Le Rubriche dell'Osservatorio

Rubriche

Nella rubrica del numero precedente abbiamo raccontato i principali contenuti di nove saggi sull’applicazione dell’AIR e degli altri strumenti per la qualità della normazione da parte dei Ministeri, con riferimento agli anni 2017 e 2018.
In questo numero la parola passa al Governo, che ha presentato alle Camere la prima relazione dopo l’entrata in vigore del DPCM 169/2017 che ha dettato le nuove regole sull’Air, la VIR e le consultazioni (vedi il n. 1 del 2018). La relazione è stata presentata il 1° agosto 2019 dal Ministro Fraccaro quando i Cinque stelle governavano con la Lega.

L’Osservatorio AIR ha pubblicato nove saggi, indicati nell’indice allegato, nei quali esamina l’applicazione dell’AIR e degli altri strumenti per la qualità della normazione da parte dei Ministeri e delle Amministrazioni indipendenti (in seguito AI), con riferimento agli anni 2017 e 2018. Gli aspetti interessanti sono tanti: quelli più interessanti li riportiamo qui di seguito, rubando le parole ai nove autori della pubblicazione.

  1. Gli strumenti per una buona regolazione ci sono ma talvolta sono inattuati, o utilizzati in modo solo formale. Le criticità dell’AIR, secondo il Consiglio di Stato (parere 1458 del 19 giugno 2017), non sono da ricercare nella sua disciplina, ma nelle carenze della sua attuazione pratica, con la conseguenza che non sono di utile supporto per i decisori pubblici.

Nel periodo considerato, le due Camere del Parlamento italiano hanno ripreso a pieno regime a svolgere l’attività di controllo sugli atti e le procedure europee e di partecipazione al dialogo politico, dopo una riduzione del ritmo dei lavori parlamentari conseguenti allo scoppio della pandemia e al lockdown (cfr. le segnalazioni nel n. 2/2020). Sono stati adottati numerosi pareri e atti di indirizzo sulla politica agricola comune, sullo svolgimento del semestre europeo, sulla politica industriale europea, sulle modifiche al Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile e sul piano pluriennale sulla gestione del tonno rosso. Non sono stati approvati, invece, pareri motivati sul principio di sussidiarietà. Le più importanti novità, però, si sono forse registrate in entrambi i rami del Parlamento nella costruzione di procedure per l’identificazione delle priorità nell’uso dello Strumento per la ripresa e la resilienza nel quadro di Next Generation EU.

A seguito dell’adozione delle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio 2020 e delle procedure informative di cui entrambe le Camere sono state oggetto da parte del Governo, ai sensi della legge n. 234 del 2012, prima e dopo lo svolgimento di tale Consiglio europeo, i due rami del Parlamento hanno costruito, in via sperimentale, nuove procedure per formulare indirizzi e controllare l’attuazione dello Strumento per la ripresa e la resilienza (ancora in fase di adozione a livello europeo al momento in cui si scrive (COM (2020) 408 fin.). Le procedure hanno coinvolto tutte le Commissioni permanenti e le Assemblee delle due Camere.

Dopo l’approvazione, il 29 luglio scorso, da parte di entrambe le Assemblee delle Risoluzioni sul Programma nazionale di riforma (PNR) (n. 6/00124 e n. 6/00126), che prospettavano, tra le altre cose, anche un coinvolgimento parlamentare sulla predisposizione dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) ora collegati al Semestre europeo, ciascun ramo del Parlamento ha messo in piedi una nuova procedura per definire le priorità nazionali nell’attuazione del nuovo SRR.

XVIII leg., A.S., 14a Comm. Permanente, res. somm., seduta del 28 luglio 2020, p. 1 ss.

XVIII leg., A.S., 14a Comm. Permanente, res. somm., seduta del 1° settembre 2020, p. 1 ss.

Motivi della segnalazione

Nel corso della seduta del 28 luglio 2020, la 14a Commissione del Senato ha approvato – a maggioranza – uno schema di parere favorevole formulato dal Presidente, sen. Licheri, relativo al Programma nazionale di riforma (PNR). Nel parere la Commissione auspica peraltro una implementazione del PNR alla luce delle indicazioni contenute nelle Raccomandazioni specifiche per Paese (RSP) relative all’Italia. In tale occasione, alcuni gruppi di opposizione hanno peraltro stigmatizzato il ritardo nella presentazione da parte del Governo del PNR.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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