Fonti statali

Rubriche

Sent. TAR REGGIO CALABRIA, sez. I, 26.1.2010, n. 26

La parte ricorrente sostiene che la trasmissione tra vivi dei diritti cimiteriali non rientra negli ambiti di competenza della potestà di regolamentazione comunale: la cessione del diritto di superficie sull'area cimiteriale, sarebbe soggetta alle sole norme civilistiche ordinarie, mentre l'edificazione di manufatti del servizio votivo nell'area cimiteriale resterebbe esclusivamente soggetta all'apposita disciplina nazionale di cui al regolamento approvato con d.p.r. 285/1990 e non a quella ordinaria in tema di edificazione (già l. 10/77, oggi d.p.r. 380/01). In questo senso, pertanto, il regolamento comunale sarebbe illegittimo e da disapplicarsi o annullarsi in parte qua.

Sent. TAR TOSCANA, sez. II, 19.3.2010, n. 702

La potestà regolamentare degli enti locali nel momento in cui disciplina sanzioni amministrative per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti stessi deve esplicarsi rispettando i principi, di matrice penalistica, che governano i provvedimenti sanzionatori. Tra tali principi rientrano certamente oltre a quello di non retroattività, quelli di tassatività e determinatezza della fattispecie illecita. Pertanto una descrizione non puntuale del fatto contestato porta a menomare il diritto alla difesa, data la difficoltà a confrontarsi con una imputazione generica e non precisa; identica menomazione deriverebbe, poi dall’applicazione analogica della norme sanzionatorie (vietata dal principio di tassatività).

Sent. TAR TOSCANA, sez. II 9.1.2010, n. 11

L'omessa impugnazione del regolamento comunale non ne impedisce la disapplicazione ove confliggente con una fonte normativa sovraordinata, attesa la necessità, in caso di contrasto tra norme di rango diverso, di garantire il rispetto della gerarchia delle fonti e di accordare, quindi, prevalenza a quella di rango superiore e cioè alla legge o ad altro atto di normazione primaria (Cons. Stato, sez. VI, 2 marzo 2009, n. 1169).

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Sent. CASSAZIONE CIVILE sez. I, 26.3.2010, n. 7252

La conoscenza dello statuto appartiene, in considerazione anche della forma di pubblicità cui tale fonte è soggetta, alla scienza ufficiale del giudice, il quale è pertanto tenuto –in applicazione del principio iura novit curia, discendente dall’art. 113 c.p.c.- a disporne l’acquisizione anche d’ufficio, e, comunque, a farne applicazione, pur prescindendo dalle prospettazioni delle parti.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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