

1. Il 1° luglio 2014 l’Italia ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea. In tale quadro sembrano meritevoli di particolare menzione nel quadrimestre esaminato (1° marzo-30 giugno 2014) le risoluzioni adottate da Camera e Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 26 e 27 giugno 2014 e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea (cfr. infra la relativa scheda). Il peculiare contesto nel quale si viene a collocare il semestre di presidenza italiana (che giunge dopo le prime elezioni per il Parlamento europeo svoltesi dopo il diffondersi in Europa della crisi economica nel 2010-2011) e l’annuncio da parte del Presidente del Consiglio di voler contribuire ad imprimere una svolta nell’azione dell’Unione europea avente ad oggetto le politiche economiche e di bilancio degli Stati membri, paiono rendere particolarmente significativi gli indirizzi che le Camere hanno rivolto al Governo nell’approvare le due risoluzioni.

XVIII leg., A.S. Doc. XVIII, n. 37, 10 dicembre 2013

Motivi della segnalazione:

Il 10 dicembre 2013 la 13a Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato ha espresso un parere favorevole su una Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni del gas a effetto serra nella Comunità, in vista dell’attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale COM (2013) 722 def. Tuttavia, in conformità peraltro con il parere reso dalla 14ͣ Commissione Politiche dell’Unione europea il 4 dicembre 2013, la Commissione ha sottolineato che sul principio di sussidiarietà «risulta assente una specifica valutazione da parte della Commissione europea, pur obbligatoria ai sensi dell’articolo 5 del Protocollo n. 2 allegato al TFUE» e, analogamente, che la valutazione sul principio di proporzionalità «risente della mancanza di un’adeguata motivazione e di una relazione dettagliata da parte della Commissione europea».

 

 

Osservatorio sulle fonti

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