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EUCO 1/16, 19 febbraio 2016

Motivi della segnalazione

Il 18 ed il 19 febbraio 2016 il Consiglio europeo si è riunito a Bruxelles, tra l’altro, per trovare soluzioni alle questioni poste dalla lettera del Primo ministro britannico Cameron del 10 novembre 2015 e scongiurare dunque l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea (cd. Brexit), sulla base di una proposta del Presidente del Consiglio europeo Tusk del 2 febbraio 2016.

I capi di Stato e di governo, riuniti in sede di Consiglio europeo, sono giunti ad adottare una Decisione concernente una nuova intesa per il Regno Unito nell’Unione europea che nelle Conclusioni del Consiglio è definita come «pienamente compatibile con i trattati» e «giuridicamente vincolante» ed è destinata a prendere «effetto alla data in cui il governo del Regno Unito informerà il segretario generale del Consiglio che il Regno Unito ha deciso di restare membro dell’Unione europea» (cioè: dopo lo svolgimento di un referendum nel Regno Unito che si esprima in tal senso, peraltro già fissato per il 23 giugno 2016).

XVII leg., A.C. 2613-D, 20 gennaio 2016

Motivi della segnalazione

Il 20 gennaio 2016 il Senato della Repubblica ha approvato con la maggioranza assoluta dei suoi componenti, in sede di seconda deliberazione, il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.

XVII leg., Assemblea Camera, 17 febbraio 2016, seduta n. 571

XVII leg., Assemblea Senato, 17 febbraio 2016, seduta n. 579ͣ

Motivi della segnalazione 

Il Senato e la Camera hanno approvato il 17 febbraio risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio 2016, i cui principali argomenti all’ordine del giorno erano la ricerca di un compromesso per scongiurare l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea ed il tema dell’immigrazione.

Doc. XVIII, n. 28, 28 gennaio 2016

Doc. XVIII, n. 29, 20 gennaio 2016

Motivi della segnalazione

La XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera ha espresso valutazione positiva sulla Relazione annuale 2014 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità COM (2015) 315 e sulla Relazione annuale 2014 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM (2015) 316.

Introduzione

1. Con riguardo al periodo esaminato (1° novembre 2015-29 febbraio 2016) merita di essere in primo luogo menzionata la decisione dei capi di Stato e di governo, riuniti in sede di Consiglio europeo a Bruxelles il 18 e 19 febbraio 2016, contenente misure volte a scongiurare la c.d. Brexit, cioè l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

In particolare, per ciò che specificamente interessa in questa sede, la decisione dispone l’introduzione di un meccanismo di cd. cartellino rosso in capo ai parlamenti nazionali. Ciò significa che ove i pareri motivati di questi ultimi sul mancato rispetto del principio di sussidiarietà da parte di un progetto di atto legislativo dell’Unione di cui al Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona, rappresentino più del 55% dei voti attributi ai parlamenti stessi, il Consiglio è tenuto a svolgere una discussione esauriente su tali pareri e sulle conseguenze da trarne. Il Consiglio dovrà conseguentemente interrompere l’esame del progetto di atto legislativo in questione, a meno che il progetto non sia modificato per rispondere alle preoccupazioni espresse nei pareri motivati (cfr. infra la relativa scheda).

Il Senato e la Camera hanno approvato il 27 giugno 2016 risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2016: si tratta, da un lato, delle risoluzioni 6-00248 (Rosato ed altri), 6-00251 (Brunetta ed altri) e 6-00255 (Artini ed altri); dall’altro, delle risoluzioni 6-00188 (testo 4) (Calderoli), 6-00190 (Barani ed altri), 6-00191 (Zanda ed altri) e 6-00197 (testo 4) (Romani ed altri).

Il Consiglio europeo aveva inizialmente al centro dell’ordine del giorno il c.d. migration compact e le politiche sulla sicurezza e sull’immigrazione ma il risultato del referendum del 23 giugno a favore della Brexit ha inevitabilmente portato quest’ultimo tema in primo piano.

A.S. Doc. XVIII, n. 113, 10 marzo 2016

L’8ª Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato, nell’esaminare la Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’uso della banda di frequenza 470-790 MHZ nell’Unione (COM (2016) 43 def.), ha espresso «parere contrario» sul rispetto del principio di proporzionalità. La proposta prevede la destinazione, entro il 30 giugno 2020, ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili terrestri (WBB), della banda di frequenza dei 700 MHz (694-790 MHz), attualmente utilizzata per le trasmissioni in digitale terrestre (DTT), le quali passerebbero nella banda inferiore (470-694 MHz).

A.S. Doc. XVIII n. 112, 9 marzo 2016

La 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato, nell’esaminare la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla guardia costiera e di frontiera europea e che abroga il regolamento (CE) n. 2007/2004, il regolamento (CE) n. 863/2007 e la decisione 2005/267/CE del Consiglio (COM (2015) 671 def.) ha espresso «perplessità» sul rispetto del principio di proporzionalità. La proposta prevede l’istituzione di una guardia costiera e di frontiera europea, costituita dall’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera e dalle autorità nazionali preposte alla gestione delle frontiere.

A.S. Doc. XVIII n. 125, 3 maggio 2016

A.C. Doc. XVIII n. 41, 12 maggio 2016

La XI Commissione Lavoro, previdenza sociale del Senato e la XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, nell’esaminare la Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 96/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996, relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione dei servizi COM (2016) 128 def., hanno espresso parere favorevole.

Pare interessante segnalare tale profilo perché, al contrario, su tale proposta di direttiva i pareri motivati di altri parlamenti nazionali sono stati in numero sufficiente (22 voti sui 19 necessari, provenienti dai parlamenti di 11 Stati membri) a far sollevare nell’aprile 2016 il terzo c.d. cartellino giallo ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona .

Obiettivo della direttiva è quello di introdurre disposizioni più rigorose in materia di somministrazione transnazionale di lavoro interinale, evitando in particolare che si determino differenze retributive tra lavoratori distaccati e lavoratori locali a vantaggio delle imprese distaccanti. Come è stato notato, ben 10 degli 11 Stati membri che hanno espresso parere motivato appartengono all’Europa dell’est e dietro tale posizione si sarebbe coagulata una serie di interessi nazionali di Paesi intenzionati a mantenere più basse le tariffe minime salariali per i lavoratori distaccati (in prevalenza provenienti proprio da tali Paesi) rispetto a quelli locali, come consentito dalla normativa oggi vigente (cfr. N. Lupo, Il terzo “cartellino giallo” e i multiformi usi dell’early warning system, in Quad. cost., 2016, n. 3).

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