- Erik Longo
- Fonti dell'Unione europea e internazionali
Corte di giustizia (Quarta sezione), causa C-354/13, Fag og Arbejde ex parte Kaltoft c. Kommunernes Landsforening (Kaltoft) [1] (1/2015)
Sebbene il diritto dell’Unione non contempli, allo stato attuale, alcun principio generale che vieta la discriminazione per motivi di obesità in quanto tale, l’obesità può però rilevare ai fini della nozione di “handicap” di cui all’art. 19 TFUE e alla direttiva 2000/78/CE; in tal caso, incombe sulla parte convenuta l’onere di dimostrare che non vi è stata violazione del principio di parità di trattamento
Il signor Kaltoft ha lavorato per vari anni come babysitter presso una amministrazione pubblica danese, prima con contratto a tempo determinato e successivamente a tempo indeterminato. È un dato non contestato che durante questo periodo il lavoratore era affetto da obesità ai sensi della definizione della stessa fornita dall’Organizzazione mondiale della sanità. Quando il datore di lavoro procede al licenziamento, motivando in relazione al calo del numero dei bambini per i quali era richiesto il servizio di babysitting, il signor Kaltoft ha proposto ricorso lamentando il carattere discriminatorio del ricorso. A suo avviso, la scelta di licenziare lui piuttosto che un altro babysitter alle dipendenze della stessa pubblica amministrazione sarebbe stata determinata dalla sua condizione patologica di obesità.