Giurisprudenza costituzionale

Rubriche

A seguito della recente entrata in vigore del Trattato di Lisbona si rende necessario procedere ad un aggiornamento della consueta informazione relativa al funzionamento della procedura di infrazione: oltre ai cambiamenti relativi alla numerazione delle disposizioni del Trattato rilevanti, si deve dare conto anche di una novità di ordine sostanziale.

Una delle conseguenze più rilevanti dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona è sicuramente il riconoscimento della natura vincolante e del rango di fonte primaria del diritto UE della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: l’art. 6(1) del nuovo TUE prevede, infatti, che

1. L'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.

In realtà, questa non è l’unica novità in materia di tutela dei diritti fondamentali: la dimensione tradizionale – negativa – della protezione e quella più innovativa – positiva – della promozione acquistano un’inedita visibilità e spessore nei nuovi Trattati. Si moltiplicano, infatti, i riferimenti a valori etici o comunque non market-oriented. L’Unione europea, inoltre, secondo quanto previsto dall’art. 6(2) TUE e dal Protocollo 14 al Trattato di Lisbona aderirà alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo: dopo l’adesione, l’Unione europea si troverà verosimilmente in una posizione analoga a quella dei suoi Stati membri rispetto agli obblighi della CEDU.

Con la sentenza Kücükdeveci, resa il 19 gennaio 2010, la Corte di giustizia è tornata a pronunciarsi sulla esistenza (e sull’ambito applicativo) di un principio generale di non discriminazione in base all’età all’interno dell’ordinamento dell’Unione europea. Tale pronuncia presenta vari profili di interesse, relativi, in particolare, alla efficacia orizzontale dei principi generali e alla applicazione ratione temporis della Carta dei diritti fondamentali.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

L’Osservatorio sulle fonti è stato riconosciuto dall’ANVUR come rivista scientifica e collocato in Classe A.

Contatti

Per qualunque domanda o informazione, puoi utilizzare il nostro form di contatto, oppure scrivici a uno di questi indirizzi email:

Direzione scientifica: direzione@osservatoriosullefonti.it
Redazione: redazione@osservatoriosullefonti.it

Il nostro staff ti risponderà quanto prima.

© 2017 Osservatoriosullefonti.it. Registrazione presso il Tribunale di Firenze n. 5626 del 24 dicembre 2007 - ISSN 2038-5633