- cristina Fasone
- Raccordi parlamentari Italia-Ue
La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità al vaglio delle Camere (1/2020)
XVIII leg., Camera dei deputati, Assemblea, res. sten. n. 269, seduta del 2 dicembre 2019, pp. 17-46
Motivi della segnalazione
La riforma del Trattato sul Meccanismo europeo di stabilità, oggetto di numerose riunioni dell’Eurogruppo, anche in formato inclusivo, del Consiglio europeo e del Vertice euro, ha dominato il dibattito europeo sin dalla fine del 2018 e, ancor di più, quando è stata definita dall’Eurogruppo una proposta di revisione del Trattato, tuttora pendente per l’approvazione a livello europeo. Il Parlamento italiano, però, solo da novembre 2019 ha iniziato ad interessarsi attivamente alla questione, sia in Aula che nelle commissioni. La vicenda ha rappresentato un importante banco di prova per testare l’effettività delle procedure previste dalla legge n. 234 del 2012, sia in relazione alla consultazione e dall’informazione del Parlamento – prima e dopo le riunioni del Consiglio e del Consiglio europeo – (art. 4), sia per la consultazione delle Camere specificamente su accordi in materia finanziaria e monetaria (art. 5). Il Governo era stato infatti accusato dalle opposizioni di non aver tempestivamente informato le Camere lungo tutto il processo sul negoziato per la riforma del Trattato sul Meccanismo europeo di stabilità – che ha la forma di un accordo intergovernativo tra i Paesi dell’Eurozona e non è fonte di diritto dell’Unione europea – e di non aver tenuto conto degli indirizzi forniti dal Parlamento.