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Rubriche

A.S., Doc. XVIII n. 216, 1° agosto 2017

Motivi della segnalazione

La 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato, nell’esaminare la Dodicesima e la Tredicesima Relazione sulla ricollocazione e sul reinsediamento della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio (COM (2017) 260 def. e COM (2017) 330 def.), ha impegnato con una risoluzione il Governo a promuovere in sede europea iniziative in materia di ricollocazione e reinsediamento dei richiedenti asilo dall’Italia e dalla Grecia.

Introduzione

1.Con riguardo al periodo esaminato (1° luglio 2017-31 ottobre 2017) meritano di essere segnalate la risoluzione della 1ª Commissione del Senato nonché le risoluzioni di Camera e Senato con le quali si impegna il Governo a promuovere in sede europea iniziative in materia di immigrazione e asilo e, in particolare, di ricollocazione e reinsediamento dei richiedenti asilo. Si tratta di un tema, quello dell’immigrazione e dell’asilo, che ha peraltro costituito oggetto di altri atti di indirizzo politico delle Camere nel recente passato, come non si è mancato di segnalare in questa Rubrica (cfr. Camera e Senato approvano le risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017, n. 2/2017; nonché La Camera ed il Senato approvano risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 20-21 ottobre 2016, n. 3/2016). Peraltro, riferimenti al tema della ricollocazione ed alreinsediamento dei richiedenti asilo sono contenuti anche nel documento approvato dalla I Commissione della Camera sulla Relazione della Commissione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, qui pure segnalato (cfr. infra).

2. Oltre ad una «valutazione estremamente negativa» della XIII Commissione della Camera sulla proposta di un regolamento e, come si accennava, ad una valutazione positiva della I Commissione della Camera sulla Relazione 2016 della Commissione europea sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, merita inoltre di essere segnalata in questo numero della Rubrica una lettera del Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio con la quale il Presidente, nel promulgare la legge che modifica il Codice delle leggi antimafia, evidenzia l’esigenza di assicurare «stabile conformazione dell’ordinamento interno agli obblighi comunitari». Si è deciso di dare conto di quest’ultimo atto nella presente Rubrica (pur dedicata ai raccordi parlamentari tra l’Italia e l’Unione europea), venendo in questo caso in rilievo l’esercizio di un controllo da parte del Presidente della Repubblica sul rispetto del diritto dell’Unione europea da parte delle Camere nell’esercizio dell’attività legislativa da parte di queste ultime.

Introduzione

1.Con riguardo al periodo esaminato (1° luglio 2017-31 ottobre 2017) meritano di essere segnalate la risoluzione della 1ª Commissione del Senato nonché le risoluzioni di Camera e Senato con le quali si impegna il Governo a promuovere in sede europea iniziative in materia di immigrazione e asilo e, in particolare, di ricollocazione e reinsediamento dei richiedenti asilo. Si tratta di un tema, quello dell’immigrazione e dell’asilo, che ha peraltro costituito oggetto di altri atti di indirizzo politico delle Camere nel recente passato, come non si è mancato di segnalare in questa Rubrica (cfr. Camera e Senato approvano le risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017, n. 2/2017; nonché La Camera ed il Senato approvano risoluzioni sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 20-21 ottobre 2016, n. 3/2016). Peraltro, riferimenti al tema della ricollocazione ed alreinsediamento dei richiedenti asilo sono contenuti anche nel documento approvato dalla I Commissione della Camera sulla Relazione della Commissione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, qui pure segnalato (cfr. infra).

2. Oltre ad una «valutazione estremamente negativa» della XIII Commissione della Camera sulla proposta di un regolamento e, come si accennava, ad una valutazione positiva della I Commissione della Camera sulla Relazione 2016 della Commissione europea sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, merita inoltre di essere segnalata in questo numero della Rubrica una lettera del Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio con la quale il Presidente, nel promulgare la legge che modifica il Codice delle leggi antimafia, evidenzia l’esigenza di assicurare «stabile conformazione dell’ordinamento interno agli obblighi comunitari». Si è deciso di dare conto di quest’ultimo atto nella presente Rubrica (pur dedicata ai raccordi parlamentari tra l’Italia e l’Unione europea), venendo in questo caso in rilievo l’esercizio di un controllo da parte del Presidente della Repubblica sul rispetto del diritto dell’Unione europea da parte delle Camere nell’esercizio dell’attività legislativa da parte di queste ultime.

Introduzione

Con riguardo al periodo esaminato (1° marzo 2017-30 giugno 2017) meritano di essere segnalati un parere contrario, specie per ciò che riguarda il principio di proporzionalità, della 10a Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato su una proposta di direttiva di modifica della c.d. direttiva servizi; nonché le forti criticità sotto il profilo del principio di proporzionalità (sia pure in questo caso nell’ambito di un parere non ostativo) espresse dalla 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato su due proposte di regolamento volte a modificare una serie di atti legislativi vari.

Nello stesso periodo meritano di essere altresì segnalate le risoluzioni di Camera e Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del vertice del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017. Particolarmente significativo nelle risoluzioni è l’impegno assunto dal Governo in materia di immigrazione ad attivarsi per prevedere una nuova misura emergenziale a sostegno degli Stati membri in prima linea nella gestione della relativa emergenza e per superare le regole del Regolamento di Dublino.

A.S., Doc. XVIII, n. 201, 10 maggio 2017

Motivi della segnalazione

La 10a Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato, nell’esaminare la Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l’applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (COM (2016) 821def.), ha espresso parere contrario specie per ciò che riguarda il rispetto del principio di proporzionalità.

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